Affondo il labbro inferiore tra i denti e stringo il volante con le unghia, guardando con la coda dell'occhio il telefono che poggia sul sedile al mio fianco.
Alex non parla molto ultimamente... e se mi stesse nascondendo qualcosa? Improvvisamente nella mia testa frullano idee accattivanti, alle quali non vorrei credere, ma il suono di quel messaggio è come se avesse acceso la parte più pericolosa di me.
Devo controllare il suo telefono.
Passo la lingua tra le labbra, per poi lanciare un'ultima occhiata alla porta, sperando che Alex non esca all'improvviso.
Prendo con la mano tremante il suo cellulare, dimenticando di spostare l'auto e lo accendo.
Pensavo sarebbe stato più semplice, ma non appena mi viene chiesto di inserire la password inizio ad arrendermi.
Ma un flashback nella mia testa mi ricorda di quando a Alex mi ha esplicitamente chiesto di chiamare Giulietta con il suo telefono: «Inserisci Newtiger»-aveva detto, quindi mi affretto a digitare sullo schermo, prima che Alex si accorga di aver dimenticato il telefono in tasca.
Il primo tentativo risultata errato, quindi riprovo con l'iniziale minuscola, riuscendo finalmente a sbloccare.
Vado direttamente nella casella dei messaggi, in cerca dell'ultimo arrivato, ma rimango delusa quando vedo che è da parte di Andrew:
*Mi ha fatto alzare il cazzo quando mi ha detto che...*-clicco subito il tasto per ritornare indietro, mentre assumo un'espressione schifata.
Non ci tengo a sapere i pensieri perversi che si scambiano questi due delinquenti.
Guardo nella lista dei messaggi in cerca di mittenti femminili, ma gli unici nomi che trovo sono Tiara, Catherine e Clara.
Il mio nome è seguito da un cuore, il che mi fa sorridere leggermente, ma poi mi ricordo di averlo inserito io stessa quando ho registrato il mio numero nella rubrica del suo telefono, quindi piego gli angoli della bocca verso il basso e alzo gli occhi al cielo, mentre spontaneamente clicco sul nome di quella che per noi è diventata una Santa, Catherine.
Corrugo le sopracciglia quando i miei occhi catturano gli ultimi messaggi:
* Domani sera a casa mia, vero?*
E subito dopo:
*Anzi, possiamo rimandare? Mi sono appena accorta che mi è ritornato il ciclo.*
Perché Alex sarebbe dovuto andare a casa sua ieri?
E poi perché di sera?
Cerco di dare una risposta alle mie domande, ma il rumore del portone che si apre mi fa sobbalzare, quindi ritorno alla casella principale e butto il telefono dove lo trovato, mentre Alex mi viene incontro con un cipiglio: mi affretto ad accedere l'auto e a spostarlo.
Rimane ancora un po' fermo, per poi incamminarsi di nuovo verso la macchina, nell'esatto momento in cui io scendo per raggiungere la mia.
Posso sentire i suoi occhi alle spalle, ma non mi volgo a guardarlo, per entrare subito nella mia macchina.
***
«Hai sbirciato nel suo telefono?!»-la voce stridula di John non fa altro che infastidirmi e farmi sentire più in colpa di quanto non mi ci senta già.
È già ora di pranzo e il mal di testa ancora ha deciso di lasciarmi in pace.
È da ieri sera che continuo a torturarmi.
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Sei Mia, Ragazzina! 1 || ©Tutti i Diritti Riservati
ChickLit√ COMPLETA «Ho sempre odiato la violenza, ma vedendo Alex nei panni di un uomo minaccioso, con i muscoli irrigiditi per dare colpi pesanti al suo avversario e le scapole in rilievo dalla sua schiena possente, con la pelle illuminata dalle gocce d...