Capitolo 62

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Alex

La trascino fino in cucina, sentendomi improvvisamente in colpa per averla costretta a fare sesso all'aperto, ma non stacca le braccia dal mio corpo a prescindere.

«Hai mangia qualcosa?»-chiedo con un cipiglio severo, notando che in casa non c'è nessuno.

«Non ho fame.»-si limita a dire, per poi strofinare il naso sulla mia felpa e starnutirci sopra, mentre il mio telefono inizia a tremare nella tasca, ma non mi distraggo e lo getto sul divano mentre ci avviciniamo alla cucina.

Impreco mentalmente al pensiero che sia stata Catherine a chiamarmi, dopo che sono riuscito a evitarla per tutto il giorno: devo riuscire a trovare un modo per sbarazzarmi di lei prima del matrimonio, fino a quando io e Clara saremmo finalmente liberi di vivere altrove, lontano da lei.

Ma non posso fare a meno di pensare anche alle conseguenze della mia decisione: sicuramente non si arrenderà facilmente e chiederà informazioni di me ad Andrew, il che mi fa davvero venire il nervoso, dato che non voglio che si metta in mezzo a questo casino pure lui.

Faccio per indirizzarmi verso la cucina, ma Clara me lo impedisce, puntando i piedi per terra:

«Ho sonno.»-ribatte come una bambina viziata, ma non le dò il tempo di staccarsi dal mio petto e allontanarsi che la prendo di peso scocciato, facendomi circondare il bacino dalle sue gambe.

«Alex!»-se stesse davvero bene il suo sarebbe un urlo di strazio, ma suona più come un gemito di piacere.

Cerco di mantenere un'espressione seria davanti alla sua faccia buffa, mentre poggio il suo sedere striminzito sul ripiano della cucina.

«Come cazzo si cucina una zuppa?»-farfuglio tra me e me,portando una mano alla nuca sotto i lamenti di Clara. 


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