Capitolo 29

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Mi trovo davanti allo specchio da mezz'ora ormai, cercando di seguire le lezioni di Annarita e di truccarmi in modo decente, ma ci rinuncio dopo pochi tentativi.

Voglio mostrare a chi mi circonda che io non sono una donna con cui giocare, ma una che sa tenere testa a un uomo stronzo e prepotente.

Le parole che mi ha detto la sera di due settimane fa mi hanno distrutta, per un momento ho persino considerato Catherine superiore a me, ma cerco di convincermi che è lui a non meritarmi

Attraverso lo specchio i miei occhi finiscono sulla pancia coperta da una felpa larga, senza che possa lasciar intravedere ciò che c'è dietro.

Non gli ho detto nulla...

E comincio a ritenere opportuno dirglielo in un altro momento, quando si renderà conto dell'errore che sta commettendo.

Anche perché è da quattordici giorni che non ci parliamo e da quando le cose per me vanno sempre peggio: non pensavo la mia gravidanza sarebbe stata così pesante, ma in due settimane ho vomitato l'anima.

Non ci sarà un ritorno indietro, non dopo quella sera, quando ha deciso di rovinare la più bella giornata della mia vita.

Ad un certo punto ho persino pensato di lasciare perdere le sue parole e correre a rinfacciargli quanto è idiota e irresponsabile, gli avrei consigliato di cambiare atteggiamento e ritornare a ragionare lucidamente dato che diventerà padre.

Ma poi sono ritornata alla realtà e ricordato che Alex non farebbe mai una cosa del genere, dato che non ci è riuscito in sei anni.

Lui sa solo fingere, recitare per ottenere ciò che vuole, ma quando ritorna ad essere se stesso sa solo fare del male e liberarsi di quello che veramente pensa.

Sobbalzo quando il mio telefono, abbandonato sul comodino, segna l'arrivo di un messaggio.

Mi siedo sul letto, aspettando di leggere un messaggio da mia madre, quindi alzo gli occhi al cielo e penso a come convincerla del fatto che tra me e Alex non è finita.

Accendo il telefono sbuffando, ma rimango stupita quando leggo il nome di Tiara sullo schermo: non potrebbe sapere che io sono incinta e vorrei dirglelo, ma ho anche capito di recente che con lei devo essere attenta a ciò che dico, se non voglio che lo scopra anche mia madre.

Il primo a saperlo deve essere Alex e su questo non ci piove, anche perché potrebbe davvero andare fuori di testa se lo venisse a sapere da qualcun altro.

*Scusa, Clara. Tua madre mi ha sentita parlare con la mia.»

Spalanco gli occhi: ero sicura che mia madre mi avesse chiamata per colpa di Tiara, ma non pensavo che lo sapesse anche Clelia.

Maledico mentalmente Tiara, ma poi mi rendo conto che è tutta colpa mia e della mia lingua lunga.

Volevo liberarmi di un peso di cui non mi sono liberata a prescindere e, nonostante la vicinanza di John, Tiara, Annarita e , a modo suo, Andrew, mi sembra di non poter uscire fuori da questo abisso.

L'unica cosa che mi regala un filo di gioia in questo mezzo è l'emozione di di diventare madre di due gemelli.

Pensavo di aver sognato il momento in cui mi sono svegliata in un letto da ospedale e ricevuto la bella notizia, ma il messaggio di John la mattina dopo mi ha aiutata a rendermi conto che è stato tutto vero.

Ed è meraviglioso il fatto che, in tutto questo casino che mi sta bruciando i neuroni, i fagiolini in mezzo al mio ventre mi fanno sorridere.

Ritorno a osservare il telefono, mentre i miei occhi finiscono più volte sul nome di mio padre tra i contatti: è da tanto tempo ormai che non parlo con lui, dato che mi madre non dà molto spazio.

Sei Mia, Ragazzina!  1  || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora