Capitolo 8

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Lascio il parcheggio dell'ospedale, per poi avviarmi al centro commerciale insieme a John.

È da tanto che non faccio compere e poi, se torno a casa, mi deprimo per l'assenza di Alex.

«Non può esserti andata meglio di me! Ho estratto una busta di marijuana dall'intestino di una ragazzina! »-dico convinta.

«Ho estratto una matita dal pene di un uomo! »-ribatte, mentre io spalanco gli occhi.

«Fantastico! »-mi lamento. Perché a me non succedono operazioni così straordinarie?

«Già, ma poi ha saputo che sono gay, quindi è andato via con... »-inizia, ma lo interrompo.

«Non mi interessano i dettagli. »-mi affretto a dire con un'espressione schifata.

Quando ti capitano casi estremi è bello averci a che fare, ma poi ti rimangono impresse certe immagini.

«Già. Che hai intenzione di comprare? »

«Non lo so, mi mancano tante cose, e anche ad Alex. Fosse per lui indosserebbe tutti i giorni la stessa maglia, quindi vedo di trovargli qualcosa che gli possa piacere. »-gli spiego, quindi annuisce, per poi scendere dalla macchina.

Per fortuna vicino all'ospedale ci sta tutto, dai supermercati ai negozi per vestiti, almeno non devo andare lontano per comprare un paio di mutande.

Non appena entriamo, un odore si patatine fritte mi invade le narici:

«John, possiamo al ristorante prima, ti prego! »- lo supplico, mentre già mi dirigo verso quelle schifezze deliziose.

«Ma se abbiamo appena mangiato. »-alza gli occhi al cielo, ma mi segue lo stesso.

«Capisco che tu voglia ritornare il più presto possibile dal tuo Andrew, ma è da tanto che non passiamo del tempo insieme. »-gli ricordo.

Mi guarda con tenerezza, per poi annuire e scompigliarmi i capelli:

«Hai ragione, principessa. »

Mi lascio coccolare, ma mi allontano quando la mia attenzione viene catturata da qualcos'altro: una fantastica pizza ai cinque formaggi.

Non se ne vedono tante qui in Australia, anzi, nemmeno in America, quindi chiedo al cassiere di portarci tutto in tavola.

Infatti decido di prendere posto davanti al bancone, per poi essere seguita dal mio amico, che mi riprende: «Ultimamente mangi come un bue. »-alza gli occhi al cielo, ma mi limito a fargli la linguaccia e aspettare il mio quarto spuntino per oggi.

«Come va con Andrew? »-gli chiedo per cambiare conversazione:

«È il solito bipolare. »-alza le spalle, per poi continuare- « Ha detto che vuole iniziare a fare pugilato insieme ad Alex. Si crede Rocky Balboa ultimamente. »

Rido alle sue parole.

«Almeno avrai un ragazzo muscoloso, no? »

Si lamenta sempre del corpo asciutto di Andrew, quindi non capisco il suo problema.

Alex fa pugilato raramente, senza nemmeno avvisarmi, ma lo capisco dal fatto che torna a casa sudato e con le gambe puzzolenti.

«Sì, ma odio la violenza. »-annuisco alle sue parole, ricordandomi della fobia di John.

«Ci vieni al compleanno del primario stasera? »

Annuisco di nuovo.

Voglio mantenere buoni rapporti con i miei colleghi, soprattutto con il primario del settore di Chirurgia generale.

Sei Mia, Ragazzina!  1  || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora