Capitolo 64

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Alex

Mi assicuro che non si sia svegliata prima di lasciare la stanza per sedermi sul divano e accendere la televisione, non appena Andrew mi chiama.

«Come ti sono sembrati gli allenamenti?»-chiede con un tono stanco, ma acuto.

«Mi fa male tutto. Dai muscoli delle braccia a quelli del cazzo.»-porto una gamba al petto e poggio il gomito sul ginocchio, iniziando a fare zapping tra un canale e l'altro.

«Se pensavi sarebbe stato semplice come stare seduto davanti a un computer a disegnare... ti sei sbagliato.»-mi riprende: è l'ennesima persona che non approva il fatto che ho lasciato il mio lavoro, ma posso sopportare tutti questi sguardi e parole di rimprovero pur di non vedere Catherine.

Mi continua a chiamare, ma cerco di evitare le sue chiamate, o fingi di aver avuto il telefono spento quando mi invia un messaggio e mezz'ora dopo mi chiede perché non ho risposto.

Ma non la vedo da un paio di giorni e ne approfitto per architettare un piano.

«Novità?»-cambio discorso e faccio una domanda di cui so già la risposta.

«Sembrano spariti nel nulla.»-dice con un filo di voce.

Impreco tra me e me, mentre stringo il telecomando tra le dita, ancor  più incazzato quando Andrew riprende a parlare: « Non la puoi ricattare, Alex. Non penso che Catherine c'entri con loro.»-sussurra e capisco che John è nelle vicinanze.

«E allora come fa ad avere le mie foto?»-dico più a me stesso che a lui, ma non faccio in tempo a ribattere di nuovo che la suoneria del telefono di Clara mi distrae.

Si è appena addormentata e non voglio si svegli in questo momento, proprio ora che sto per uscire: mi ha promesso di non intromettersi e non fare domande, ma so che in realtà sta morendo dalla curiosità di venire a conoscenza del piano di Catherine.

Mi riempirà di domande a cui non risponderò, per poi in seguirmi come ha già fatto in passato, ma questa volta davvero non posso rischiare di farmi beccare con i miei vecchi 'amici'.

Mi alzo e arrivo a passo felpato in camera, trovandola fortunatamente nella stessa posizione in cui l'ho lasciata, quindi afferro il suo telefono per spegnere la chiamata, non senza vedere prima chi la disturba a quest'ora del pomeriggio.

Louis.

Il suo nome illumina lo schermo è più la chiamata va avanti, più stringo i denti e contraggo la mascella.

Sposto gli occhi dal telefono a Clara lentamente e capisco di non essere l'unico a mantenere un segreto.

Chiudo la chiamata e lascio il sangue accumularsi nei miei occhi, mentre Andrew continua a chiamarmi dall'altra parte.

Non ci penso due volte prima di voltare le spalle a Clara e avviarmi verso il portone della casa:

«Alex, tutto apposto?»-porto il telefono vicino all'orecchio:

«Gli spaccherò la faccia davanti ai suoi alunni!»-dico e spengo il telefono prima che Andrew possa ribattere.



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