Catherine si avvicina al mio viso e mi saluta con un bacio sulla guancia, mentre assumo un'espressione schifata e sorpresa contemporaneamente:
«Ciao, Clara!»- dice tra i denti, mentre io vorrei chiederle cosa ci fa nel mio cortile e perché mi sta trattando come se fossimo migliori amiche.
Osservo il suo braccio poggiarsi sulle mie spalle, mentre io aggrotto la fronte: se non ti allontani ti stacco il braccio e ti ci meno!
Sicuramente Alex l'avrà informata sull'arrivo di sua madre, ma non capisco perché mi aiuta a coprirmi: se sapesse che mia madre potrebbe costringermi a ritornare in America, sarebbe la prima a dirle che io e Alex ci siamo lasciati.
Cerco di apparire contenta della sua presenza, ma il risultato continua a essere una smorfia, mentre Alex la guarda di sottecchi con la mascella serrata, come se non si aspettasse la sua presenza.
Non sai nemmeno tenere sotto controllo la tua fidanzata!
«Ehm, lei è...?»-mia madre fa un mezzo sorriso, mentre sposta lo sguardo tra me e Alex, ma Catherine non mi dà il tempo di rispondere che subito si posiziona davanti a mia madre:
«Sono un'amica di Clara, è un piacere conoscerla.
Alex mi ha detto di avere una madre elegante, ma non così tanto.»-alzo gli occhi al cielo, capendo il motivo della sua cordialità con mia madre: l'ha scambiata per la madre di Alex per non so quale motivo.
Guardo Alex di sottecchi, ma la sua espressione frustrata mi fa capire che è messo peggio di me.
«Gra-grazie.»-mia madre arrossisce e mostra i denti, mentre Clelia la guarda dalla testa ai piedi fino a quando Catherine si accorge della sua presenza.
«Salve.»-si limita ad alzare il mento, mentre mordo l'interno guancia per non insultarla: ha salutato quella che pensava essere mia madre con aria di sufficienza ed è evidente che è venuta per farsi notare da Clelia.
Non riesco a evitare di sorridere, quasi felice del fatto che i suoi piani non stiano andando come molto probabilmente ha programmato.
Infatti Clelia rimane ancora perplessa ed evita di rispondere alle sue parole, quindi decido di intervenire, impaziente di vedere la sua espressione mortificata, ma Alex mi precede.
«Ehm, ti presento mia madre.»-avanza verso di lei, poggiandole una mano sulla schiena nuda e indicandole Clelia.
Distolgo gli occhi dalla sua mano per compiacermi della faccia di Catherine: spalanca la bocca e rimane ferma per un tempo indeterminato, fissando la madre di Alex, che non muove un ciglio e mantiene un'espressione neutrale.
«Andiamo dentro.»-alzo gli occhi al cielo al suo invito, mentre Catherine prova a rimediare:
«Sono mortificata...»-si rivolge di nuovo alla donna di fronte a lei, ma Alex non la lascia finire:
«Andiamo.»-la guarda dritto negli occhi per convincerla, mentre io mi decido a muovere e raggiungere l'interno della casa.
La prima volta che la vidi qui dentro sono andata fuori di testa, ma questa volta non posso fare a meno di fingere che la sua presenza non solo non mi dia fastidio, ma mi è gradita.
È questo che lei vuole, insieme ad Alex, cioè avere la mia casa, i miei spazi, ma non li permetterò di appropriarsi di ciò che è mio, anche a costo di sopportare Alex tutti i giorni.
Vado direttamente in cucina ed estraggo la carne dal freezer, fingendomi occupata per non passare del tempo davanti alla faccia da schiaffi di Catherine, ma poi mi rendo conto di essere costretta a farlo, dato che quella donna si è presentata come una mia amica.
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Sei Mia, Ragazzina! 1 || ©Tutti i Diritti Riservati
ChickLit√ COMPLETA «Ho sempre odiato la violenza, ma vedendo Alex nei panni di un uomo minaccioso, con i muscoli irrigiditi per dare colpi pesanti al suo avversario e le scapole in rilievo dalla sua schiena possente, con la pelle illuminata dalle gocce d...