Capitolo 14

9.7K 333 33
                                    

Alex

«Che cazzo stai combinando ultimamente?»

Alzo gli occhi al cielo, mentre massaggio le tempie con due dita.

«Sta diventando insopportabile.»-ammetto, e so che capirà a chi mi riferisca.

Clara sta davvero facendo uscire fuori il peggio di me. Ieri ha pure confessato qualcosa che mi ha lasciato senza parole.

«Ha detto che vuole un cazzo di matrimonio!»-assumo un'espressione schifata, mentre il mio sguardo si perde nel vuoto.

«E che c'è di male?»-alza le spalle, mentre io spalanco gli occhi.

«Mi stai prendendo per il culo?! Non voglio sposarmi con Clara, e se davvero vuole stare con me le devo bastare come coinquilino. Sono fatto così, e lei lo sapeva prima di mettersi con me.»-sputo incazzato.

Non devo prendermela con lui, ma ultimamente sembrano essere tutti dalla parte di Clara: non voglio fare il ruolo del marito.

E poi il matrimonio non ha alcun valore: è solo una firma in pezzo di carta e due parole davanti ad un prete.

Ma allo stesso tempo è qualcosa di grosso: sono abituato a evitare ogni vincolo, mi sono sempre sentito libero perché questa è la vita che mi piace.

«Anche tu sapevi che Clara è una ragazza per bene, una di quelle che vogliono un marito e non solo un coinquilino con cui scopare!»- è la prima volta che sento Andrew rivolgersi a me con questo tono, e se al posto suo ci fosse qualcun altro, ora sarebbe pronto a finire in ospedale.

Sospira, notando che evito di rispondergli: ho da sempre visto Clara come la mia donna, sono sempre stato geloso di ogni essere con le palle che le si avvicina, ma ho anche sempre pensato che mi avrebbe accettato così, che sarei riuscita a convincerla di ogni cosa, senza preoccuparmi del futuro.

«Non intendevo quello.»-confesso, per poi continuare portando una mano tra i capelli-«Cazzo, io la amo! Mi fotte il cervello ogni giorno di più, ma sembra che ultimamente stia sognando a occhi aperti.

Vuole cambiarmi, mi vuole trascinare in feste di lavoro, vuole che io le proponga. Mi sento soffocare e non sai quanto mi fa incazzare il fatto che non mi vuole come prima!»-concludo, per poi riprendere a respirare.

Non parla per un po', e tutto ciò che sento è il rumore del mio petto, colpito dai battiti di questo cazzo di cuore, che sembra voglia uscirmi dal posto.

«Non hai paura di perderla?»-dice con un tono astratto, ma quelle parole mi colpiscono.

Corrugo le sopracciglia e senza pensarci due volte:

«No, perché non la perderò.»-stringo forte il bicchiere tra le dita.

Mi vengono i brividi solo a pensare a una giornata senza quella rompiscatole in giro per la casa con un pigiama ridicolo addosso.

«Però non so come farla smettere?»

«Non può essere così male.»-dice così sicuro.

«Invece sì, è da due giorni che dormo sul divano per colpa di Clara.»

«Perchè non sai trattare una donna, amico.»-mi dà una pacca alla spalla, con aria di sufficienza.

«È con lei che funziona tutto al contrario: l'avessi saputo non avrei mai lasciato l'America.»-alzo un angolo della bocca nell'esatto momento in cui  il portone d'ingresso si apre e Clara entra con la solita espressione di cane bastonato a cui sto imparando ad abituarmi, mentre evita il mio sguardo.

Il libro è disponibile su Kindle Unlimited e Amazon!! 

Per maggiori informazioni:Facebook Ema OquInstagram ema_8570

Sei Mia, Ragazzina!  1  || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora