Capitolo 10

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Alex

Esco di casa senza badare al fatto che Giulietta è sola a casa. Mi avvio alla mia macchina lentamente, cercando di togliere dalla testa l'immagine della mia donna che va in giro vestita come una puttana.

Non so prendermela con lei o scoppiare a ridere: anche volendo essere sexy lei non ci riesce.

Ha sempre quell'espressione buffa in viso che la fa sembrare una bambina paffuta e arrabbiata perché non ha ottenuto quello che voleva.

Non è di lei che mi preoccupo, perché so che non potrebbe mai piacerle un altro uomo, non come ama me.

Ma è degli altri che mi preoccupo, di pervertiti che vogliono approfittare della sua innocenza per metterle le mani addosso: non sono geloso o esagerato, ma questa è la realtà americana, soprattutto nel Bronx, dove impari a capire che essere forti e minacciare tutti è l'unico modo che hai per proteggerti: in tutto il suo infantilismo Clara  si fida di tutti, crede che ai maschi basta la  sua amicizia, ma a noi interessa tutt'altro.

E poi, anche se non gliel'ho mai confessato, Clara è davvero una bella donna, anche se non si copre mai la faccia di schifezze, ad eccezione di stasera.

Stringo le mani sul volante, pensando a quella faccia di cazzo con la mano sul suo braccio: avevo così voglia di mandarlo al pronto soccorso e non so come mi sono trattenuto.

Una cosa è certa, se lo vedo un'altra volta con la mia ragazza, non avrò pietà e lo ammazzo davanti a Clara.

Scuoto la testa a questi pensieri, per poi scendere dalla macchina ed entrare in palestra.

«Eccolo! Sapevo saresti arrivato. »-non appena faccio il mio ingresso, incontro Andrew sul ring.

Mentre lo raggiungo faccio un mezzo sorriso:

«Ti sei deciso a fare pugilato? »-gli do una pacca sulla schiena, per poi indossare un paio di guanti da boxe lasciati per terra.

«Dato che tu sei un esperto, proverò a imitarti. »-inizia a saltare in modo strano e tirare pugni al vento.

«Per ora stai imitando un canguro. »-rido, mentre lui mi segue scendendo dal ring.

Mi avvicino ad un sacco, per poi tirare un pugno dopo l'altro.

«Pensavo che John non volesse che tu facessi boxe. »-dico sospirando, mentre lui osserva le mie mosse.

«Infatti non lo sa. Oggi è andato a una cena di lavoro. Mi stava rompendo il cazzo per andarci, ma gli detto che dovevo lavorare. »-sbuffa giocherellando con i guanti.

«Già, Clara si è incazzata. »-rido quasi nel ricordare le sue guance gonfie mentre teneva il broncio.

«Per di più prova a ingelosirmi inviandomi foto del figlio del primario. »-scuote la testa, mentre io tiro un ultimo pugno al sacco, già sudato come un maiale, ma con l'adrenalina che mi scorre ancora nelle vene.

«Alex? Saliamo sul ring? »-un amico mi saluta da lontano, sfidandomi con aria prepotente.

«Non voglia farti del male, piccola! »-lo prendo in giro, mentre si avvicina e ride.

«Dai, non scherzo! »-annuisco e lo seguo, mentre Andrew prende il mio posto.

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