Capitolo 22

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«Mi devi un favore dato che mi hai nascosto di Catherine!»-cerco di farle togliere quel sorriso malizioso dalla faccia, ricordando il suo strano atteggiamento dopo la cena di lavoro di Alex.

«Hai saputo?»-spalanca gli occhi, mentre ci dirigiamo verso le scale. La sua domanda mi fa capire che non ha sentito molto di quello che ho detto a Louis, per mia fortuna.

Se solo sapesse cos'altro ho scoperto...

Scuoto la testa, ancora perplessa a causa dell'atteggiamento di Louis: è ovvio che non lo ha fatto per un particolare interesse nei miei confronti, ma perché voleva liberarsi dell'imbarazzo che gli stavo causando, ma poteva anche tirarmi uno schiaffo piuttosto che darmi un bacio.

Arrossisco di nuovo, cercando di allontanare la sensazione delle sue labbra sulle mie.

Non riuscirò certamente a guardarlo con gli stessi occhi, sapendo anche che è il fratello dell'amante di Alex.

Mi sento quasi in colpa, il che mi fa capire quanto io e lui siamo diversi.

Alex ha fatto sesso con un'altra donna e non ha nemmeno pensato che fosse qualcosa che mi potesse fare del male, mentre io, per un semplice bacio, mi sembra di aver ricambiato il suo tradimento.

Per un bacio che non ho, tra l'altro, voluto o pensato che avrei ricevuto.

Il fatto che Louis sia scappato all'istante rende la situazione ancor più imbarazzante: non l'ho mai visto tanto nervoso, e qualcosa mi dice che anche lui cambierà atteggiamento nei miei confronti.

La cosa che più mi spaventa, tra Giulietta che lo è venuta a sapere e suo fratello che, per merito suo, potrebbe venire a conoscenza di tutto, è il fatto che il bacio... non mi ha fatto schifo.

Ma non mi è nemmeno piaciuto: non potrei nemmeno paragonarlo a quello che mi fa provare Alex... che mi faceva provare.

«Eccoci, aspettami qui fino a quando non arrivo io.»-dico frustrata.

Porto una mano tra i capelli, per poi sbuffare, lasciandola alle spalle pronta a parlare.

Ma la evito lo stesso, per poi andare in cerca di un bagno.

Mi sento un'idiota che non sa controllare le proprie emozioni: mi guardo allo specchio di fronte a me per poi aprire l'acqua del rubinetto e sciacquare il viso più volte.

Mi sento così debole, così inutile, non solo per il fatto di aver perso l'unico uomo che ho amato in vita mia, ma soprattutto perché in questo istante desidero che Alex sappia che un altro uomo mi ha toccata.

Voglio vedere il suo atteggiamento ora che so la verità, perché continuo davvero a sperare che provi qualcosa per me, che mi trascini di nuovo tra le sue braccia, che mi faccia credere di essere innamorato sul serio di me, come io lo sono di lui.

Vorrei che continuasse davvero a mentirmi mentre io sorrido innocente mentre lo guardo dormire sul nostro letto, su quello che era il nostro letto.

Mi maledico mentalmente per tutte queste illusioni, ancor di più per il fatto che, non appena chiudo gli occhi, sogno di essere stata baciata da Alex e non da Louis.

Non appena la porta viene spalancata, l'entrata di una signora anziana mi porta alla realtà, ricordandomi di stare in un ospedale e di iniziare il mio lavoro.

L'unica cosa che può distrarmi in questo momento sono le mie pazienti, il che costituisce l'unico aspetto positivo dell'essere un chirurgo.

***

«Devi solo riposare, Joseph.»-dò una pacca sulla spalla all'uomo anziano di fronte a me, mentre lui ride scuotendo la testa.

È la terza volta che viene per il mal di schiena, e per la terza volta lo saluto con la stessa frase, mentre lui risponde con la medesima espressione, come per dire 'preferirei la morte al riposo'.

Sei Mia, Ragazzina!  1  || ©Tutti i Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora