Goneril era immersa nell'acqua calda della vasca di legno. Alcune candele accese illuminavano la piccola stanza da bagno, e un piacevole profumo di lavanda aveva impregnato l'aria.
In quel silenzio rotto solo da gocciolìo dell'acqua, la donna stava ripensando agli accadimenti delle ultime ore.
Quella tremenda battaglia.
Ma com'era possibile che Saruman avesse messo insieme in così poco tempo un esercito di tale ampiezza? Ma come accidente c'era riuscito? Doveva aver stretto un tremendo patto con Sauron, come sospettava Éomer. Certo, era incredibile: Saruman era il capo degli Istari, l'Ordine degli Stregoni che, così come gli Elfi, avevano il compito di proteggere la Terra di Mezzo. Il suo tradimento era qualcosa di inspiegabile e clamoroso.
Lui e il suo padrone erano stati miseramente umiliati al Fosso di Helm. Questo riequilibrava la situazione, che rimaneva tuttavia grave: era chiaro che quella sconfitta avrebbe spinto Sauron e i suoi seguaci a riprovarci, e solo Eru sapeva la forza di cui quei neri eserciti disponevano. Saruman aveva inviato diecimila Orchi contro il piccolo regno di Rohan, figurarsi cosa avrebbe fatto se gli fosse venuto il ghiribizzo di attaccare Gondor.
Pensó ad Aragorn.
Era stato coraggioso al Fosso di Helm: in sostanza, aveva condotto lui la difesa all'assedio, nonostante Théoden avesse dato inizialmente il compito a Goneril.
Quel ramingo era nato per essere Re. Così dicevano le voci. Si era dato alla macchia per anni, aveva scelto l'esilio, ma non poteva tradire il suo sangue.La donna, tuttavia, aveva l'impressione che fosse turbato da qualcosa: sembrava combattuto, come se una parte di lui rifiutasse ancora quel ruolo.
Lei lo capiva bene. Era a sua volta sommersa da dubbi.
Fino a quel momento, aveva sempre avuto le idee chiare sulla sua vita, aveva passato anni in una legione mercenaria con il progetto ben delineato di accumulare una ricchezza sufficiente a costruirsi un suo piccolo mondo da qualche parte in quel vasto continente. Un mondo che avrebbe avuto le sue regole.Gli ultimi fatti avevano stravolto e, in parte, ridimensionato quella visione. Intanto, aveva capito di non potersi fidare dei suoi soldati, in primo luogo di quell'avido brigante di Degarre. E questo era già di per sé una bella scocciatura, visto e considerato che la legione era il suo braccio armato, lo strumento con cui costruire quel sogno lontano. Aveva imparato che quei mercenari, invece, le avrebbero velocemente girato le spalle in un momento di disattenzione.
Volevano quelle casse d'oro. A loro poco importava del suo progetto di una nuova società. Desideravano le monete e come poteva essere diversamente? Prima che Mainard li trasformasse in un esercito disciplinato, non erano stati altro che dei predoni, assassini, ladri, borsaioli. Quell'istinto disonesto era ancora forte in ognuno di loro.Ma allora perché non mi uccidono? Si chiese. Perché non mi fanno fuori e vanno a prendersi quell'oro?
Goneril immaginó che fosse Hammon il motivo. Di tutti quei furfanti in uniforme, lui era l'unico onesto. Suo nonno era stato vice-capitano di Gondor, e leale servitore di Ecthelion. Era stato un soldato d'onore, e aveva trasmesso quella rettitudine al nipote. La sua influenza positiva sui soldati aveva evitato le rivolte contro di lei, aveva evitato che venisse uccisa. Hammon ripeteva sempre agli uomini che bisognava rispettare il Generale e questi lo ascoltavano.
Pensó anche a Théoden.
Quel Re anziano e provato dal recente lutto per la scomparsa del figlio, quel sovrano stanco e sfiduciato che stava per arrendersi e che aveva recuperato d'improvviso il suo orgoglio pochi attimi prima della capitolazione.Era davvero suo padre? Forse. Comunque, l'eventuale conferma di questa parentela non avrebbe fatto differenza nella sua vita. Lei era cresciuta nella violenza ed era stata educata a combattere per vivere. Scoprire a trent'anni suonati di essere figlia di un Re non avrebbe cambiato un'acca nella sua esistenza. Gli anni erano passati ed erano stati duri: non sarebbero tornati indietro.
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La donna dell'Est
FanfictionGoneril è un Generale. Uno dei più spietati della Terra di Mezzo. A capo di una legione mercenaria di Uomini dell'Est, offre i suoi soldati in aiuto a reami in difficoltà, dietro lauto compenso. Orchi o Elfi, Nani o Uomini, tutti gli abitanti di...