Cap. 14 - L'Elfo solitario

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"All'alba del quinto giorno, guarda ad Est." Così aveva detto Gandalf ad Aragorn, prima di prendere il cavallo e andarsene. Il ramingo sospettava che lo stregone fosse andato a cercare Éomer, che stava vagando attraverso le pianure del Nord insieme ai suoi soldati, dopo essere stato scacciato da Grima.

"Quell' Istari dovrebbe rimanere qui." Aveva commentato Goneril. "Ci troveremo a scontrarci contro legioni di Uruk-Hai, la magia potrebbe fare la differenza."

"Gandalf sa quello che sta facendo, non tocca a noi giudicare le sue scelte." le aveva risposto seccamente Legolas. L'Elfo non aveva più incrociato lo sguardo con il suo, era evidentemente infastidito dal ricatto che la donna aveva minacciato nei confronti suoi e di suo padre.  Ma Goneril era sicura che ci sarebbe stato presto un altro confronto fra loro due. Restava da chiarire che ruolo avesse giocato Amon, il guaritore messo alla porta da re Thranduil sessant'anni prima, nella storia della sua vita. Era certa che il principe di Boscoverde fosse divorato dalla curiosità al riguardo.

La moltitudine di abitanti di Edoras si era placidamente messa in marcia. Una massa silenziosa, lenta e terrorizzata. Théoden aveva deciso delle pause durante l'avanzata.

Goneril sapeva di doversi aspettare un attacco, presto o tardi. Gli Orchi non avrebbero mai perso la ghiotta occasione: bambini, donne e malati tutti in fila, pronti per essere trucidati.

C'erano i cavalieri di Rohan, comunque, un numero sufficiente per tenere almeno impegnati eventuali aggressori e permettere ai piú indifesi di fuggire.

Lei aveva un suo piano.
Conosceva bene il Fosso di Helm. Aveva studiato la struttura di ogni fortezza difensiva della Terra di Mezzo, nei momenti di riposo, quando i suoi legionari si accampavano e lei rimaneva da sola nella sua tenda personale a riflettere.  Quella struttura era stata scavata nella roccia, ma aveva una via di fuga nascosta. Un tunnel, che dai sotterranei si snodava fra le montagne posteriori, e arrivava dall'altra parte.  Una galleria che sarebbe stata attraversata con difficoltà da una massa di uomini, donne, e bambini spaventati, ma molto più agevolmente da una donna sola e da un cavallo.

La sua idea era di aspettare l'arrivo dell'armata di Saruman, lasciare che attaccasse il Fosso, e durante la confusione generale, prendere Aldair e andarsene da quel posto. Comunque, non c'era alcuna speranza. Aragorn e Théoden vivevano di pie illusioni, ma la soldatessa sapeva benissimo che lo stregone bianco avrebbe trovato il modo di fare breccia nelle mura della fortezza. Era Saruman, dopo tutto. E si era schierato con Sauron, il che aumentava a dismisura la sua cattiveria.

Una volta scappata attraverso le montagne, avrebbe galoppato fino ad Edoras, che in quel momento sarebbe stata deserta. Il palazzo del re nascondeva verosimilmente degli scrigni pieni d'oro. Avrebbe preso tutto quello che c'era da prendere, l'avrebbe caricato sulla sella di Aldair, e se ne sarebbe andata.

Forse quell'infame di Degarre aveva già messo le mani sulle casse di monete accumulate negli anni. Ma i tesori di Edoras erano ancora lì, alla portata di chiunque.

Aveva anche pensato di allontanarsi subito da Edoras, aspettare pazientemente che l'esodo fosse compiuto e addentrarsi indisturbata nella residenza del Re. Ma Théoden, che non era l'ultimo degli stupidi, avrebbe mangiato la foglia e dato ordine di portare con sé le sue ricchezze. Magari sospettava che lei fosse sua figlia, ma per il momento era ancora una guerriera mercenaria, gente ben poco meritevole di fiducia.

"Ho preparato dello stufato, ne vuoi?" chiese Éowyn all'improvviso. La marcia si era fermata, per la seconda volta. Goneril detestava quelle interruzioni continue nel cammino, non c'era tempo da perdere. Il sole non sarebbe rimasto alto a lungo.

"Tieni quella roba lontano da me. Dall'odore, farebbe vomitare perfino un goblin." ribatté lei.

"Potresti anche essere più cortese." protestó Éowyn. Dopo essersi presa un no secco anche da Gimli, la giovane tornó sui suoi passi.

La donna dell'EstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora