Cap. 42 - Passaggio a Nord

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Sigrid,

quando riceverai la lettera, ti sarà giunta ormai notizia della mia scomparsa.
So che non capirai.
Lascio Dale per la seconda volta in vita mia, lascio la nostra gente, per sempre.

Vedi cara, io e lui non possiamo stare separati. É una follia, lo so, ma io ho sempre seguito l'istinto, e ora mi spinge a tornare dagli Elfi.
Ti chiedo un ultimo, grande favore: devi amministrare le mie proprietà. Ti affido l'esecuzione del mio testamento. La mia casa andrà a Ester Hockstetter. É una donna sfortunata, lo sai bene. Voglio lasciarle il roseto, ma devi vietare a sua sorella Flora di avvicinarsi. Deve starle lontano. E chiedi a Bettie di prendersi cura di lei, come faceva con me. Raddoppiale il compenso. Ho dei fondi depositati a mio nome nella tesoreria. Puoi attingere da quelli per garantire un vitalizio a Ester. La vecchia casa dei miei genitori...mi piacerebbe diventasse un luogo dedicato ai bambini. A Dale c'é già una scuola, ma forse quella residenza può essere trasformata in un asilo. É disabitata da anni, dovrai rimetterla in sesto.

Addio amica mia, negli anni sei stata come una sorella. Saluta Tilda per me, e tuo nipote Elias.

Mi dispiace che tu non abbia avuto figli, Sigrid. Il destino ti ha privata della gioia più grande. Ma tutti i bambini di questo regno, in fondo, sono figli tuoi. Abbine cura.

Roswehn.

Leggendo quelle parole, la Regina di Dale ed Esgaroth sospiró.

"Qualcuno li ha visti andarsene?" chiese al nipote.

"No. Sono partiti di notte, nascosti dalle tenebre. Le guardie all'entrata li hanno lasciati uscire senza fermarli. Erano in soggezione di fronte al Re degli Elfi." spiegò Elias. "Ha ordinato di aprire il portone e l'hanno fatto."

"E quella guerriera...quella mercenaria? Si sa qualcosa di lei?" chiese Sigrid. Era seduta nella sua grande stanza da letto, all'interno dsl Palazzo Reale.

Non aveva chiuso occhio sapendo Thranduil all'interno dei confini di Dale. La prima volta che era stato ospite da loro, aveva rubato il cuore di Roswehn. Adesso se l'era proprio portata via.

Ma per quale ragione? Per fare cosa, con una donna di quell'etá? Era chiaro che non avrebbero più vissuto l'amore fisico. E allora come avrebbero passato le giornate? E perché la sua vecchia amica, che temeva il giudizio degli Elfi, stava tornando da loro?

"Purtroppo...non l'abbiamo trovata. Susannah Deveraux e una sua amica mi hanno raccontato di aver incontrato una sconosciuta in città. Era nascosta nel fienile dei due Stutton, al povero Hugh é venuto un colpo quando lo abbiamo interrogato al proposito. Dice di non aver mai avuto ospiti, né parenti in visita, e che non sapeva un accidente su nessuna ragazza misteriosa. Ho ispezionato con due soldati il deposito di paglia, e non abbiamo trovato niente. Niente di niente. Ma Susannah sostiene che quella ragazza avesse un'aria strana, malevola...forse era Goneril, travestita." ragionò Elias. "I soldati stanno continuando le perlustrazioni in città. Se é qui, la troveremo. Qualcuno la noterà."

"Perché credi che abbia voluto incontrare Roswehn, e farle del male? Thranduil non é stato chiaro, al riguardo." chiese Sigrid.

"Non so, zia. Non so. Roswehn se ne é andata prima che potessimo chiederglielo. I due soldati che accompagnavano Thranduil ci hanno impedito di entrare a casa Monrose. Quando la notte é calata, ci siamo allontanati." disse Elias. "...ma non avresti dovuto permetterglielo! Roswehn é una nostra suddita! É entrato di prepotenza nel nostro territorio e si é comportato come fosse casa sua! Ha rapito una nostra cittadina..."

La donna dell'EstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora