JOCELYN'S POV
Esco dalla stanza dell'esame con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
Ventinove. Ho preso ventinove.Provo a mandare un messaggio a Cameron, quando vedo tutto Instagram, Twitter e Whatsapp pieno di messaggi.
Vado prima di Instagram e leggo i primi messaggi. Alcuni dicono semplicemente che sono dispiaciuti, altri che Cameron è un coglione.
Un coglione? Ma di che cosa stanno parlando?
Vado a vedere in allegato di un messaggio una foto e, appena la vedo, non capisco.
Ci sono due persone che si baciano ad una festa e ci metto qualche secondo per capire che il ragazzo è Cameron.
È Cameron ieri sera.
Il mondo mi cade addosso in un nano secondo. Tutto dentro di me inizia ad urlare di dolore, Inizia ad urlare di dirmi che è uno scherzo, che non è reale e che sto sognando.
Lacrime calde scendono dalle mie guance e finalmente capisco il senso di tutti quei messaggi comprensivi.
Quando mi rendo conto che sono ancora Nell'atrio del college, alzo il cappuccio della mia felpa per non far vedere che sto piangendo e corro verso la mia stanza.
Ci sono tantissimi paparazzi qui, da quando hanno scoperto che sto con Cam e che frequento questo college.
Ma come ha potuto farmi una cosa del genere? L'ho anche sentito per messaggi ieri sera, probabilmente dopo aver baciato quella modella.
Forse non sono abbastanza per lui.Le mie mani non seguono più i comandi, e mi ritrovo ben presto a digitare il suo numero per chiamarlo. Ho bisogno almeno di una spiegazione.
Me la merito per tutte le volte che l'hp perdonato quando ha fatto qualche cazzata.
«Piccola, ti stavo per chiamare.» Mi risponde con il fiatone.
Dolore. Ecco cosa provo appena sento la sua voce.«Come hai potuto?» Chiedo con voce rotta. Tre anni buttati all'aria. «Io mi fidavo di te, Cameron!»
«Jocelyn, posso spiegarti.»
Sembra una delle frasi tipiche di chi tradisce qualcuno. Ora inizierà a dire "non è colpa tua, è colpa mia. Io non sono abbastanza..." e altre cazzate.
«Spiega, Cameron. Sono tutta orecchie.» Sospiro, cercando di non mettermi in ridicolo e di non continuare a piangere per telefono.
«Non l'ho baciata. Sembra così nella foto.... possiamo vederci dal vivo, piccola? Sai che non mi piace risolvere le cose così.»
Non so se fidarmi o meno. Una parte di me mi urla che è Cam di cui stiamo parlando, è ovvio che mi stia dicendo la verità. Ma dall'altra rivedo la foto e le sue labbra sono appiccicate a quelle di lei.
È una scelta difficile, ma so cosa voglio fare. Voglio scoprire la verità.
«Tra mezz'ora da Starbucks.» Dico sussurrando.«Hai bisogno di un passaggio?»
Scuoto la testa, ma poi mi ricordo che non può vedermi. Mi succede sempre. «No. E poi ci vediamo solo perché voglio sapere cosa è successo, stare più tempo con te del dovuto è l'ultima cosa che voglio in questo momento.»
Sento Cameron sussurrare un okay, poi senza dirgli niente attacco.
Mi catapulto velocemente in bagno e mi strucco, pulendomi le guance dal mascara sbavato. Prendo gli occhiali per non farmi riconoscere dalle persone, lego i capelli in una coda e lascio un post-it alla mia compagna di stanza, avvisandola che non tornerò per un paio d'ore.
Lo Starbucks a cui ho detto di vederci è quello dove ci siamo visti per la prima volta. Ci andiamo ogni tanto nei weekend quando ci vediamo, oppure di estate.
È bello pensare a come il tempo sia passato, ma che i posti a cui siamo legati continuano a starci.
Salgo sul primo taxi giallo che trovo e mi accascio sul sediolino in pelle.
Ci vuole giusto mezz'ora per arrivarci e sento di nuovo le lacrime agli occhi.
Le cacchio indietro, ripetendomi mentalmente che devo essere forte, che non devo fargli vedere che lui era l'unica cosa su cui contavo.Mi continuo a chiedere per tutto il viaggio come ha potuto. E se è vero. Nash mi ha mandato un messaggio ma non gli ho risposto, l'unica cosa che gli ho scritto era di non parlarne con gli adulti o Sierra. Ultimamente lei non sta guardando le notizie, troppo impegnata con i bambini. Non voglio distrarla dalla sua famiglia perfetta per i miei problemi.
Quasi non sento quando il tassista mi dice quanto è. Pago la corsa velocemente e ci metto qualche secondo ad elaborare che sono già qui, per sentirmi dire dal mio ragazzo se ha baciato un'altra.
Ma sono veramente pronta? No e non credo che lo sarò mai.
Faccio un respiro profondo ed entro da Starbucks, trovando Cameron già seduto al bancone, con due bevande davanti a sé. Una è per me, lo so perché è il frappé al cioccolato. Il mio preferito e Cam lo sa.
Proprio lui alza lo sguardo appena mi vede e si alza per abbracciarmi, ma io lo stoppo con un'alzata di mano. «Prima parliamo, Cameron.»
Subito la sua faccia prende un'espressione seria e incupita. Annuisce mentre mi fa segno di sederci e così facciamo.
Stiamo a fissarci per qualche secondo, poi si decide a parlare. «Ero completamente ubriaco.»
Le uniche parole che dice. Le uniche riescono a farmi provare una sensazione mai provata, come se mi stessi lacerando dall'interno.
Neanche quando ho trovato Liam a baciare un'altra mi sono sentita così.«Quindi è vero, l'hai baciata?»
Cameron non mi guarda negli occhi. Guarda in basso, verso le sue mani, con cui gioca nervosamente.
«Sì.» Poi alza lo sguardo. «Ma Jo, non ha significato niente. Non ragionavo e non ero più me stesso.»Non riesco più a ragionare. Tutto mi sembra ovattato. È come se il tempo continuasse a scorrere ma io fossi bloccata al momento precedente.
«Mi hai mentito.» Riesco a dire tra un sospiro e l'altro. «Per telefono mi hai detto che non l'hai baciata.»Cam sposta lo sguardo da me alla finestra. «Se non lo avessi fatto non saresti mai venuta.»
Mi alzo in piedi, sentendo una rabbia improvvisa montarmi dentro. Ci vogliono pochi secondi prima di sentire la mia mano a contatto con la sua guancia.
«Dimenticati tutto, Cameron. Dimentica i bei momenti, le parole, anche il mio nome. È finita, mi fai schifo.» Sibilo a denti stretti.
Mi ha tradito e mentito. Forse avrei anche provato a perdonarlo se fosse stato onesto, invece no. Mi ha mentito per dirmi le cose dopo ore e alla fine, sono stata una delle ultime persone al mondo a scoprire di essere stata tradita.
Me ne vado velocemente dal bar, lasciandomi Cameron che mi chiama alle spalle.
Cammino per tantissimo tempo, tanto da farmi far male le gambe, ma non abbastanza per farmi stare bene.
Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗
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Ti odio Cameron Dallas 2
Fanfiction⚠️Ci potrebbero essere spoiler per chi non ha letto Ti Odio Cameron Dallas 1 ⚠️ Jocelyn e Cameron finalmente sono riusciti ad ammettere i propri sentimenti l'uno per l'altra, Sierra e Nash stanno per avere un bellissimo bambino e tutti sembrano aver...