Capitolo 32

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Jocelyn's pov

Due giorni dopo, vedendomi allo specchio, sussulto. Ho due enormi occhiaie e gli occhi completamente rossi.

So già qual'è il problema: il bambino non mi fa dormire la notte. È da giorni che scalcia in continuazione, in qualunque posizione mi metta.

Il punto è che fa anche male.

«Ti ho portato questi.» Maddy apre il bagno e mi porge i miei vestiti, che mi ero dimenticata sul letto.

«Oh, grazie. Scusa ma sto dormendo.» Le dico sbadigliando. Quando mi sveglio io in genere si sveglia anche lei, perché mi giro e rigiro cercando di trovare una posizione che accontenti sia me sia il pargoletto, ma faccio rumore e la mia coinquilina si sveglia.

«Tranquilla, Jo. Oggi che vuoi fare?»

Le opzioni sono due: o vado un po' in giro, ma verrò inondata da fans e paparazzi, o resto qui. La seconda è decisamente meglio. «Credo che rimarrò qui a studiare.»

Maddy annuisce. «Io sto scendendo, vado un'oretta al bar con Taylor. Vuoi qualcosa?»

«No, grazie Maddy.»

Si sporge ad abbracciarmi e mi saluta.
Non si è vista in questi giorni con Taylor perché è stata con me. Mi sta aiutando a non pensare a Cameron con Hayley. Non so neanche se si è svegliata dal coma.

La parte più cattiva di me spera che resti un altro po' così, finché Cameron non torna da me. Poi può svegliarsi e vivere la sua vita felice.

Mi sciacquo la faccia con dell'acqua gelida per svegliarmi. Dovrei fare colazione, ma non ho fame, e non c'è neanche Maddy a costringermi a mettere qualcosa sotto i denti.

Qualcuno bussa alla porta e mi affretto ad aprire, pensando che sia Maddy che si è dimenticata le chiavi.

Rimango di stucco quando mi accorgo che non è Maddy, ma una persona che conosco fin troppo bene e che non vedevo da un po'.

«Nash.» Dico sorpresa. «Cosa ci fai qui?»

Mio fratello si gratta il braccio, imbarazzato. «Ciao, Jo. Posso entrare?»

Annuisco e mi sposto per farlo passare. Da quando Sierra ha detto del bambino, Nash non mi ha più rivolto la parola. Neanche una chiamata o un messaggio per sapere come stavo.

Chiudo la porta dietro di lui e mi ci appoggio, incrociando le braccia al petto. Voglio capire perché è venuto qui dopo settimane.

Deve volere sicuramente qualcosa.

Nash si gira verso di me, dopo aver osservato per qualche minuto la mia stanza, che è il caos più totale. Non ci viene da un bel po', qui.

«Come stanno Colin e Aileen?» Chiedo io, quando mi rendo conto che non parlerà per ancora qualche minuto. Infondo sono i miei nipoti e mi dispiace tantissimo non vederli più. Soprattutto Aileen, mi sto perdendo il suo primo anno di vita.

Ha già cinque mesi.

«Stanno bene... tu come stai?»

Non mi sono mai sentita così a disagio a parlare con Nash. Nonostante sia arrabbiata con lui, nonostante non capisca come abbia fatto a fare ragione a Sierra, lo abbraccio.

Nash mi accarezza i capelli e la schiena in modo affettuoso ed io sorrido. È bello stare di nuovo tra le sue braccia.

«Mi sei mancato.» Biascico sulla sua spalla e lui mi stringe più forte.

«Anche tu, Jo.» Poi sospira. «Mamma e papà mi hanno detto che vuoi trasferirti con Cameron.»

Mi stacco subito da lui, guardandolo storto. «Beh, sì, volevo, finché non è corso dietro Hayley tre giorni fa.»

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora