Capitolo 19

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«Aileen?» Urlo contro Sierra per la trentesima volta. «Sei andata da Aileen?»

«Jo, l'ho fatto per te!» Grida lei. La sua faccia è tutta rossa dalla rabbia, la mia inondata di lacrime. «Non glielo avresti mai detto e lui meritava di saperlo!»

Non me ne frega niente se stiamo urlando nel corridoio e ci stanno sentendo tutti.

«È il mio bambino e la mia vita! Se ho bisogno di più tempo per elaborare la cosa, non sono affari tuoi!»

«Non stavi elaborando la cosa!» Strilla. «Stavi scappando dal problema perché sei una codarda! L'hai sempre fatto!»

Tutto quello che volevo dire, strillare e urlarle contro, mi muore in gola. Una codarda... è sul serio questo quello che pensa di me?

Prima che possa dire qualcosa, compare da dietro Maddy, che vedendomi piangere, corre ad abbracciarmi. Sierra si irrigidisce, ma non dice niente.

«Vattene Sierra.» Dico con voce spezzata. Maddy mi sussurra che andrà tutto bene, ma non le credo.

Sento Hayes in salotto cercare di cambiare argomento, perché ci stavano ascoltando tutti. Che Capodanno con i fiocchi.

Sierra sta per obiettare, ma quando mi guarda negli occhi, cambia idea e se ne va.

Non posso credere che mi abbia fatto una cosa del genere. Dirlo a Nash, Cameron e a tutti gli altri. Nessuno l'ha stressata quando era incinta di Colin, quindi perché farlo?

«Jo...» Sussurra piano Madeline. Mi sta stringendo forte ed io le sto bagnando tutta la maglietta.

«Vogli tornare al college, Maddy. Non voglio più vederli.» Singhiozzo. Sento dei passi e penso che sia Hayes.

Ma quando la persona parla, capisco che non è il mio fratellino. «Maddy, puoi lasciarci da soli?»

La mia amica mi guarda come per chiedermi il permesso. Mi asciugo velocemente le lacrime e annuisco.

Cameron mi fa segno di salire, probabilmente per parlare in un posto più tranquillo e discreto.

Lo seguo in silenzio e non sembra il ragazzo che prima mi ha urlato contro. Entriamo in camera mia ed io mi siedo sul bordo del letto.

Sospira e sembra combattuto da dove iniziare. Forse dovrei iniziare io, ma non so proprio cosa dire. Dovrei scusarmi?

«Mi dispiace di averti urlato contro.» Alla fine dice questo e si siede di fianco a me.

Mi giro a guardarlo: si morde il labbro, cercando di nascondere un sorriso.
«Che c'è?» Chiede quando si accorge che lo sto fissando.

Lo guardo inarcando un sopracciglio. «Sembri... contento.»

Annuisce. «Infatti lo sono.»

«Lo sei?» Domando sorpresa. Fino a cinque secondi fa credevo che mi avrebbe chiesto di abortire. E che io gli avrei riso in faccia.

Annuisce di nuovo. «Perché non dovrei? Mi sono arrabbiato perché non me lo hai detto subito, ma cavolo, avrò un figlio. Come si fa a non essere contenti?»

«Perché ci siamo lasciati!» Affermo con troppa enfasi. Sto per rimettermi a piangere dalla gioia. «Ed io ti ho mentito. Dovresti odiarmi.»

Cam mi fa un sorriso dolce. «Non potrò mai odiarti. Amo te ed il nostro bambino. E so che non vuoi rimetterti con me, ma lascia almeno che stia vicino a te con la gravidanza. Solo questo.»

Lo guardo negli occhi e sembra sincero. Mi fido di lui così sussurro un flebile: «Va bene.»

Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi stringe a sé. Poggio la testa sul suo petto e sento il cuore: va veloce. «Grazie, Jo.»

Le lacrime continuano a scendere sulle mie guance. «Mi dispiace così tanto Cameron. Sono un disastro.»

Mi stringe più forte e parla con tono dolce. Già vedo nostro figlio -o nostra figlia- mentre viene consolato da lui. Sarà un papà perfetto.
«Non fa niente. L'importante è che me lo hai detto adesso e che possiamo recuperare il tempo perso.»

Annuisco. Non sono pronta ancora per tornarci insieme e non so se lo sarò mai, mi fido di lui, ma non tanto in fatto di tradimenti, adesso. Nonostante ciò lo amo e sono felice di crescere il mio bambino con lui. O meglio, il nostro bambino.

Se da una parte sono contenta, però, dall'altra cerco di sopprimere la rabbia e la paura. Ho sono così tanto incazzata con Sierra, che adesso mi alzerei e le andrei ad urlare contro le peggio cose, ma decido di non farlo. Niente stress per il bambino, ha detto la ginecologa qualche settimana fa.
E poi c'è la paura... come reagiranno Nash ed i miei genitori appena mi presenterò in salotto, tra qualche minuto?

Io e Cam restiamo in silenzio, l'uno abbracciato all'altra, per ancora tanto tempo. Ad un certo punto sentiamo gli altri fare il conto alla rovescia. Il nuovo anno sta per arrivare e con esso arriverà anche il mio primo genito -io spero in un maschio, francamente-.

«Cinque... quattro... tre... due... uno... Buon anno!»

Sorrido quando sento i fuochi d'artificio lanciarsi nel cielo e Aileen iniziare a piangere, probabilmente si è spaventata. Basta che la prenda Nash e si calma, è un dono. Spero di averlo anche io.

Cam mi dà un bacio sulla guancia. «Buon anno nuovo, piccola.»

Sorrido. Per un nano secondo ho sperato che mi baciasse sulle labbra. «Auguri, Cam.»

Cameron si alza e mi dà un bacio sulla fronte, mentre io resto seduta, poi si piega sulle ginocchia e guarda la mia pancia. Alza leggermente la maglietta, probabilmente per vedere quanto è grande.

«Buon anno anche a te, piccolina.» Il mio cuore si sta per sciogliere. Vedere Cameron con gli occhi che brillano, sussurrando con tono dolce un buon anno al nostro futuro marito, mi fa sentire come se stessi in un sogno.

«Come sai che è femmina, scusa?» Gli chiedo con tono divertito. Teoricamente lo potrei già sapere, ma ho detto al mio medico che volevo aspettare per saperlo. Volevo aspettare Cam...

«Non lo so.» Dà un bacio alla mia pancia rotonda. «Spero solo che lo sia. E che sia bella come la mamma.»

Cerco di non arrossire. «Io lo vorrei maschio.»

Cam dà un'altro bacio. «Basta che sia nostro figlio, Jo, il resto non mi interessa.»

È bello scoprire un nuovo lato di lui. Il lato paterno che non ho mai visto, quello da chi sta per diventare genitore. Non credo di avergli mai sentito usare questa voce, né mi ha mai dato un bacio così tenero sulla pancia. Non solo causa i brividi alla schiena ma... anche dentro di me. Lo sto iniziando a perdonare e devo tutto a questo bambino. Mi sento in colpa per averlo privato della metà della mia gravidanza, ma adesso, qui con lui, mi rendo conto che voglio stare ogni singolo giorno con lui che mi sussurra belle parole e che mi bacia teneramente la pancia. Non voglio solo che sia il padre di mio figlio, voglio che sia mio. E questa volta, per sempre.

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-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora