Capitolo 8

5.1K 212 77
                                    

Il giorno dopo, mi sveglio con il mio telefono che squilla.

All'inizio penso che qualcuno mi stia chiamando, dopo mi rendo conto che mi stanno solo mandando dei messaggi.

Accendo il telefono e trovo più di dieci messaggi di Taylor, dove scrive solo il mio nome. Solo all'ultimo messaggio capisco cosa vuole.

Mi dai il numero di Maddy?

Rido e digito velocemente la risposta.

Perché non glielo hai chiesto ieri sera?

Da TayTay:

Ero accecato dalla sua bellezza. E a parlare delle bandane.

A TayTay:

Wow, Taylor si è innamorato? Comunque il numero è questo

Gli mando il contatto e non passa tanto prima di ricevere una risposta.

Da TayTay:

Grazie Jooooo, sei la migliore.

A TayTay:

Haha prego.

Spengo velocemente il telefono e cerco di addormentarmi nuovamente, ma non ci riesco. Così lego velocemente i capelli in una crocchia disordinata, mi metto una camicetta bianca con dei fiori in pizzo e dei jeans scuri.

Infilo delle vans ai piedi e mi dirigo al bar del college.

Maddy sta ancora dormendo, così vado da sola. Se non posso dormire, almeno faccio qualcosa di produttivo.

E cosa c'è di migliore di riempirsi di caffè e cibo? Niente, ecco tutto.

Entro nel bar semi deserto e, appena alzo lo sguardo sull'orologio appeso al muro, mi accorgo che sono solo le nove di domenica mattina.

Ordino un caffè macchiato ed una ciambella alla vaniglia, poi mi vado a sedere ad un tavolo per due, attaccato alla parete del bar.

Ci sono solo io, i camerieri e un uomo che digita qualcosa al computer. Credo sia un professore o qualcosa del genere.

«Posso?» Una voce non tanto familiare si rivolge a me e, appena mi rendo conto di chi è, accenno un sorriso.

«Justin, hey, certo.»

Mi sorride e si siede difronte a me. «Come va, Jo?»

Male, infondo come ti aspetti che vada? «Bene. A te?»

«Sta andando meglio rispetto alla scorsa settimana.» Dice. Solo in quel momento noto che è vestito da sport. Probabilmente stava correndo o facendo joking.

«Mi fa piacere.» Dico sinceramente. È bello sapere che almeno uno dei due sta bene.

«Senti... ti volevo chiedere, so che può sembrare assurdo, ma venerdì sera sei libera? Sarebbe bello passare del tempo per conoscerci meglio, soprattutto dopo quello che è successo.»

Oh. Un appuntamento con Justin Bieber? Non mi fa né caldo né freddo. «Justin, senti, sono appena uscita da una relazione e non ne voglio iniziare un'altra. Non al momento, almeno.»

E non con te. Penso, ma non lo dico.

La verità è che non riesco a vedermi con nessuno, eccetto per Cameron.

«Okay, certo. Se te lo chiedessi da amico?»

Rido. «Ti conosco da neanche un giorno.»

Justin annuisce. «Allora conosciamoci. Parlami un po' di te, Jocelyn.»

Non voglio deluderlo su come sono. Probabilmente crederà che sono l'essere più noioso della Terra. «Okay... ho ventuno anni, quasi ventidue, ho due fratelli ed un cane. La mia migliore amica è la sorella del mio ex, ho anche due nipoti. Prima del college vivevo ad Austin, ma non mi manca per niente. Odio il rosa ed il mio cibo preferito è il sushi. Ora parlami di te, Justin.»

Sorride. Non so se perché ci stiamo aprendo l'uno con l'altra, ma è particolarmente bello stamattina. «Ho ventitré anni, quasi ventiquattro. Il mio cibo preferito è quello italiano. Ho due fratellastri e una sorellastra e sono nato e cresciuto in Canada. Adoro il mio lavoro, esprimermi con la musica credo sia una delle cose che mi riesce meglio e riesco a sentirmi me stesso solo quando lo faccio.»

Fa un sospiro, poi sorride. «Deve essere noioso per te, sentirmi dire questo.»

Scuoto la testa. «No, anzi. È ammirevole come ami il tuo lavoro. Solo perché non mi piace qualche canzone, non significa che non sei talentoso o che fai male il tuo lavoro.»

«Grazie, Jo. Sei sul serio una persona in gamba.»

Arrossisco un po'. «Grazie, Justin.»
"Oh no." Penso. "Io non arrossisco mai. Riprenditi, Jocelyn."

«Per favore, chiamami Jus, mi piace di più.»

Annuisco. «Okay, Jus.»

Sorride ed io ricambio. Grazie a lui sono riuscita per un po' a non pensare a Cameron.

Mi sento in colpa per aver sempre criticato Justin Bieber. È un ragazzo gentile ed in gamba. Hayley è una sciocca ad averlo tradito.

Non potevo, per esempio, innamorarmi di lui?

«Bene Jo, io devo andare. Ci sentiamo più tardi?»

«Certo, ti scrivo dopo.»

Jus mi fa segno con la mano, in saluto, ma prima che possa uscire dal bar lo prendo per un braccio. «Aspetta.»

Si gira verso me in attesa. Come glielo dico?

Scuoto leggermente la testa e lascio che le parole fuoriescano dalle mie labbra da sole. «Venerdì sera... vieni alle sette?»

Justin mi guarda leggermente interdetto. Probabilmente sta pensando a quanto sono bipolare.

Be, ha ragione.

«Certo, alle sette.» Si allunga per darmi un bacio sulla guancia. «Ci sentiamo dopo, Jo.»

Per la prima volta dopo settimane sorrido a causa di un ragazzo.
Non quello di cui sono . Non quello per cui ho perso la testa. Ma sto sorridendo e questo è l'importante.

Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora