Capitolo 24

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Mi schiarisco la voce, prima di sedermi difronte a Sierra. Ha il viso stanco, di chi non dorme da giorni. Ma infondo Aileen è piccola e sono sicura che la sveglia in continuazione.

«Ciao.» La saluto con tono freddo. Deve capire che sono qui solo perché voglio sapere cosa ha da dire, non perché la perdono.

«Jo...» Accenna un sorriso. «Grazie di avermi voluta vedere. Ti ho preso una camomilla... ho pensato che ti avrebbe fatto bene.»

Indica con un cenno della testa la tazza difronte a me. L'ha presa da poco, perché esce ancora del fumo. «Grazie.» Dico prendendo lo zucchero e girando con il cucchiaino. Spero che almeno questo riuscirà a calmarmi un pochino.

Restiamo tutte e due in silenzio i primi minuti. Sierra sorseggia la sua cioccolata calda ed io continuo a far sciogliere lo zucchero.

Sto per chiederle di dire qualcosa, qualsiasi cosa, quando mi precede e se ne esce con un: «Mi dispiace.»

È la seconda persona che in meno di due ore mi chiede scusa. Chi sarà la terza? Nash? Magari si presenterà qui di notte, solo per farmi ammattire ulteriormente.

«Delle scuse non risolveranno il problema, Sierra.» Riesco a sussurrare. Non voglio essere debole, ma neanche stronza. Era la mia migliore amica, e anche se ha tradito la mia fiducia, so che una parte di me la considera ancora così.

«Lo so... Ho sbagliato, Jo, e mi sento terribilmente in colpa per questo. So che dovevo esserti più vicino, per la questione della rottura di Cam e-»

«Non si tratta della mia rottura con Cam, Sierra!» Alzo la voce, ma fortunatamente riesco a controllare la rabbia e non urlare. «Sapevi benissimo che anche se stavo male non era quello il problema, ma sei andata a dire a tuo fratello del nostro bambino! Spettava a me farlo!»

«Credi che non lo sappia?» Dice con il mio stesso tono vocale. «Pensi che non ci penso ogni santissimo giorno? Ma le cose sono andate così e non posso impiccarmi solo perché ho fatto uno stupido errore!»

La guardo inarcando un sopracciglio. Per lei è un semplice "stupido errore"?
Quando si rende conto che lo ha detto sul serio, cerca di rimangiarsi le sue stesse parole. «Io non intendevo-»

«So cosa intendevi.» E cioè quello che hai detto. «Sono venuta qui solo per sapere il perché. Perché l'hai fatto? E perché venire qui, ora, dopo due settimane?»

«Ero gelosa.» Parla con voce molto più pacata e tranquilla, e scorgo il pentimento ed il dolore nei suoi occhi nocciola. «Hai detto che Maddy lo sapeva da quasi subito e... non mi andava che l'avessi scoperto dopo di lei. Ero io la tua migliore amica. Sono la tua migliore amica e dovevo saperlo prima io.»

La guardo per un paio di secondi con la bocca leggermente aperta. Sono... allibita. Come può dire queste cose? Come se fosse una regola che lei lo avrebbe dovuto sapere prima. «Dovevi? Sierra, non è una gara.» sbotto. «E poi io cosa dovrei dire? Hai detto di essere incinta di Colin a tutti quanti, una sola volta.»

«Intanto io non faccio preferenze.» Dice, lanciandomi un'occhiataccia. «E non sono una codarda. Ci hai messo quasi sei mesi per dirlo a me, figurati quanto ce ne mettevi per Cameron.»

Mi chiedo perché sono venuta qui. Cerco dentro di me una sola motivazione, ma ora come ora non riesco a trovarla. «Non sono una codarda.»

Sierra annuisce, quasi non la riconosco. «Oh si, lo sei. Non mi hai detto di Justin, non l'hai detto a Cam, hai aspettato che ci arrivassero le notizie dai paparazzi e sono sicura che sarebbe successo lo stesso se non avessi detto a Cam del bambino.»

Le lacrime agli occhi arrivano velocemente e cerco di non piangere come una bambina davanti a lei. Ha ragione. Ed anche se so che è la verità, non riesco a pensare che quello che ha fatto sia giusto.

«Non dovevi farlo lo stesso.» Sussurro, cercando di non far tremare la voce. Sembro una disperata. «E sei venuta qui proprio oggi, sapendo che Cameron è con me solo per innescare la bomba.»

Sierra prende un sorso dalla cioccolata calda. «Non so di che cosa tu stia parlando. Non ti senti in colpa, comunque, ad essere la causa per cui Cameron è andato in prigione?»

Adesso sto decisamente piangendo. Le sue parole mi arrivano ovattate e ci vedo sfocato. «Io non sono la causa di un bel niente! Ma cosa diavolo ti è successo? Tu non sei la mia migliore amica!»

«Già, forse questo succede quando mi rimpiazzi con Madeline!» Mi urla contro. Sento tutti gli occhi delle persone puntanti su di noi. «Non hai neanche finto di essere felice per il mio fidanzamento!»

«Mi ero appena lasciata, dopo tre anni di relazione, Sierra!» Grido di rimando. Non ci vedo niente, solo il viso indistinto di Sierra e una marea di acqua che esce dai miei occhi.

Sierra sta per dire altro, ma scorgo una figura maschile andare vicino a lei. Riconosco subito la voce. «È meglio se te ne vai, Sierra.»

Lei sbuffa, io cerco di asciugarmi le lacrime e di non farne accumulare di nuove. «Ciao anche a te, Cameron. Ti vuoi unire alla nostra chiacchierata? Spiegale anche tu quanto sia codarda a non averti detto del bambino.»

Cameron mi lancia una veloce occhiata. All'inizio penso che me lo stia per dire sul serio, poi però mi rendo conto che mi sta porgendo la sua giacca, poiché sto tremando.

Accenno un sorriso e Cameron ritorna a guardare sua sorella. «Vattene, Sierra. Lasciala stare.»

Sua sorella mi indica. «So che pensi anche tu quello che ho detto.» Poi prende la sua borsa e si alza. «Ha cercato di rimpiazzare anche te, spero solo che un giorno te ne accorga.»

Cameron non dice niente, ma si mette a sedere al posto della mia ex migliore amica. Intanto io ho smesso di piangere e le quasi tutte le persone hanno smesso di fissarmi.

«Stai bene?» Mi chiede dopo qualche minuto. La domanda mi sembra un po' stupida, ma non glielo faccio notare.

Annuisco e dico di sì. Infondo non mi ha detto niente di nuovo, nulla che non mi aveva già urlato contro a capodanno. Che faccia tosta. Ed io che pensavo che avremmo chiarito.

Cam beve un sorso della cioccolata della sorella, poi scuote la testa.
«La tua era più buona.»

Ridacchio, cercando di non tornare a piangere. «Ne dubito.»

«Sul serio.» Sembra che dica la verità, ma anche se non fosse non voglio scoprire se mente o meno su una cioccolata calda. Probabilmente me lo sta dicendo solo per mettermi di buon umore.

«Jo... dovrei parlarti di una cosa.»

Ho già il mal di testa, se Cam ci mette pure il suo credo che scoppierò. Lo guardo, probabilmente appaio patetica e disperata. «Cam... se è una brutta notizia puoi aspettare domani?»

Lui annuisce, ma dopo un po' dice. «In realtà è bella. O meglio, secondo me è una buona cosa, ma se non vuoi non-»

«Dillo.» So che sta giocando sulla carta della curiosità, e ne ho la conferma quando sorride.

«Pensavo di prendere un appartamento qui vicino... sai, per vederti di più. Magari nei weekend potresti venire da me.»

Sbatto un paio di volte le palpebre. «Intendi... vicino all'università?»

Lui annuisce. «Potrei seguire meglio la tua gravidanza e sarei più vicino... per qualunque emergenza. Se ti dà fastidio non importa, voglio solo farti sapere che ci stavo pensando.»

«Ho bisogno di un po' di tempo.» Dico solo e lui mi guarda comprensivamente.

«Ma certo, tutto il tempo di cui hai bisogno, Jo.»

Accenno un sorriso.

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-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora