Capitolo 6

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48 ore. 2880 minuti. Circa 172.800 secondi.

Due giorni che non vedo o sento Cameron; due giorni che non esco di casa e due giorni che sono stesa sul mio letto, guardando il soffitto bianco e chiedendomi che cosa ho che non va.

La notizia che Cameron mi ha tradito si è sparsa velocemente e ora sono su tutte le riviste di gossip, post su Instagram e pettegolezzi tra ragazzi. E la cosa mi dà su i nervi.

Ho spento il cellulare, non sento Sierra o Nash o i miei genitori da giorni. La mia compagna di stanza cerca di farmi uscire, ma con scarsi risultati.
Non sono in vena.

L'unica cosa che voglio fare adesso è piangere per cercare di stare meglio. Ma come faccio, se l'unica cosa che mi faceva stare bene era Cameron?

Lo odio da morire. È un odio diverso da quello che provavo anni fa. Quello era un odio vero, perché non mi stava simpatico, era arrogante e non volevo passare del tempo con lui. Ma adesso è un odio contro me stessa, perché nonostante mi abbia tradito voglio andare da lui e baciarlo e ricordargli quanto lo ami.

Ma non posso, perché sono troppo orgogliosa e perché so che è la cosa sbagliata da fare.

Non so che ore sono, o che giorno è. Non mi ricordo se è giovedì o venerdì, ma poco mi importa.
Che senso ha, adesso, aspettare il weekend?

Chiamatemi sadica, ma accendo il telefono e guardo la foto. La prova che il mio ragazzo è uno stronzo. Ex ragazzo, dovrei dire, ma non ci riesco.

Nella foto c'è una modella che ho visto un paio di volte -ma non dal vivo- che mi pare si chiami Hayley o qualcosa del genere. Ha una mano poggiata sul petto di Cam e l'altra sul suo braccio, mentre lui ha le mani sulla sua vita. Sorridono entrambi.

Cameron sembra starsi gustando il bacio ed il mio stomaco si chiude in una morsa.

Una lacrima mi sfugge dall'occhio destro, e percorre tutta la guancia fino a finire sullo schermo del telefono.

Non ho neanche il tempo di spegnerlo, che inizia a squillare ed il numero di Sierra lo illumina.

L'idea di rispondere mi balza in mente. Forse parlarne mi farà bene.

«Pronto?» Dico cercando di avere una voce normale. Non voglio che se ne accorga così.

«Jocelyn!» Risponde Sierra tutta eccitata. «Non puoi capire cosa è successo!»

«Uhm... cosa?»

Per un solo istante ho pensato che mi avesse chiamato perché si era preoccupata, perché si voleva accertare che stessi bene.
Perché sono così stupida da pensare che le persone ci tengano sul serio a me?

«Nash mi ha chiesto di sposarlo!» Urla ridendo, immagino già la sua faccia.

Sorriso a trentadue denti, le guance arrossate e gli occhi che brillano dalla gioia.

«Sul serio? È fantastico, Sierra!» Cerco di mostrarmi felice per loro. Lo sono, in parte, ma appena mi rendo conto che al matrimonio ci sarà anche Cameron mi vorrei dare un pugno.

Credo che questo sia lo svantaggio di quando ti innamori del migliore amico di tuo fratello, del fratello della tua migliore amica o del fratello della ragazza di tuo fratello.

«Jo... stai bene? Hai una voce strana.»

Cerco di non piangere per telefono. Ho sempre pensato che ci saremmo sposate in tempi vicini, lei con Nash ed io con Cam.

«Sto benissimo.» Rispondo, un'altra lacrima mi bagna la guancia. «Devo andare Sierra, auguri ancora.»

«Jocelyn, Aspetta-» Ma, prima che possa dire altro, chiudo la chiamata.

«Stai bene?» La mia compagna di stanza, Madeline, è appoggiata allo stipite della porta e mi guarda con un sopracciglio alzato.

È la mia compagna di stanza dal primo anno e andiamo davvero d'accordo insieme.

Alzo la testa per guardarla. «No.» Poi riappoggio la nuca sul cuscino. «Il mondo fa schifo.»

Maddy ride. «Jocelyn... ti stai sul serio deprimendo per Cameron?»

Non la guardo nemmeno. «Che dovrei fare? I salti dalla gioia perché il mio ragazzo mi ha tradito?»

Fa qualche passo, fino a sedersi sul suo letto, di fianco al mio.

Ha i capelli rosa legati in una coda alta ed il piercing al naso in mostra. «No. Dico solo che non è da te, e poi hai visto la tipa che ha baciato? Tu sei molto più bella, verrà qui implorando il tuo perdono tra qualche giorno.»

Scuoto la testa. «Non verrà. È troppo orgoglioso.»

Madeline si alza, battendo le mani. «Bene, allora vorrà dire che lo dimenticherai. Alzati Jocelyn, andiamo ad una festa stasera.»

Scuoto la testa. «No, Mad. Vai tu.»

Incrocia le braccia al petto e sbuffa. «Se vieni ti pago tutte le bibite che vuoi, puoi anche ubriacarti.»

Le lacrime salgono velocemente e con voce rotta dico: «Lui era ubriaco quando mi ha tradito.»

Dopo qualche secondo scoppio in un pianto liberatorio, singhiozzando e coprendomi la faccia con le mani. Mi fa così male il petto, come se qualcuno mi avesse colpito così tante volte da avermi fatto uscire dallo scheletro il cuore.

Maddy viene vicino a me e mi abbraccia. «Andrà bene.» Sussurra cercando di calmarmi. «Te lo prometto, supererai anche questa.»

Ma questa volta, lo so, non ci riuscirò. Cam era troppo importante. Maddy ha appena fatto una promessa che non può mantenere.
Ma io prometto a me stessa che ci proverò. Non è da Jocelyn Abigail Grier arrendersi così. Neanche per Cameron, neanche per tre anni di relazione.

La vecchia Jocelyn, quella che non si faceva mettere i piedi in testa, sta tornando.

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-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora