Capitolo 35

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Jocelyn's pov

«Non posso credere di aver accettato di venire.» Dico, facendo ridere Sierra e Maddy.

Manca ancora un mese e mezzo prima dell'inizio del tour dei Magcon, ma loro due hanno subito colto l'occasione per portarmi al centro commerciale perché "mancano cose per il viaggio".

Tra l'altro ieri la cena a casa di Nash è finita tardissimo, per cui sono stanca.

«Prego.» Risponde ironica Maddy. «Potevi portare anche Aileen, così saremmo state tutte le femmine dei Magcon.» Si rivolge a Sierra ed io arriccio il naso.

«Hey, guarda che sono incinta e che molto probabilmente è maschio!» Le dò una spintarella e lei ride.

«Io spero sia femmina.» Sogna ad occhi aperti Sierra. Mi ricorda Cameron e subito si presenta una fitta al cuore. «Così Aileen e lei potranno fare tantissime cose insieme. Potrebbero giocare insieme e potremmo anche metterle nella stessa classe all'elementari.»

«Ma se è maschio potrebbero mettersi insieme!»

Stoppo subito le fantasie di Maddy. «Saranno cugini, cretina. E poi quelle cose le possono fare anche se il mio bambino è maschio.»

Scoppiamo a ridere tutte e tre.

Dopo qualche minuto passato a camminare avanti ed indietro, Madeline entra nel negozio Converse e noi la seguiamo a ruota.

«Poi ti devo dare una cosa.» Sussurra Sierra, sorridendo tra sé e sé.

La guardo inarcando un sopracciglio. «Che cosa?»

Fa spallucce, cercando di risultare indifferente. La curiosità aumenta ad ogni secondo.
«Sierra.» Dico in tono di supplica, e lei sbuffa.

«Va bene, te lo dò adesso solo perché non resisto ai tuoi occhi da cane bastonato.»

Rido e faccio segno a Maddy -che si gira dopo mezz'ora- che io e la ragazza di mio fratello l'aspettiamo fuori.

Appena usciamo l'aria gelida mi fa battere i denti dal freddo.

Se ci fosse stato Cameron, mi avrebbe dato la sua giacca e poi stretto tra le sue braccia. Con una mano mi avrebbe accarezzato i capelli e avrebbe appoggiato l'altra sulla mia pancia.

Scuoto immediatamente la testa. Non devo pensarci, non devo permettere al dolore di raggiungermi. Meno ci penso, meno farà male e sarà meglio per il mio bambino.

O bambina. Mi ricorda la coscienza.

«Jo.» Sierra mi passa una mano davanti la faccia. «Ci sei?»

Annuisco. «Scusa, mi ero solo persa tra i miei pensieri.»

La mia migliore amica ridacchia e poi mi porge un pacco quadrato e non tanto spesso, coperto da un'involucro rosso porpora.
Vedendolo così sembra un libro.

«È un piccolo regalo per farmi perdonare per tutto quello che ho fatto, spero che... anche se mi hai perdonato, questo dissolva completamente il rancore.» Sussurra il tutto, abbassando gli occhi sul regalo.

«Non ho rancore verso di te.» Rispondo subito. Prendo l'oggetto misterioso e con l'unghia rompo l'estremità dell'involucro.

Sorrido automaticamente quando vedo cos'è: un album dei ricordi.

«Sierra è... stupendo, non potevi farmi regalo migliore.»

Lei fa spallucce e mi dice di aprirlo.
La prima foto che vedo mi fa fare un tuffo al cuore.

È in assoluto la prima foto che ci siamo fatte, il primo giorno che l'ho conosciuta. Eravamo al centro commerciale, dopo aver abbandonato i Magcon da Starbucks. Quel giorno ho scoperto che Nash era uno YouTuber ed ero convinta di odiare Cameron.

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora