Capitolo 11

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Io e Justin camminiamo vicini per i quartieri vicino il mio college.

Gli ho già chiesto tre volte dove mi sta portando, ma mi ha sempre risposto che è una sorpresa e che devo aspettare. Mi sembra molto cliché, così ho sbuffato, ma continuando a sorridere.

Come si fa a non sorridere davanti a Jus?

«A che stai pensando?» Mi chiede proprio lui.

Scuoto leggermente la testa e lo guardo.
Ha il viso rilassato, gli occhi scuri luccicano nonostante il buio e la schiena è ben dritta.

Prima che possa dire altro, mi prende la mano ed una piccola scossa mi attraversa la schiena, a partire dal braccio.

«Dai.» insiste sorridendo. «A cosa stai pensando?»

Per non dire che lo stavo ammirando, mi giro a guardare la prima cosa che capita e la dico. «Ai lampioni.»

Solo dopo mi accorgo di quanto stupida sia la mia risposta. Il piano era prima pensare se era credibile, e dopo dirla.

La mia testa è andata in tilt dopo quella scossa.

Justin ride, ride tanto e ben presto contagia anche me. «Va bene, faccio finta di crederci.»

«Non è colpa mia se sono una pessima bugiarda!» Dico tra una risata all'altra.

Jus, una volta calmato, mi guarda inarcando un sopracciglio. «E perché hai bisogno di mentirmi?»

Il mio cuore perde un battito.  Forse non è un appuntamento da amici. Forse non vedo Justin solo come un amico.

Sussurro la verità. «Perché stavo pensando a te.»

Sorride dolcemente e si avvicina al mio viso. Io faccio qualche passo indietro, finché non resto con la schiena bloccata ad un muretto.

«Ah sì?» Bisbiglia bagnandosi le labbra con la lingua.

Siamo a pochi centimetri di distanza e l'idea di baciarlo non suona tanto male, adesso.

Annuisco lentamente.

Il fiato di Jus si confonde con il mio e mi solletica il viso. Poggia le mani sulla mia vita mentre io resto incollata al muro, incapace di muovermi.

«Ho così tanta voglia di baciarti...» Sussurra lui.

«Perché non lo fai, Jus?»

Mi guarda prima le labbra, poi gli occhi, poi di nuovo le labbra. «Sei sicura?»

Prima che possa cambiare idea, mi allungo sulle punte e premo le labbra sulle sue.

Sa di dentifricio e la cosa mi fa sorridere. Justin mi chiede l'accesso con la lingua, che gli dò senza esitazione.

Justin mi stringe più a sè ed io appoggio istintivamente le mani sulle sue spalle, per sorreggermi meglio.

Quando ci stacchiamo dal bacio, tutti e due abbiamo il fiatone, ma sorridiamo.

«Wow Jocelyn, è stato...» Non finisce la frase, perché lo precedo io.

«Fantastico.»

Sorride. «Già, è stato fantastico. Ora pronta per la cena con il ragazzo più divertente del mondo?»

Rido. Mi fa piacere che nonostante quello che è accaduto due secondi fa, ci stiamo comportando normalmente. «Prontissima.»

Mi mette un braccio intorno le spalle e camminiamo per altri cinque minuti, fino a ritrovarci davanti ad un ristorante di lusso.

Rimango interdetta quando entriamo.

I tavoli sono tutti coperti da tovaglie bianche lunge fino al pavimento -che è di marmo-, i lampadari sono d'oro e le sedie sono rosse e setose.

«Justin è... bellissimo.» Dico ancora sconvolta.

Nonostante, però, sia bellissimo, non riesco a non sentirmi a disagio. Non sono mai andata a questi tipi di ristorante, a meno che non fossero occasioni importanti -soprattutto con Cam-, e preferisco di gran lunga un fast food o un ristorante più semplice, ma questo non posso dirlo.

Con le guance rosse mi guardo i vestiti e a denti stretti sussurro al mio accompagnatore: «Potevi dirmelo, mi sarei vestita in modo più adeguato.»

Justin mi squadra sorridendo. «Jo, sei bellissima e lo saresti anche se indossassi un sacco dell'immondizia. Non sentirti a disagio.»

Facile per lui. Ha una camicia come tutti gli uomini qui dentro.

Annuisco e cerco di non pensarci per tutta la sera.
Mi diverto un mondo con lui.
Mi fa ridere, parliamo di argomenti seri e poi rischerziamo.

Quando la cena è finita quasi mi rattristo, ma poi penso che almeno così avrò una possibilità di baciarlo di nuovo, il ché non è male.

Ritorniamo al mio college a piedi, come all'andata.

Justin ed io camminiamo mano nella mano in silenzio. Non è un silenzio imbarazzante, con lui è davvero difficile non trovare argomenti di cui parlare.

Mi sto rilassando e finalmente da quando ho rotto con Cam sono andata avanti. Non ho smesso di amarlo, ma anche Justin mi interessa. E anche tanto.

Justin, appena arrivati davanti all'ingresso del mio dormitorio, mi sorride fermandosi.
«Ti accompagnerei dentro, ma ho paura che ci beccano.» Dice ridacchiando.

Sorrido anche io. «Non ti preoccupare. È solo una rampa di scale.»

Okay, ora c'è un silenzio imbarazzante, che decido di rompere prima che se ne accorga anche lui.

«È stata una bellissima serata, Jus.»

La voce che uso è dolce, anche se non volevo usarla.

«Lo è stata anche per me.»

Si avvicina, lasciandomi un tenero bacio sulle labbra.

Un semplice bacio a stampo che mi fa perdere il respiro.

"Non come Cam, però" Mi ricorda la coscienza.

Decido di allontanare il pensiero. Non ci ho pensato per tutto il giorno e non inizierò proprio adesso.

«Notte, Jocelyn.» Dice dolcemente Justin.

Il cuore rischia di uscirmi dal petto.

«Notte, Jus.»

Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
Poi, vorrei prendermi poche righe per dirvi due storie bellissime che sto leggendo.
La prima è di iceeyesandredroses si chiama "Ask- Ashton Irwin" ed è un capolavoro.
La seconda è di fallinlovewithim , è una fan fiction su Cameron Dallas e si chiama "Exchange Student - Cameron Dallas", mi sta piacendo molto anche questa.

Comunque, alcuni di voi l'altra volta mi hanno fatto notare che la storia sta diventando un po' noiosa. Spero che con questo capitolo mi sono fatta perdonare e niente, grazie ancora per leggere queste parole. Vi adoro tanto. ❤️
-sil

Ti odio Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora