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Taehyung non era mai stato così contento di partecipare a una cerimonia.

Ovvio. Per una volta non era la sua.

Era stato davvero strano farsi imbellettare per l’ultima volta. Lui e le sue inservienti si erano chiusi nelle sue stanze e queste lo avevano aiutato a vestirsi. Gli avevano fatto alzare le braccia per indossare una delle sue camicie più preziose, gli avevano allacciato in mantello. Questo non era il solito con cui andava in giro. Lo indossava solo nelle grandi occasioni e aveva una serie di fiori ricamati in oro. Erano sottili, ma spiccavano molto a contrasto col rosso.

E vabbè, ovviamente la corona. Taehyung non ci faceva neanche più caso.

Una volta pronto il ragazzo uscì. La cerimonia si sarebbe tenuta alla sala del trono e lui sapeva già cosa aspettarsi. Gente da tutte le parti, fiori di campo ovunque.

Con l’arrivo della primavera le ragazze che vivevano al castello ne avevano raccolti per giorni interi e li avevano accumulati nei loro armadi, ma Bertha e le altre inservienti si erano arrabbiate tantissimo. Le ragazze volevano solo profumare l’ambiente, ma così i vestiti che erano stati lavati con tanta fatica si erano riempiti di petali e polline. Erano state costrette a ripulire tutto, ma non avevano avuto il cuore di buttare via i fiorellini. Sfruttarli per la cerimonia era stata la scelta migliore.

Oh, Taehyung invidiava un sacco Louis. Se solo anche la sua incoronazione fosse stata fatta alla luce del giorno, con le finestre aperte e la gente sorridente, forse sarebbe stata un ricordo meno grottesco.

Beh, ormai non importava più. Avrebbe smesso di essere un Re quel giorno stesso.

Taehyung arrivò ai portoni d’ingresso. Si trovavano sul fondo della sala, esattamente sul lato opposto rispetto alla scalinata coi troni. I due uomini che ci facevano da guardia si drizzarono subito al suo arrivo. Si inchinarono, poi gli aprirono.

Le porte vennero spalancate. Le persone che c’erano appoggiate dovettero correre ai ripari per non beccarsi una legnata, ma tutte le altre si voltarono, piacevolmente sorprese. Non si aspettavano che il Re potesse arrivare dalle loro spalle.

Tutto si svolse come da programma: un piccolo complesso musicale attaccò a suonare e Taehyung cominciò la sua camminata. Andava verso il trono, dritto davanti a sé, ma la gente era entusiasta. I bambini lo chiamavano quando si faceva vicino, i sudditi più devoti andavano a baciargli l’anello.

Taehyung salì i quattro gradini finali. Andò a sedersi al trono di suo padre, morbido nei movimenti come non lo era mai stato. Appoggiò le mani sui braccioli, distese la schiena. Lo stavano fissando tutti, ma la cosa non lo metteva a disagio.

Guardatemi bene, diceva il suo sorriso, perché nel giro di un’ora sarò libero.

I musicisti finirono il loro pezzo e la concentrazione di tutti si addensò in un punto preciso. Louis stava aspettando a lato della scalinata, esattamente come aveva fatto Taehyung anni prima.

Come previsto, il ragazzo era tutto agghindato. Gli stivali che indossava lo rendevano più alto di quanto non fosse e la sua veste dorata era un intreccio di fronzoli. Se solo avesse avuto qualche anno in più sarebbe stato mozzafiato.

Louis teneva il mento alto. Faceva lo spavaldo, ma quando i suoi occhi trovarono quelli di Taehyung si rilassò visibilmente. Mosse il primo passo e la musica ripartì. Ne fece un altro e due guardie gli si infilarono dietro. Avevano promesso di lasciargli un po’ di spazio, ma era dura accontentare lui e adempiere comunque ai loro compiti.

Lo accompagnarono fino alla scalinata, da lì in poi lo lasciarono proseguire da solo.

Taehyung sorrise quando si ritrovò il cuginetto davanti. La cerimonia poteva iniziare e lui si sentiva così orgoglioso. Desiderò che Adrian fosse lì.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora