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Benvenuti al settimo capitolo! Godetevi la quiete, dal prossimo si va in missione ;)

Seguitemi sui social, intanto! Ormai sto per pubblicare il libro di "Underneath The Mirror", manca davvero poco!

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Fritz non fu così contento di vedere Jungkook e Taehyung uscire insieme dall'edificio.

Va bene, non stavano certo facendo gli amiconi con le braccia sulle spalle dell'altro e una nuvola di sorrisi e risate, ma comunque non gli fece piacere. Aveva sperato in una rottura definitiva, invece camminavano tranquilli.

Nel frattempo che loro parlavano, Fritz si era occupato dei cavalli. Era andato a prenderli nella scuderia in cui erano stati dissetati e li aveva riportati davanti all'ingresso. Stava spazzolando la criniera del suo stallone quando si voltò verso Taehyung e Jungkook. Non aveva intenzione di nascondere la sua delusione.

"Vieni con noi, pidocchio? Hai deciso di partire all'avventura?"

Taehyung non rispose alla provocazione. Ci pensò Jungkook a pararsi davanti a Fritz con un dito alzato e l'aria efficiente. Tutta l'emotività di prima era già stata spazzata via.

"Sua Altezza non prenderà parte a nessuna delle nostre missioni. Ci darà una mano con le faccende e ci accompagnerà in giro, ma non puoi chiedergli di fare niente."  

"Neanche fargli portare le teste mozzate?"

Fritz scherzò, ma Jungkook era serio.

"Voglio che ne stia fuori, Fritz. Se mai un giorno io e te verremo giustiziati lui deve risultare con le mani pulite. Chiaro?"

"Come sei noioso."

"Chiaro." Ribadì Jungkook, rispondendosi da solo. Salì in groppa al suo cavallo e partì lungo la strada da cui erano venuti, facendola a ritroso.

Fritz indugiò prima di imitarlo. Aveva ancora una mano tra la criniera del suo cavallo, ma con lo sguardo puntava Taehyung. Il principe era più pericoloso di quanto non immaginasse.

Una cosa Taehyung l'aveva capita: meno domande faceva meglio era. E non perché se si impicciava rischiava di mettersi nei casini, ma perché a quel punto era meglio non avere risposte.

Per questo si stava godendo il silenzio del viaggio. Il suo cavallo seguiva ciecamente i due davanti a sé e lui poteva osservare il panorama senza badare a strade giuste o strade sbagliate. Provava a indovinare dove fossero diretti, ma non era facile. Poteva anche aver governato un regno intero, ma di certo non aveva avuto tempo di toccare quei territori con mano.

Non riconosceva il paesino in cui si stavano infilando, così come non aveva riconosciuto i due precedenti. Tutto quello che vedeva erano ponti, case diroccate, chiese. Contadini e commercianti stavano levando le tende da una piazza adibita al mercato dato che stava facendo buio.

Già, la notte stava scendendo. E Taehyung iniziava ad avere pure fame.

Si assicurò di farsi sentire solo da Jungkook.

"Manca ancora molto?"

"No, siamo quasi arrivati. Siete stanco?"

"Un po'. Prevedete molta azione o andremo a riposarci?"

"Siamo a casa."

Taehyung alzò immediatamente lo sguardo. Non è che prima lo stesse tenendo basso, ma tutto ad un tratto si mise a guardare tutto con occhi grandi, a voltarsi indietro, a sbirciare gli abitanti, come per fissare nella mente il luogo in cui si trovava.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora