18

1.7K 210 59
                                    

Taehyung, Jungkook e Fritz non fecero ritorno alla catapecchia subito. 

Alla fine durante il viaggio di ritorno si erano concessi una pausa per dormire, ma quando arrivarono nel loro paese vollero soltanto riscuotere il pagamento. Non si poteva dichiarare conclusa una missione finché non si portava la prova a chi l'aveva commissionata.

Fritz si era già fatto dire dove abitava il vecchietto della lista; lui, Jungkook e Taehyung arrivarono a cavallo fin davanti ad una porticina. Apparteneva a una casetta fatiscente, appostata nei pressi del ponte, e Fritz per poco non la buttò giù tanta era la delicatezza che usò per bussare.

Venne ad aprire una signora anziana. Questa si spaventò quando si ritrovò davanti tre uomini così giovani, di cui due in divisa.

“Si?”

“Cerchiamo suo marito.”

“Mio marito?”

“Non ci faccia aspettare, abbiamo cavalcato tutta la notte.”

“Mio marito è morto.”

Fritz rimase per un attimo senza parole. Mosse la bocca come per dire qualcosa, ma solo le sue sopracciglia riuscirono ad esprimere il suo sgomento. Fu Jungkook a proseguire per lui, altrettanto preso in contropiede.

“Cosa?”

“Ieri sera.” spiegò la vecchietta. Aveva già gli occhi lucidi. “Nostro Signore se lo è preso nel sonno, che la sua anima riposi in pace.”

Jungkook si fece il segno della croce, Fritz bestemmiò. Batté un pugno contro lo stipite della porticina e questa traballò tutta un’altra volta.

Non aveva più pazienza da regalare: spostò di lato la signora con una manata e si autoinvitò in casa. Camminava a grosse falcate, come il lupo per le casette dei tre porcellini.

“Cos’è, una trovata per non pagare il debito? Volevate fregarci fin dall’inizio?”

La signora sembrava stravolta da quell’irruzione. Si mise a rincorrere Fritz per tutta casa, ma non osava neanche aggrapparsi a un suo braccio per tentare di fermarlo. Gli avrebbe lasciato distruggere tutto piuttosto che sfidarlo.

“Non sto mentendo! Vi ho detto che è morto!”

“Oh, lo sarà di sicuro se adesso non salta fuori e non mi da quello che ha promesso.”

“Era ammalato, non c’è stato niente da fare! È già tanto che Dio se lo sia preso con sé piuttosto che farlo soffrire ancora!”

“Fritz, smettila. La signora dice la verità.”

Il rosso si bloccò alle parole di Jungkook. Il castano era in piedi nel corridoio che aveva appena attraversato e se ne stava lì a braccia incrociate.“Non ricordi come tossiva? Non mi stupirei se stesse sputando sangue.”

Sentendosi sgridato, Fritz raddrizzò la panca che aveva appena rovesciato. Si pulì le mani sui pantaloni e si rivolse alla vecchietta tranquillo, come se non le avesse messo a soqquadro tutta casa.

“Mi dispiace per la vostra perdita, signora, ma io sono costretto a riscuotere il pagamento. Vostro marito mi ha fatto una commissione importante e io devo ricevere quello che mi è stato promesso.”

“Non abbiamo mai avuto soldi.”

“Ce l’ha detto, questo.”

“E allora con cos-”

La vecchietta smise di parlare. Si portò una mano alla bocca, pensierosa. “Avete provato a guardarvi il braccio?” chiese a Fritz.

Il ragazzo corrucciò la faccia alla domanda. Era evidente che pensava che alla tizia mancasse qualche rotella, ma dopo aver scambiato uno sguardo con Jungkook, si alzò una manica della divisa.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora