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La cena era finita da una mezz’oretta abbondante. Charlotte e il suo pancione si sarebbero dovuti coricare a letto, ma quando si era infilata la camicia da notte non ce l’aveva fatta a prendere sonno. Aveva detto al marito che sarebbe andata a fare una passeggiata per stancarsi, ma sapevano entrambi dove sarebbe andata.

Charlotte si stava aggirando per i corridoi del castello. Teneva le mani acciambellate sul ventre e i passi dei suoi piedi nudi non si sentivano. I suoi lunghi capelli erano stati liberati da ogni tipo di forcina, ma era il sorriso a farla sembrare più giovane dei suoi venticinque anni.

Ricordava bene la strada per arrivare alla vecchia stanza di Jungkook. Era già in procinto di bussare alla porta quando sentì dei versi provenire dall’interno.

Era un verso continuo, soffocato. A Charlotte si rizzarono i peli sulle braccia.

La stanza era vuota. Il letto era ancora intatto, la finestra spalancata, ma non c’era nessuno. Per un attimo Charlotte credette di essersi sognata tutto, poi i versi si fecero risentire. Una delle panche traballava tutta.

“Taehyung?” chiese, riconoscendo la voce. I versi aumentarono di volume. “Taehyung!”

La ragazza si precipitò sulla panca. Cominciò a slegare le corde e nel giro di un minuto abbondante riuscì a togliere il coperchio.

“Taehyung, ma che è successo! Dov’è Jungkook?”

Il ragazzo era un casino. La mancanza d’aria gli aveva arrossato la faccia, i suoi capelli erano scarmigliati, ma non era questo a preoccuparla. La sua faccia era un vulcano di emozioni. Pareva arrabbiato, confuso, triste, agguerrito. Era successo qualcosa di grave.

Taehyung prese Charlotte per le spalle.

“Dove tieni la lama rossa, Charlotte?”

“La lama rossa?”

“Sì. Dev’essere un cuore rosso, un ciondolo, quello che ti ha dato Atsuko per il matrimonio.”

Charlotte scorrazzò il più velocemente possibile nei suoi ricordi, cercò il dettaglio preciso di quel regalo. Gli bastò visualizzarlo per mettere su un cipiglio deciso.

“Vieni con me!”

Fratello e sorella uscirono dalla stanza. Charlotte si teneva alzata la camicia da notte per camminare più veloce e guidò Taehyung giù per una rampa di scale. Era tutto molto buio, ma per fortuna le torce erano ancora accese per i corridoi. A una certa svoltarono.

C’era una porta in fondo al corridoio. Era già stata aperta e il nero che si intravedeva dall’altra parte pareva tangibile.

I due entrarono e attraversarono di corsa le lunghe stanze che si succedettero. Era il guardaroba di Charlotte, un luogo fatto apposta per conservare i suoi abiti più sontuosi. C’erano pizzi, gonne, mantelle e a Taehyung parve d’intravedere addirittura l’abito da sposa.

“La camera dei gioielli è là in fondo!” gli disse Charlotte nel correre. “E’ stata aperta anche quella!”

“Aspetta, Charlotte!”

Charlotte non aspettò. Arrivò per prima alla stanza dei gioielli e ne spalancò subito la porta. Sussultò immediatamente.

Jungkook stava tenendo un pugnale alla gola di suo marito. Attorno a lui tutti gli scaffali, i cassetti, gli scrigni erano stati aperti e c’erano orecchini e bracciali ovunque.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora