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Fritz sotto lo stesso tetto di Taehyung infermiere e Jungkook chirurgo. Quello sì che era un problema grande quanto una casa.
Il ragazzo non si era ancora imbattuto in nessuno dei due, a quanto pare. Atsuko non lo conosceva abbastanza da prevedere la sua reazione nel caso fosse successo, ma a dire il vero aveva paura anche per Taehyung e Jungkook. Erano altre persone. Persone diverse. Magari avrebbero percepito la familiarità, com’era successo tra di loro, ma non si sarebbero ricordati di lui. In teoria.
Atsuko ragionava su tutto questo seduta in un atrio. Con le braccia conserte e la faccia seria pareva incavolata nera, ma in realtà era di tutt’altro umore.
Dall’altra parte della stanza c’erano Taehyung e Jungkook. Erano in pausa pranzo e si erano appoggiati ad un bancone vuoto per poter mangiare insieme.
Era una novità nell’universo di quei piccioncini. Di solito era già molto se riuscivano a guardarsi in faccia per più di dieci secondi, ma facevano passi avanti. Atsuko era lì da minuti interi solo per ascoltarli conversare. Erano tutti mormorii e sorrisoni.
“Ecco chi mi ricordi.” disse Taehyung. Aveva dato un colpo di forchetta al tavolo, come per aggiudicare una decisione. “Ezra Miller.”
“Cosa? Ezra Miller?”
Taehyung annuì, entusiasta.
“Ma dove, Tae? Non abbiamo niente in comune.”
“Allora… Che mi dici di Johnny Depp?”
Jungkook sputò l’acqua che stava bevendo. Fece per alzarsi, troppo offeso, ma Taehyung lo acchiappò per una mano.
I visi dei due andarono subito a fuoco. Jungkook tornò a sedersi e Taehyung rise, ma solo per nascondere l’imbarazzo.
“Dai, allora,” incoraggiò il biondo. “Dimmelo tu: a chi assomigli?”
Jungkook ci dovette pensare. Diede un morso bello grande al kebab che si era comprato e si appoggiò allo schienale della sedia. Deglutì.
“Io sono più… Harry Styles.”
Taehyung attaccò a sghignazzare. Jungkook era a tanto così da rifilargli un pugno, ma l’altro tornò a prendergli le mani.
Erano splendidi insieme. Atsuko si stava rifacendo gli occhi per i prossimi due secoli.
Era così concentrata su di loro che non si era accorta che Fritz le stava sventolando una mano davanti agli occhi.
“Atsuko? Yu-huu?”
Gli occhi della donna saettarono sul ragazzo.
Questo sorrideva, confuso da tutto quel panico, ma poi Atsuko lo afferrò per un braccio e lo portò il più lontano possibile da lì. Fu solo dopo che Atsuko si voltò verso di lui.
“Che vuoi?”
“Io… Niente. Un po’ di compagnia.”
Oh.
Oh.
Sì, quelli erano due occhi da cucciolo. Feriti in piena regola.
Atsuko si portò una mano alla fronte, poi mormorò le sue scuse. Chiese a Fritz se non volesse mangiare un boccone e il ragazzo si illuminò in volto.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora