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Buongiorno, persone! Pubblico in anticipo perché tra qualche giorno vado in vacanza e non so quanto riuscirò ad aggiornare! Inoltre, da questo capitolo in poi possiamo dire di aver "sdoganato" l'inizio della storia, per cui ci tenevo a pubblicarlo il prima possibile! Cominciano le avventure.

Taehyung venne svegliato da un rumore.

Forse lo aveva sognato e lui poteva tornare a dormire.

No, no, era un rumore. Un rumore vero.

Il ragazzo aprì gli occhi. Si trovava nello stanzetto in cui Jean lo aveva accompagnato la sera prima ed era immerso dalla giusta dose di coperte colorate. Nonostante non ci fossero finestre, lui lo sentiva nell'aria che era mattina e che fuori c'era il sole. Era come se ci fosse odore di margherite.

Eccolo, di nuovo quel rumore.

Era un suono ovattato, ripetitivo. Più lo ascoltava più gli pareva essere musica.

"Sveglia, sveglia, Altezza! Tutti giù per i ricevimenti!"

Un tamburello. Ecco cos'era.

Taehyung scattò in piedi. Buttò all'aria tutte le sue coperte e andò a spalancare la porta. Ci si affacciò, ma l'uomo che era passato davanti alla sua stanza stava giù sparendo lungo la scala a chiocciola.

"Giù dove?"

L'uomo col tamburello non si voltò neanche. Continuò imperterrito a suonare e a scendere le scale.

"Seguite il rumore del tamburello! Tutti giù per i ricevimenti."

Taehyung tornò a buttarsi in camera sua. Doveva darsi una mossa. Doveva darsi una mossa se non voleva perdere di vista l'uomo e rischiare di perdersi nella bettola, ma non era per niente pronto. Non c'era tempo di lavarsi e vestirsi. Il biondo svuotò il contenuto del suo borsone sul pavimento, afferrò il primo straccio e uscì.

Le scale a chiocciola si rivelarono una sfida più grande del previsto. A scenderle erano ripidissime e Taehyung non aveva niente a cui aggrapparsi dato che nel frattempo stava infilando la vestaglia presa poco prima. Era l'ideale per nascondere la camicia da notte, ma ora che l'aveva addosso pensava sarebbe stato meglio uscire senza.

Quella vestaglia era proprio da ricchi. Era una robina verde tutta vellutata con ghirigori di fiori e boccioli vari, una vergogna. Taehyung era imbarazzato da morire all'idea di indossarla in un posto tanto arrangiato.

Taehyung era preoccupatissimo, ma non ce n'era davvero bisogno. Quando arrivò alla destinazione dell'uomo col tamburello scoprì che si trattava del medesimo salotto del giorno prima.

Non era cambiato molto. Dato che non c'erano finestre, la luce era rimasta quella gialla delle torce e i quindici uomini erano sempre stravaccati da tutte le parti. Parevano ancora morti di sonno, come lui. Erano scesi dai loro letti solo per scivolare in quei cuscini.

"Buongiorno, Altezza!" esclamò qualcuno.

"Buongiorno."

"Dormito bene? Siete stato al caldo?"

Questo fu Marvin a parlare. Taehyung annuì con la testa, ma poi dovette guardare in altre mille direzioni: continuavano a chiamarlo.

"Altezza, salve!"

"Buongiorno!"

"Buongiorno! Posso chiamarvi Taehyung?"

"Taehyung?"

Taehyung si girò subito.

Jungkook era dietro di lui. C'era una panca di pietra a percorrere tutto il perimetro della stanza e lui era acciambellato proprio su di questa, circondato da cuscini.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora