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Avevo promesso a tanti un capitolo extra rispetto alla programmazione, per cui eccolo qui


"Dividiamoci." 

"Eh?"

"Io cerco Yoshimoto, voi vi occupate del prete.

Non spostatevi da questo fienile neanche dopo aver portato a termine la missione, aspettatemi qui. Sarò di ritorno entro domani sera.”

“Non ti preoccupare.” Disse Jungkook, ma invece Fritz si preoccupava eccome. Andò a prendere il suo cavallo dai box e partì nell’immediato. Taehyung e Jungkook lo osservarono diventare sempre più piccolo.

I due ragazzi erano fuori dal fienile. Fritz li aveva svegliati alla buon'ora per annunciare loro la sua decisione ed ora erano troppo svegli per tornare a dormire.

“Quindi?” chiese Taehyung. “Ora che si fa?”

“Adesso io e te uccidiamo un prete.”

“A quest’ora?”

“Perché si dà sempre per scontato che i crimini si facciano di notte? È l’orario peggiore quello, sono tutti allerta.”

Taehyung guardò storto Jungkook. Quest'ultimo era divertito quando aveva fatto quell’ultima osservazione, ma lui non riusciva ad assorbire la sua leggerezza. 

“Non credo di farcela, Jungkook. Finché siete tu e Fritz a fare il lavoro sporco va bene, io non ne sarei mai in grado. Ci farei scoprire.”

“Basta fare gioco di squadra.”

“No, davvero. Non facciamolo ora.”

Il riccio cominciò a camminare verso il fienile.

“E che volete fare adesso?” chiese. “Micca possiamo spennare le galline tutto il giorno.”

Taehyung ci pensò su per un attimo. La sua espressione seria si aprì in qualcosa di diverso quando parlo.

“Potremmo fare squadra.”

“Mh?”

“Chiamami Taehyung.”

“Cosa?”

Jungkook rise. Si voltò all’indietro senza smettere di camminare in avanti, divertito. La luce del mattino cancellava qualsiasi segno avesse sotto gli occhi, gli ammorbidiva i lineamenti. L’unica cosa a spiccare era l’onnipresente cicatrice bianca.

“Chiamami per nome.” ribadì Taehyung.

“Ancora con questa storia?”

“Sono io che dovrei lamentarmi. Mi chiami ancora col titolo e mi dai del voi dopo tutto questo tempo.”

Jungkook si aprì in un sorriso e questa volta Taehyung lo seguì a ruota.

“Non ce la faccio, Altezza. E’ più forte di me.”

“Io ho aiutato ad uccidere un innocente, tu puoi dire il mio nome.”

Jungkook per un attimo ci pensò. Non smise di camminare all’indietro mentre guardava Taehyung fisso negli occhi, come se stesse soppesando la cosa. Buttò le braccia all’aria.

“Bah, non c’è la faccio. Mi fa senso.”

“In che senso ti fa senso?”

Jungkook rise, si voltò all’indietro. Ormai erano arrivati al fienile, per cui si limitò a scappare all’interno di questo.

Taehyung non demorse. Lo seguì fin dentro i box dei cavalli, dove Jungkook era già armato di secchi pieni d’acqua. “Dillo.”

“Facciamo il bagno ai cavalli.”

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora