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Taehyung aspettava Jungkook fuori dalla casa sul lago. Era quella in cui aveva vissuto con la madre prima di diventare principe, ma era da parecchi mesi che non ci metteva piede. Non era nemmeno voluto entrare, se ne stava seduto all’aria aperta con le mani in mano.

Era da tre giorni che era in ansia. Ridge gli aveva detto di scegliere un luogo tranquillo dove incontrare Jungkook, ma l’idea era così surreale che stentava a crederci.

Tremava all’idea di rivederlo?

Assolutamente sì.

Avrebbe rimandato l’incontro per questo motivo?

Assolutamente no.

Una parte di lui voleva che il ragazzo non arrivasse mai, a dirla tutta. Jungkook poteva anche aver mollato Fritz, ma questo non dava garanzie sullo status attuale della loro relazione. Insomma, Jungkook sarebbe scappato direttamente a Chestnut se tra di loro fosse stato tutto a posto. Non si poteva dare niente per scontato.

Taehyung sospirò. Il tempo era splendido, gli uccellini cantavano, l’erba cresceva alta, ma lui non riusciva a perdersi nei ricordi della propria infanzia. A una certa chiuse gli occhi. Lo fece per rilassarsi e per far passare il tempo più in fretta, ma quando sentì dei passi in avvicinamento gli si appesantì il petto.

Qualcosa di duro gli toccò la spalla. Taehyung aprì gli occhi e si ritrovò davanti il manico di una spada.

“Vi ricordate come si duella, Altezza?”

Jungkook era bellissimo.

Aveva la luce alle spalle, i ricci troppo lunghi, il colorito di chi ha preso un po’ di sole. Al posto delle sue solite divise indossava degli abiti comuni, ma gli andavano così larghi che lo facevano sembrare minuto. Peccato solo per le borse sotto gli occhi.

Taehyung si alzò in piedi. Fece per buttare le braccia al collo di Jungkook, ma quest’ultimo saltò all’indietro. Tornò ad alzare la spada con uno sguardo truce.

“Vi ricordate come si duella, Altezza?”

Il biondo non capiva. Lanciò prima un’occhiata alla spada che gli stava venendo offerta, poi avvistò quella che Jungkook teneva nell’altra mano. Non sapendo che altro fare, accettò la prima.

“In posizione.”

Taehyung obbedì. Certe cose gli venivano in automatico dopo tutti quegli allenamenti.

“Pronto?” chiese Jungkook. La spada alzata gli divideva in due il viso.

“Pronto.”

“Sicuro?”

“Certo.”

“Chi vince questa vince tutto.”

Taehyung sorrise, Jungkook no.

Il castano partì subito all’attacco. Taehyung si sorprese, ma fece due passi indietro e parò i colpi.

Il clangore del metallo era un suono familiare. Taehyung approfittò della distanza che si era venuta a creare per levarsi l’ingombrante mantello di dosso.

“Sei arrabbiato per caso?”

“Non abbassate la guardia.”

“Sì, sei arrabbiato.”

Jungkook sfoderò altre mosse. Con un giro su se stesso fece sibilare la sua spada sopra la testa dell’altro, dopodiché iniziò a correre nella direzione opposta. Taehyung era confuso.

THE SLEEPLESS KNIGHT (Libro 2) (BTS FanFiction - Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora