Una vera dea.
-Sono parole importanti. Credevo mi considerasse inaffidabile ed infantile.- risponde la giovane, faticando a nascondere un sorriso, mentre si ripete nella mente l'ultima frase del Padre degli dei, quasi per essere certa di non averla solo immaginata.
-Hai creduto ciò che desideravo pensassi e...le cose non si elidono per forza a vicenda-.
Possibile che non sia in grado di parlare in modo normale?, si chiede Angel, lanciandogli per un solo momento un'occhiata divertita.
-In ogni caso, ho delle notizie importanti, delle quali è tempo che tu venga a conoscenza.- riprende il sovrano, cambiando argomento e riottenendo uno sguardo attento da parte dell'altra:-A causa di alcuni fenomeni, ho dovuto mandare alcuni tra i miei più valorosi guerrieri su Midgard, in un certo luogo chiamato Lago d'Averno, in Italia. La terra ha tremato svariate volte lì. Inoltre, vegetazione e animali stanno morendo nell'area circostante.-.
-Che cosa sta succedendo?- domanda lei, mentre l'ansia inizia già ad attanagliarle lo stomaco.
-Pare che il tempo a nostra disposizione si stia esaurendo. Persino il numero di esseri umani colpiti sta aumentando.-.
-Che cosa? Quando ho chiesto notizie riguardo a cosa fosse successo sulla Terra mi è stato detto che era tutto sotto controllo, che la malattia era stata contenuta.-.
-Ne sono consapevole e in parte era così.-.
Lei si porta una mano sul viso, lasciando andare una risata isterica e inaspettata, probabilmente preludio di una vera e propria crisi di nervi.
-Non c'era motivo che conoscessi i dettagli, ti avrebbero solo causato pressioni. Nessuno può fare nulla per la tua gente, non ancora, almeno.- spiega lui, impassibile, nonostante la reazione di lei.
-Sono i miei simili! Se permette avrei voluto sapere ogni minima cosa che li riguardasse. E magari poter vedere le persone a me care prima che...-.
La giovane non riesce a concludere la frase; le parole le muoiono in gola, al solo pensiero che qualcuno dei suoi familiari o amici possa essere malato o addirittura morto a sua insaputa, a causa di una bugia. L'ennesima.
-I tuoi affetti stanno bene, compresa Hope Coals e la sua famiglia. Heimdall li sorveglia costantemente.-.
-Questo non cambia che io voglia vederli, ora.- grida quasi lei, sollevata, ma ancora con il sangue che le ribolle nelle vene.
-È esattamente uno dei motivi per cui ti abbiamo taciuto il problema. Ora, però, la battaglia è alle porte e tu devi riuscire a controllare la magia asgardiana in un ambiente diverso, più ostile a certe arti. Non sarà semplice all'inizio, soprattutto ora che Midgard e a un passo dalla devastazione, ma ce la farai.-.
-Vuole dirmi cosa sta accadendo agli umani, almeno ora?- ringhia la terrestre, stringendo i pugni fino quasi a farsi male.
-Crediamo si tratti di possessioni.-.
-Possessioni?- ripete lei, a metà tra l'incredulo e lo sconvolto:-Mio Dio...sono finita in un film horror.-.
-Andrai sul tuo pianeta, ma lontano dalla tua famiglia.-.
-Perché?- domanda lei, quasi in una supplica.
-Riusciresti a lasciarli, sapendo a cosa andrai incontro? Cosa gli dirai per congedarti?- si scalda lui, avanzando di un passo:-Gli addii provocano sofferenza, così come le bugie che dovresti raccontargli portano senso di colpa. Tutto ciò ti farebbe perdere concentrazione, ragazza, e non puoi permettertelo.-.
-Allora dovrei sparire e basta? Loro meritano una spiegazione.- si infiamma lei, a sua volta, ripensando a tutte le menzogne che è stata costretta a subire in quell'assurdo regno, quando invece avrebbe di gran lunga preferito delle dolorose verità.
-Credi che, per loro, scoprire che rappresenti l'unica speranza dell'universo contro il male li rassicuri di più, rispetto alla convinzione che hanno ora nel saperti al sicuro ad Asgard?-.
-Sanno comunque che qualcosa in me non va.- ribatte lei, insicura della validità delle sue stesse affermazioni in quel tipo di dibattito, ma troppo orgogliosa per cedere così presto.
-Sì, come sai, è stato detto loro che sei stata tenuta sotto controllo per tutta la vita, a causa delle anomalie dei tuoi occhi e, consapevoli che altri se ne fossero accorti, ti abbiamo condotta ad Asgard per comprendere se in qualche modo tu potessi avere a che fare con l'Aether, una delle energie più potenti dell'universo. Non è una versione particolarmente catastrofica, nonostante la sua completa falsità, ne convieni?-.
Lei alza gli occhi al cielo; si farebbe uccidere piuttosto che ammettere che il Padre degli dei ha ragione, però, ora che si ritrova in quel tipo di situazione, dalla parte opposta a quella in cui è di solito, il tutto non le sembra così sbagliato. Forse, persino lei, anche se fatica ad ammetterlo, comprende perché a volte sia di gran lunga meglio mentire. È facile cedere a qualcosa del genere e, probabilmente, è anche la cosa più nobile da fare, se in ballo c'è la protezione di qualcuno di caro.
Anche Loki lo ha fatto per questo, le suggerisce una vocina nella sua testa che, però, lei zittisce subito, ricordandole che non si tratta affatto della stessa situazione, nemmeno lontanamente.
-In ogni caso, potrebbe non esserci abbastanza tempo. Devi recarti nel luogo che riteniamo possa essere l'epicentro della battaglia. Mio nipote e Lady Sif si occuperanno di accompagnarti nella residenza che mi sono assicurato, lo comunicherò loro a breve.-.
-Dove?-.
-Come dicevo, in Italia. Ora, preparati ad andare, partirete il prima possibile.- taglia corto lui, mentre il suo sguardo è rivolto alle spalle della giovane.
Lei si gira, per comprendere cosa stia attirando in quel modo l'attenzione del sovrano e, sul cornicione della finestra, nota un paio di corvi. Essi, appena si rendono conto di avere gli occhi della terrestre addosso, emettono un verso gracchiante e, sbattendo velocemente le ali, volano via.
I famosi occhi di Odino, pensa la ragazza, tra sé e sé. Li ha visti tante volte aggirarsi nel palazzo, ma, considerando che ha letto del loro importante ruolo solo in uno degli ultimi libri che ha divorato, non ne aveva mai dato troppo peso.
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Salvation || Loki
Hayran Kurgu~COMPLETATA~ (In revisione -> capitoli corretti: 12) Tutti conoscono Loki come il dio degli inganni, delle malefatte o, più ufficiosamente, lingua d'argento. Nomi utili a mettere in guardia da un uomo apparentemente senza cuore, con una mente subdo...