La lettera ondeggiò nell'aria dell'angusto ambiente come una foglia, quasi sospesa, per qualche secondo mentre si avvicinava sempre di più al pavimento. Infine, si posò a terra, delicata come una carezza. Anche se il contenuto era di tutt'altra natura.
Arthis si morse il labbro nervosamente, il corpo come pietrificato.
Non poteva crederci. Perché?
Col cuore in gola, si abbassò a raccogliere il foglio incartapecorito che gli era sfuggito dalle mani e giaceva ora di fronte ai suoi stivali neri e lucidi, che gli arrivavano appena sotto alle ginocchia.
Per alcuni istanti, il principe non guardò la lettera per la paura di constatare che non si era sbagliato, che, seppur frettolosamente, aveva letto bene.
Poi sospirò e, sedendosi sulla poltrona, dispiegò nuovamente il foglio:
Castello di Sacromolo, ultimo giorno d'estate
Stimato Re Gohr IV di Forterra,
vi scrivo oggi con un peso nel cuore. Mi trovo nella scomoda e angustiante situazione in cui devo gestire uno spiacevole avvenimento e la mia posizione di sovrano conta ben poco. Dunque vi parlo non come il re di Sacromolo, ma come un padre che ama i propri figli esattamente come voi amate i vostri.
Perciò è con enorme dispiacere che mi trovo costretto ad annunciare che, per motivi che risultano a noi inspiegabili, la mia giovane nuora, Edilla, si è tolta la vita questa mattina.
L'intera corte è in lutto e ancora non si capacita delle motivazioni che possano aver spinto vostra figlia a tanto. Personalmente, sono amaramente dispiaciuto per l'accaduto e per il disagio provato da Edilla a corte. A nostra discolpa posso solo dichiarare che la giovane era stata così bene educata da mascherare ogni stato di malessere che, forse, traeva origine dalla lontananza da Forterra.
Purtroppo le distanze tra i regni non ci permettono di posticipare i funerali così tanto a lungo da consentire che questa lettera arrivi a destinazione e che la corte di Forterra giunga a Sacromolo, perché, al vostro arrivo, lo sfiorire della bellezza di Edilla sarebbe giunto ad un livello indecoroso che per nulla si addirebbe ad una donna del suo rango.
Da padre, conosco bene il profondo sentimento che ci lega ai figli e posso solo immaginare il vostro attaccamento ad una splendida ed educata fanciulla quale era Edilla. Un bocciolo di rosa in tutto il suo splendore. Sappiate che l'intera corte di Sacromolo si unisce a voi in questo giorno di lutto. In particolar modo mio figlio che, così giovane, diventa quest'oggi vedovo.
Con tutto il mio rammarico per l'accaduto, vi porgo le condoglianze da parte di tutto il Regno di Sacromolo e sappiate che, qualora vogliate far visita all'imponente lapide che verrà fatta costruire per vostra figlia, verrete sempre accolto a corte come se foste a casa vostra.
Re Miro Ludoras II di Sacromolo
Edilla. Non poteva essere! Edilla non era come Pheanie, aveva sempre amato la vita mondana, le feste, i vestiti, la sua posizione sociale. Sembrava nata per essere ciò che era: aveva sempre sognato di sposarsi e le era stato insegnato come compiacere il futuro marito.
Ed ora... che tutti i suoi sogni si stavano realizzando... Arthis non riusciva nemmeno a concepire il pensiero.
Con un sospiro scacciò la propria frustrazione. Forse, si erano sbagliati tutti su di lei.
Ora, però, era tardi per chiederselo.
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LA QUINTA LAMA (III) - I supplizi del potere
Fantasy[COMPLETO] La guerra è finita e i regni sono, oramai, in pace. Ma qualcos'altro minaccia la corona di re Gohr... qualcosa di molto più infido e pericoloso; un nemico invisibile pronto a tutto per ottenere ciò che vuole. Terzo ed ultimo capitolo del...