Capitolo 10

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POV'S CHANYEOL
ormai mi ero ripreso da quando Kiko se ne andò da casa mia, quindi iniziai ad ascoltare un po' di musica sdraiato sul letto.
Di colpo la porta di camera mia si aprì di scatto, facendomi sobbalzare un poco: era Kiko, in lacrime, ancora una volta. Capii immediatamente cosa fosse successo.
"Chanyeol!" Disse piangendo ancora più forte cadendo in ginocchio.
Corsi da lei abbracciandola "shh, non c'è bisogno di parlare" dissi sussurrandola nell'orecchio per tranquillizzarla.
La accarezzai sui capelli spettinati, la strinsi a me di più, non l'avrei mai lasciata. Ultimamente soffre troppo, non sa più sorridere. La sento mia, come se fosse la mia bambina, da curare, non avrei più accettato che Jim o che qualcun altro l'avrebbe fatta piangere. Basta lacrime, io odio la tristezza.
Rimanemmo così per quasi un ora, fino a quando non la sentii più piangere. Lentamente la staccai da me, ma vidi la sua testa ciondolare: stava dormendo??!
Sorrisi, quasi ridendo.
Qualcuno mi spieghi come si fa ad addormentarsi in queste situazioni! Ahahah che tipa stramba, ma proprio per questo è speciale.
La presi in braccio, portandola senza troppa fatica a casa sua.
Suonai al campanello della sua abitazione ma non rispose nessuno.
"I suoi saranno fuori" pensai ad alta voce.
Mi inginocchiai ancora con in braccio lei per essere più comodo a cercare le sue chiavi nella borsa.
Mamma mia che casino, questa ragazza! Aveva le chiavi in fondo, nascoste in un angolo della borsa, che fatica a prenderle!
Aprì la porta con difficoltà avendo avendola ancora tra le braccia, e cercai camera sua.
Dopo che la trovai, la misi sul letto, rimboccandole le coperte.
La guardai. Che espressione dolce, dolorante e vivace allo stesso tempo...
"Sei la mia bambina" sussurrai accarezzandole il volto delicatamente, spostandole poi una ciocca di capelli dagli occhi.
Avevo ancora il cuore che batteva a mille, basta cavoli! Lasciami in pace!
Rimasi a guardarla, non so per quanto tempo, ma era una piacevole sensazione osservarla.
Uscì dalla sua stanza, lasciandole le chiavi di casa e la borsa in camera, chiudendo la porta.
Nel ripercorrere la strada per tornare a casa, pensai a come avrei sistemato le cose con Jim.
Sentii qualcosa sulle labbra. Me le toccai, ma quella strana sensazione indescrivibile non voleva andarsene.
Non sentivo dolore, ne un fastidio, era come se... Fossi insoddisfatto di qualcosa che manca perché la mia vita sia al completo, come se in quella casa, di Kiko, mi fossi dimenticato di fare o prendere qualcosa... Mah...
Cercai di non farci caso, e proseguì per la mia strada.

POV'S KIKO
Mi svegliai per andare a scuola, ma mentre mi preparavo mi ero accorta di un piccolo particolare: come ci sono arrivata a casa? Che sia stato Chanyeol? "Tesoro, cos'è questo disordine per terra??" Chiese la mamma urlando dall'altra parte della casa, in camera mia.
"Perché? Che c'è che devo mettere a posto?" Chiesi perplessa.
"La tua borsa! Le chiavi sono buttate lì come spazzatura!" Rispose.
Ah. Ecco. O che ieri sera avevo bevuto e quindi non ricordavo cosa avessi fatto in stanza, oppure è stato Chanyeol a portarmi nel letto. Ommamma! Spero che non abbia fatto cose sconce! Pensiamo positivo... Faccio finta di non aver pensato questa cosa...
Arrivata a scuola Tatty mi venne subito in contro "ehy" mi salutò "ho deciso di dichiararmi a Chanyeol!" Dichiaro seria.
Non risposi, in quel momento stavo guardando il mondo con uno sguardo da morta vivente, avevo mille pensieri per la testa, ero arrabbiata con me stessa per quello che era successo ieri...
"Hey,mi stai ascoltando?" Chiese irritata Tatty.
"Si scusami... Sono un po' stanca..." Mentii
"Ah ecco perché hai quella espressione con gli occhi gonfi..." Osservò.
Occhi gonfi? Devo aver pianto troppo ieri sera...
Ripensai velocemente a quello che Chanyeol disse mentre piansi, a quello che mi diceva ogni volta che mi abbracciava...
Sorrisi.
Il cuore iniziava ad accelerarmi, ma non ci feci molto caso.
"Comunque, vuoi che prima chieda di te a Chanyeol?" Chiesi tenendo il sorriso.
"V-va bene" disse andando da Tina che stava entrando in classe.
Uscita da scuola, aspettai Chanyeol per andare a casa insieme a lui.
Mi sedetti su un muretto. Passarono 3 minuti: nessuna traccia di una ragazzo alto e bello.

POV'S CHANYEOL
Finite le lezioni mi diressi da Jim, che stava uscendo per ultimo dalla classe
"Wella!" Mi salutò uscendo dalla classe.
"We" ricambiai il saluto.
"Mi sai dire che è successo a Kiko?" Chiese
Feci una faccia interrogativa "ma come, mica Kiko è la tua migliore amica? Pensavo che te lo avesse detto.." Disse con il volto serio.
"Cosa?" Chiesi facendo finta di non sapere "beh, ieri sera Kiko è arrivata sotto casa mia e ha iniziato a dirmi cose senza senso... Come se cercasse di dirmi qualcosa che le faceva male... Poi è corsa via piangendo..." Spiegò camminando.
"Sai, Jim, Kiko ultimamente è molto presa da un ragazzo, e ci sta male..." Cercai di buttare lì una frase, per fargli capire non troppo in maniera diretta che era proprio lui la causa dei suoi dolori.
"E chi sarebbe?" Chiese con voce irritata.
"Beh..." Vidi immediatamente Kiko seduta su un muretto, quasi annoiata.
"Hey Kiko, scusami che sono uscito tardi" dissi imbarazzato per averla fatta attendere fuori al freddo. "Tranquillo " disse arrossendo per aver visto Jim.
"Beh io vado, poi fammi sapere chi è " disse salutando Jim mentre si allontanò.
"Chanyeol " mi chiamò Kiko.
"Si?" Risposi.
"Ti dovrei parlare: a te che ragazze piacciono?" Chiese.
Rimasi impietrito. Quelle domande portano sempre a guai imparabili.
"Beh, di sicuro una ragazza che ami sorridere e apprezzi la vita così come è, e che quindi sia sempre allegra..." Commentai camminando.
"Come mai questa domanda?"chiesi
"Beh, Tatty dici che potrebbe rientrare in queste categorie?" Rispose Kiko.
No. Aspetta. Fermi tutti! Si sta parlando di Tatty??
"Non saprei, non la conosco a sufficienza per poter rispondere..." Riflettei ad alta voce.
"Comunque... Oggi torni da me per la prova della tua dichiarazione?" Chiesi curioso.
"Si! E questa volta, fidati, ce la farò!!" Disse a pugni chiusi con aria seria.
"Ma ieri sera mi hai portata a casa tu?" Chiese tornando calma.
"Si, ti eri addormentata" dissi quasi ridendo.
"Davvero? Dove?" Chiese confusa.
"Di sicuro in un posto che ti proteggerà e che ti accoglierà sempre" dissi
"Sul tuo letto?" Chiese arrossendo.
"nelle mie braccia" dissi tornando con una espressione seria ma leggera.
Kiko arrossì più di prima.
Non so il perché, ma mi sentii agitato: quella sensazione alle labbra mi tornó più forte di della sera prima...

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