POV'S CHANYEOL
Era pomeriggio, quando rientrai da scuola. La casa è sempre deserta, eccetto la mia stanza, l'unico luogo abitata da un essere vivente, me.
Aspetta che Kiko arrivasse, intanto ascoltai della musica sdraiato sul letto.
Che tranquillità... Troppi pensieri mi affollarono la mente ormai quasi assorta da uno sguardo: il sorriso di una ragazza troppo pazza per i comuni mortali, troppo perfetta per il pianeta terra. Troppo perfetta per uno come me... Kiko...
Ma che diavolo sto pensando?? Oddio, certo che le parole del dottore mi hanno influenzato un po' troppo... Ora penso a Kiko come se volessi che diventasse la mia ragazza...
Mi misi a ridere.
Sentii il campanello suonare.
Doveva essere Kiko.
Corsi ad aprirle "hey" dissi sorridendo.
Sollevò lo sguardo, sorrise anche lei "hey" mi salutò.
"Entra, accomodati pure, non stare fuori al freddo" la invitai spalancandole maggiormente la porta d'ingresso.
Lei entrò quasi intimorita.
"Grazie mille" ringraziò.
"Tirati pure via il giubbotto" le dissi per farla sentire più a suo agio.
Me lo diede.
Era strana.
Si girò di scatto.
Ch-che sta facendo?
Mi stava abbracciando.
Così. Da punto in bianco. Volevo solo prenderle il cappotto e appenderlo, e mi ritrovai tra le sue braccia.
Con in mano ancora la giacca di Kiko, la abbracciai senza pensarci due volte, mettendo la mia testa tra la sua e la mia spalla.
Corrucciai le sopracciglia: sentivo che dovevo proteggerla, sentivo che era mia, che era la mia bimba, che era la cosa più importante che avessi.
"Chanyeol" disse con una voce soffocata da un pianto.
"Che hai?" Chiesi sussurrandole all'orecchio.
"Non sono più così convinta di farcela " disse stringendomi più forte.
"Ce la farai, è una promessa questa. Ci riuscirai, gli dirai tutto, tutto quello che senti, glie lo dirai con scioltezza e sicurezza. Non voglio vederti soffrire, chiudi quei bellissimi rubinetti e sorridimi" le dissi staccandola da me sorridendo con dolcezza.
Lei sorrise.
Le asciugai delicatamente le lacrime sul suo volto "andiamo di là?" Chiese calmandosi.
Annuì con la testa e andammo in camera mia.
Chiusi la porta e ci sedemmo per terra.
"So già cosa dirgli" iniziò "ma vorrei provare davanti a te per vedere se ce la faccio" disse seria.
"Sono tutto orecchie" e iniziai ad imitare Jim, facendo alcune espressioni che spesso Jim faceva quando parlava, come tirare su le sopracciglia con gli occhi a mezz'asta.
Si mise a ridere come se non ci fosse un domani.
Feci ancora lo scemo per alleggerire le sue ansie e le sue paure.
"Ahahahah dai basta!" Disse ridendo tirandomi una pacca sulla spalla.
Risi.
"Allora..." Iniziò "È la terza volta che provo a dirtelo come si deve: Jim, maledizione, mi piaci davvero tanto! Ora che l'ho detto, vorrei chiederti... Saresti disposto a diventare più di un amico? Io... Io vorrei chiamarti oppa, vorrei essere la tua ragazza, vorrei essere il tuo mondo" finì guardandomi dritto negli occhi.
Il suo sguardo era così serio, così determinato, da convincermi che fossi io Jim.
La pupilla mi si ristrinse violentemente. Il cuore mi mandò fitte lancinanti, senti il respiro accelerare, vampate di calore a non finire.
"S-stai bene?" Chiese tornando la Kiko di sempre, un poco calma.
Improvvisamente quella stranissima sensazione alle labbra mi fermò i pensieri, era più forte all'ultima volta che la provai. Era quasi fastidiosa da tanto si faceva sentire.
Mi sentii sempre più insoddisfatto di qualcosa che mancasse... Ma non riesco neppure ora a descrivere...
A gattoni, piano piano, mi avvicinai a lei, fino ad arrivare al suo volto.
Mi avviai a lei, lentamente.
Vidi che Kiko indietreggiò, fino ad arrivare con le spalle ad una parete.
"C-che stai facendo?" Disse quasi impaurita.
Non risposi, continuai ad avvicinarmi a lei, con gli occhi sbarrati.
Ormai in trappola, i nostri nasi quasi si toccavano.
Sentì il suo fiato accelerare, mente il mio fermarsi.
La sentii arrossire, mentre io mi sbiancai in volto.
Le labbra mi diedero troppo fastidio a causa di quella sensazione.
Pensai solo a quel fastidio e a nient'altro.
La pupilla piano piano mi si allargò, mi avvicinai lentamente di più alle sue labbra, fino ad appoggiare sopra le mie. Chiusimo entrambi gli occhi.
Le mie labbra sono sulle sue.
Le mie labbra... Sono sulle sue... Ch-che mi prende?!?!? Perché lo sto facendo?? Perché la sto baciando????!!!
Di impulso la presi e la portai a me, continuando a baciarci.
Anche Kiko mi abbracciò violentemente.POV'S KIKO
mi prese a se mentre continuammo a baciarci.
Di impulso lo abbraccia anche io, ma perché ???
Mi sentivo bene, davvero bene nelle sue labbra e nella sua stretta.
Basta ansie. Basta paure. Basta pensieri tristi.
Solo tranquillità. Solo felicità. Solo serenità. Solo piacere nel sentirsi sua.
Continuammo a baciarci, arrossimmo entrambi.
Che caldo che faceva... Ci staccammo: rimasimo impietriti.
Silenzio. Ci guardammo e basta.
Guardai verso il basso "wow" commentai rossa.
Il mio viso venne tirato su da delle dita che appoggiarono sotto al mio mento. Chanyeol mi guardava con aria sexy, e mi diede un altro bacio di dieci secondi forse.
Rimasto con le dita sotto al mio mento si staccò dal mio volto rimasto fermo, con gli occhi sbarrati.POV'S CHANYEOL
Dopo essermi ancora staccato da lei, non capii che mi stesse succedendo. So solo che quella sensazione alle labbra era sparito. Ero rinato, era come se quella sensazione di "mi manca qualcosa" fosse stato riempito da "non mi manca più niente". Non so, ero al completo...
Vidi che Kiko mi guardò con i suoi occhioni verdi sbarrati.
"Questo è il bacio che dovrai dare a Jim dopo esserti dichiarata" dissi mentendo.POV'S KIKO
Mi disse quella frase con voce sexy, tanto sexy da essere rimasta a bocca aperta. "Vai" mi disse "vai da Jim, ora sei pronta a stare con qualcuno che ti piace veramente".
Usci da casa sua correndo come una pazza.
Corsi fino sotto casa sua, fino sotto casa di Jim.
Ero pronta, pronta di tutto, non avevo più paura di nulla.
Sentii ancora il sapore delle labbra di Chanyeol: è un sapore bellissimo, troppo piacevole da stare male... Le sue labbra... Così morbide... Così protettive... Così perfette... Così sexy.... Così piacevoli da non riuscire a non pensarci...

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Happy Virus
FanfictionNon voglio medicine per questa strana malattia, perché questo bellissimo virus è nato da un suo sorriso, contagiandomi in amore, probabilmente. Non distinguo con chiarezza questi sintomi, ma so solo che sto male da quanto sto bene... Medicine dottor...