Happy Virus

Capitolo 6

La festa sarebbe iniziata tra qualche minuto,e di Jim ancora nessuna traccia.

Tina arrivò accompagnata da Tatty "Ciao ragazze!"

"Ciao Kiko!" Ci salutammo con un abbraccio. Dopo qualche secondo arrivò anche Jim: avevo il cuore che batteva a mille, il fiato pian piano iniziò a fermarsi... Non ricordavo cosa dovevo dirgli, stavo davvero male.

"C-ciao Jim"

"Ciao ragazze" disse guardandoci.

Avrebbe dovuto salutare me non le altre! Loro non avevano aperto bocca, perché mai le ha guardate??

"Kiko, vai" mi sussurrò Tina all'orecchio.

Ma come? Sapeva anche lei che mi sarei dichiarata a Jim?

Probabilmente glie lo doveva aver detto Tatty...

Guardai Jim "ehy" rivolgendomi a lui tutta imbarazzata "dovrei parlarti in privato..." Ero rossa come un peperone, no di più!

Annuì seguendomi in un angolo della strada li vicino "Dimmi" disse.

"Sai Jim, è da un po' che ..." Mi bloccai di colpo.

Cosa mi era preso??

"È da un po' che cosa?"mi chiese Jim un poco sospettoso.

"Mela-albicocca-giallo-tu-noi-io-insieme-rosa..." Conclusi

Ma che cosa stavo dicendo??? Non aveva senso la frase!! Oddio che imbarazzo! Le lacrime iniziarono a salire.

Lui rise "Ahaha ma che stai dicendo?"

No, non era così che doveva andare!

Non così! Corsi via, il più lontano possibile dalla festa, il più lontano possibile da lui. Non mi girai, non volevo vedere la sua espressione, mi avrà presa per una maniaca psicopatica, via via!

POV'S JIM

...che cosa stava dicendo? Kiko fece uno scatto e corse via, così, da punto in bianco. Cosa le è preso? Di cosa voleva parlarmi? Cercai di fermarla urlando il suo nome, ma invano.

Devo aver detto o fatto qualcosa di sbagliato? Provai a chiamarla sul telefono ma non rispose neppure li. Tina e Tatty arrivarono verso di me "come è andata?" Chiese Tina con un sorriso.

Ero confuso "come, come è andata?"

Si guardarono perplesse.

Continuavo a non capire. "Tina intendeva dire come è andata all'uscita di qualche sera fa con Chanyeol" disse in modo affrettato.

Ah, ecco, infatti non capivo "ah, si si è andata bene, è un ragazzo molto simpatico, è un buon amico" dissi sorridendo.

Il volto di Tatty diventò rosso: le piaceva?

POV'S CHANYEOL

Stavo camminando da solo per le strade si Seul, e mi fermai nel parco vicino alla scuola.

Mi sedetti sulla panchina in cui incontrai Kiko. Chissà com'è finita la storia tra lei e Jim... Lui è un tipo simpatico, è un buon amico, non so cosa potrebbe rispondere alla proposta di Kiko.

Iniziai a sentire ancora quelle fitte strane... Ho già preso appuntamento da un medico per capire che diavolo ho, è insopportabile questo dolore. Beh, comunque è così che passo la notte di Halloween: da solo, immerso nel tranquillità, come piace a me. Ma questo non vuol dire che non sono un ragazzo socievole, anzi, ero soprannominato nella mia vecchia scuola come "Happy Virus" perché sono stato sempre un tipo allegro, sempre con il sorriso stampato in faccia, anche nei momenti più difficili. Per questo ho molti vecchi amici e ne sto trovando dei nuovi.

È proprio bella la lu... Ehy, ma quella ragazza che corre... Non è Kiko? Cosa le è capitato?

POV'S KIKO

Corsi senza meta, fino ad arrivare al parco vicino alla scuola.

Non vidi nessuno, così entrai. Rimasi in piedi, mettendo il volto tra le mani e iniziando a piangere sempre di più.

Qualcuno da dietro mi abbracciò: era qualcosa di caldo è sicuro, era un abbraccio dolcissimo... Non ebbi interesse a girarmi, perché dall'abbraccio intuii chi potesse essere.

"Ehy, se continui a piangere finirà che diventerai veramente un mostro in faccia, e potremmo fare dolcetto e scherzetto in giro per Seul" mi sussurrò una voce caldissima all'orecchio.

Mi girai dietro e abbracciai la persona che mi ebbe appena parlato. "Chanyeol!" Lo chiamai piangendo. "Sono qui" mi sussurrò stringendomi ancora più a se.

Continuai a piangere "Chanyeol, é andata male!"

"Ehy, piccola, basta piangere, ora ci sono io"

Ormai aveva appoggiato la sua mano sul mio capo, mentre piangevo coperta dal suo corpo: protezione al massimo.

Ci staccammo, lui mi teneva ancora un braccio dietro e con l'altro mi sciupava delicatamente le lacrime. Il suo volto era tra il dolce e il triste, mai vista una cosa così tenera da parte di un ragazzo.

Mentre continuava ad asciugarmi il viso gli raccontai tutto quello che successe fino a prima.

Non mi ero mai sentita così libera...