Relax

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«46...47...» contava Jungkook, mentre faceva pressione con le mani sul pavimento.
Il suo obbiettivo erano sessanta flessioni, e non si sarebbe arreso davanti a nessuna fatica.

«Io ho finito.»
Ansimò Taehyung premendo il bottone di spegnimento del Tapis Roulant per farlo fermare. Andò a prendere un asciugamano per togliere il sudore dalla fronte, le sue gambe facevano male ma erano soddisfatte.

La palestra della Bulletproof era stata installata da poco tempo a quella parte, ed era stata gradita da molti ma utilizzata da pochi.
Il lavoro degli agenti di polizia non lasciava molto tempo libero, e quando lo avevano, preferivano passarlo insieme ai famigliari o agli amici, invece di pensare ai loro addominali.
Era a dir poco enorme, distribuita in sale ognuna adatta ad una o più discipline.
C'era la sala attrezzi, c'era la sala per lo stretching... tutto moderno e ben organizzato.

«Yoongi, ma tu non fai niente?» chiese Taehyung, prendendo la sua bottiglia d'acqua e guardando in direzione del nominato.

Il ragazzo dai capelli neri lo scrutò passivo, per poi sorridere beffardo.
«No grazie, voglio godermi la vista.» Disse riportando lo sguardo fisso sul fondoschiena di Jimin, non spostandolo di un centimetro.
Proprio lui, vedendolo dal riflesso dello specchio sorrise e interruppe la sezione di piegamenti che stava facendo.
I ragazzi cominciarono a prendere le proprie borse e cellulari, diretti allo spogliatoio.
Erano le 16:30, tra qualche minuto sarebbero dovuti arrivare gli agenti di una'altra squadra investigativa.
Volevano evitare di essere in troppi.

«Ma il mio telefono?» chiese Jungkook frugando nel borsone.
Controllò per sicurezza anche le tasche della giacca e quelle interne del borsone ma non trovò nulla.
Fino a che non vide un sospetto Taehyung avvicinarsi silenziosamente verso l'uscita...
Con qualcosa in mano che non era suo.

«KIM TAEHYUNG DOVE VAI BRUTTO LADRO!»
Ma il suo collega era già schizzato a gambe levate fuori dalla porta, con in mano l'ultimo modello di IPhone appena uscito.

Jungkook corse immediatamente verso l'uscita, rincorrendolo di corsa.

«Ci risiamo...»

[...]

«Non ci possono credere che siate riusciti a farvi male un'altra volta.»

Si lamentò Seokjin mentre poggiava del ghiaccio sul livido in testa a Taehyung
Quest'ultimo stava tamponando il suo povero naso sanguinante con un fazzoletto, il quale pian piano diventava rosso.

Durante l'inseguimento, Jungkook gli era letteralmente saltato addosso, facendolo sbattere contro un muro e facendogli sanguinare il naso.
Come succedeva la maggior parte delle volte quando scherzavano. Era quasi sempre lui a farsi male.

Jungkook teneva gli occhi fissi sul fazzoletto che si tingeva di rosso.
Lo sguardo perso seguiva la macchia scura che si allargava e la mente che vagava tra tanti pensieri.

Si ricordò di qualche mese prima, quando Taehyung si fece quasi male nello stesso modo e il giorno dopo venne annunciato il caso di Doyung...
Non credeva nel destino o roba del genere, ma si fidava ciecamente del suo istinto.
E quello gli stava dicendo di prepararsi.

La porta si aprì e lo fece allontanare dai suoi pensieri.

«Seokjin, puoi- ancora voi due?»







Ecco il seguel~

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