🛡 Bulletproof 🛡 stagione 2

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POV Taehyung

Ci abbiamo messo davvero poco ad entrare, ci siamo fiondati con le pistole cariche e senza sicura per scovare chiunque si trovasse in quel capannone.

E cosa è successo? Non c'era anima viva.

Namjoon ha quasi bestemmiato, mentre riposava il suo M16 a posto.
A volte non lo capisco... è dispiaciuto perché non è stato coinvolto in una sparatoria?

Però non riesco a dargli torto, siamo lontani dalle nostre case e di conseguenza dormiamo male, abbiamo difficoltà a muoverci e in più non abbiamo quasi nulla... finora abbiamo solo sprecato energie e pensavamo davvero che questa volta saremmo riusciti a trovare qualcosa o qualcuno.

Ma da questo punto di vista sono abbastanza positivo: sono sicuro che Seokjin e Hobi riusciranno a trovare qualche traccia che ci darà un nome e cognome.

«Vuoto.» sospira Namjoon, guardandosi intorno sconsolato.

Le pareti sono ricoperte da polvere e hanno un colore simile al mattone.
C'è solamente una finestrella a sbarre su un angolo in alto vicino al soffitto, mentre il portone che abbiamo appena aperto era parecchio stretto per un magazzino di quelle dimensioni.

L'odore non è proprio il massimo ma ho sentito di peggio, probabilmente non è stata una postazione fissa per loro, bensì un rifugio forse per un breve lasso di tempo.
Infatti, abbandonato in un angolino buio dove non arriva luce, è posizionato un materasso che da bianco è diventato grigio a causa della troppa polvere.
Per quanto banale sia, può sicuramente aiutarci a ricavare del DNA ed individuare chi ha sostato qui ed eventualmente scoprire se è coinvolto.

«Fin troppo vuoto.» Dice Jungkook, facendo qualche passo avanti e guardandosi intorno.
Sembra pensieroso, ma non riesco a capire dove vuole arrivare.

«Dici che sono scappati?» chiede Namjoon, provando ad ipotizzare.

Ma Jungkook scuote la testa in risposta negativa.
«Qui non c'è né un frigo e né tanto meno una bottiglia d'acqua.» dice dando un'ultimo occhiata, per poi girarsi verso di noi.

«Per i beni di prima necessità si devono essersi spostati per forza verso un centro abitato.»

Io rimango alquanto sorpreso. È vero, non fa una piega.
Il mio ragazzo è un genio, sono fiero di lui.