🛡 Bulletproof 🛡 stagione 2

Drugs

POV Jungkook

«Si lo conoscevo, era uno dei miei sottoposti. Non legava quasi con nessuno e sembrava depresso.»
Non ci sa dire altro che non sappiamo.
Siamo nel suo ufficio che è letteralmente tappezzato di bandiere nazionali, ricordi di guerre, modellini d'aerei e qualche trofeo su una mensola. Nell'aria un nauseante odore di sigarette e inchiostro.

«Problemi di droga o altro?» chiede Taehyung.
L'uomo alza le spalle con fare dubbioso, mi sembra che ci stia nascondendo qualcosa perché quell'espressione non mi piace.

«Non facciamo controlli dall'inizio dei secoli, di sicuro qualcuno nasconde qualcosa sotto i cuscini.»
Come fa a dirlo con tanta tranquillità?

«Possiamo ispezionare la sua cabina?»
Lui sembra pensarci un po' e poi torna serissimo. Sa perfettamente della droga illegale tra i ragazzi, e non si aspettava un'ispezione così presto.

«Se trovate qualcosa, farete causa alla SMI per possesso di droga?»
Se lo facessimo non ci farebbe entrare o peggio ci condurrebbe lì per poi puntarci una pistola alla testa e farci sparire.
Meglio non rischiare.

«No signore, siamo qui per indicare la scomparsa di Kang Songmin, non per un'ispezione a sorpresa.»

Taehyung mi guarda storto e mentre ci incamminiamo gli sussurro il perché della mia decisione. Lui sembra capire e rimane stupito dal mio ragionamento, poi mi scompiglia i capelli mentre si complimenta con me.
Sorrido e gli do dell'esagerato.

Non appena mettiamo piede fuori dall'ufficio del superiore, le matricole capiscono che siamo diretti ai dormitori. Li vedo parecchio frustrati e sussurrano tra di loro, c'è chi addirittura corre verso le proprie stanze, facendo attenzione a non superarci e a non farsi notare.
A quanto vedo, tutti, in questo istituto, hanno parecchie cose da nascondere.

I corridoi che danno ai dormitori sono bui e stretti, senza neanche una finestra.
Le porte ricordano delle celle e c'è molto poco spazio tra una e l'altra, questo fa chiaramente dedurre che le camerate all'interno siano di dimensioni lunghe e strette.
Dev'essere un'inferno dormire in un posto così. Io sono andato in un'istituto privato durante l'addestramento e stavo nel lusso in confronto a loro.
I pochi rimasti nelle camere ci guardano con timore mentre escono dal dormitorio.

Ci fermiamo difronte alla 235, il dormitorio dove alloggiava Kang e i suoi compagni.
Non appena entriamo troviamo le facce alquanto preoccupate e stupite di alcune matricole che stavano giocando a carte.

«Sono della Bulletproof, devono ispezionare il letto di Songmin.»
Gli dice il capo, ma due di loro non sembrano per niente tranquilli.
Ad uno sembra che gli stia per venire un attacco d'asma mentre l'altro sembra stia per svenire da un momento all'altro.
Taehyung rimane di guardia sulla porta, tiene la mano ferma sulla pistola.

Mi avvicino cautamente al letto e controllo prima le coperte, allontanandole dal resto.
Solo mozziconi di sigarette, dovrebbe essere illegale fumare all'interno dei dormitori.

Alzo il cuscino e tutti trattengono il respiro.
Accidenti, c'è di tutto...
A prima vista sembrano degli anti-depressivi di ogni tipo di grandezza e colore, sparsi un po' ovunque.
Su un lato ci sono un paio di bustine contenenti qualcosa di bianco: cocaina, non può essere altro.
Per non parlare poi delle canne, sigarette e degli accendini al bordo del letto.
Alzo addirittura il materasso e ci trovo parecchie banconote sparse alla rinfusa, e... una lametta?

Alla vista dei soldi uno di loro urla e si scaglia contro Taehyung, sperando di raggiungere la porta. Vuole solo disperatamente uscire da quella stanza oppure è coinvolto?
Riesce a scavalcarlo grazie ad un violento pugno sul viso, ma lui si riprende in fretta e parte all'inseguimento.

Uno dei commilitoni cerca di fermarmi, trattenendomi per un braccio con tutte le sue forze. Suda e gli tremano le mani, ha paura di aver fatto una cazzata.
Che pena.

Lo scaravento dall'altra parte della camera con un movimento secco del braccio, lui si accascia al muro e corro in aiuto di Taehyung.