🛡 Bulletproof 🛡 stagione 2

Hideout

POV Jungkook

Eccolo lì, il brutto presentimento. Non appena Seokjin ha smesso di parlare, lo stomaco mi si è contratto in una morsa di ansia.

Stringo più forte la pistola, sono davvero nervoso.

Quei quattro sono nelle vicinanze di Yoongi e Jimin, e se gli succedesse qualcosa? Noi due per ora siamo al sicuro, dentro un minuscolo parchetto. Non si vede anima viva. L'unico movimento che percepisco è una macchina che ci sfreccia su una delle poche strade.

Oltre al fruscio delle foglie non si sente altro, se qualcuno arrivasse ce ne accorgeremmo subito.

Il richiamo di Taehyung mi distrae dai miei pensieri. Mi sono appena reso conto che gli stavo per puntare la pistola contro.

Lui è seduto sull'unica panchina disponibile e mi guarda sorridendo, indicando un posto vicino a lui. Si vede che si sta sforzando ad essere sereno, i suoi occhi fanno trasparire un'evidente timore.

Sospiro e prendo posto vicino a lui, che subito appoggia la sua mano sulla mia gamba.

«Stai tranquillo... vedrai che Yoongi e Jimin ci raggiungeranno presto e insieme faremo fuori quei cattivoni, va bene?» mi sussurra accarezzandomi, sorrido pensando al fatto che mi tratti come un bambino nonostante abbiamo pochi anni di differenza.

Annuisco non proprio convinto e gli accarezzo la gamba.

Alzo lo sguardo verso il suo viso e mi rendo conto di quanto sia cambiato ultimamente.
Ha il viso più da adulto, i lineamenti più scavati e tutto ciò non fa altro che renderlo ancora più bello di quanto non lo sia già.

Non posso permettermi di distrarmi sul lavoro, e il rumore dell'auricolare sembra rimediare.
A parlare è Jimin:

«Sono appena usciti dal bar dove abbiamo preso le registrazioni.» dice abbastanza teso, anche se il suono modificato non lo fa intendere.

Io e Taehyung ci alziamo in contemporanea, mentre tiriamo fuori le nostre armi.
Quel locale è vicino a noi...

Ci guardiamo intorno per un po', mentre cerchiamo di trovare un nascondiglio efficace.

Taehyung sembra essere più acuto di me, e punta un albero e una piccolissima panchina un po' più lontano da quella su cui eravamo seduti prima.

Io mi avvio scaltro verso quest'ultima, mentre lui si stringe parecchio per nascondersi dietro quella quercia.

Non ci resta che aspettare.

I vostri cuori non sono pronti a quello che sta per succedere 😊