🛡 Bulletproof 🛡 stagione 2

Tired

POV Jimin

Tiriamo tutti un sospiro di sollievo quando la riunione finisce.
Mi sembrava di essere tornato uno studente che non vedeva l'ora di tornare a casa.
Abbiamo parlato e ragionato su così tante cose che stento a metterle in ordine. La strategia, l'andamento dei fatti, il movente ecc... siamo stati lì dentro non so quante ore.

Ieri sera io e Jungkook ci siamo prolungati troppo con il nostro lavoro e sono andato a dormire forse verso le 2 di notte.
Abbiamo trovato parecchie informazioni che poi ovviamente abbiamo riferito stamattina ad un capo assonnato.

Voglio solo tornare a casa e riprendere le mie ore di sonno perse, anche se sono già le 11:30 del mattino.
Ho bevuto forse due o più caffè ma non mi sembra abbiano fatto alcun effetto. Mi do due schiaffi sulle guance e strizzo gli occhi. Odio sentirmi stanco.

«Jimin, Jungkook andate alla SMI per interrogare gli amici della vittima.» dice con voce autoritaria Namjoon, quasi senza guardarci in faccia.
No ti prego.
Non poteva dirlo prima invece di aspettare la fine della riunione?
Alzo gli occhi al cielo e lascio che la testa cada sul tavolo. Fa un po' male ma sono troppo stanco per rialzarmi.

Sento Yoongi che mi mette una mano sulla schiena e l'accarezza leggermente.
Poi si rivolge a Namjoon.
«Perché non mandi Taehyung? Mi sembra più adatto...» sussurra, senza togliere la mani da me.
Il mio salvatore, ma quanto lo posso amare?

Il nominato sbuffa dicendo di non essere un cagnolino, ma tanto lo sappiamo tutti che non vede l'ora di lavorare con il suo ragazzo.
Tecnicamente, e ripeto tecnicamente, le relazioni personali non devono interagire con un caso investigativo.
C'è il rischio di distrarsi sul posto di lavoro o di farsi trascinare troppo dai sentimenti. Ma Namjoon non ha mai detto una parola su questo, sappiamo tutti del suo debole per Seokjin quindi si farebbe solo un torto da solo.
E poi in certi casi i sentimenti sono molto utili.

Il capo fa una leggera risata e mi da' il permesso di andare a riposare.
Jungkook non sembra essersela presa, anzi è piuttosto euforico. Preferisce passare del tempo con il suo ragazzo, piuttosto che recuperare le ore di sonno perse.
Dopo poco escono tutti dalla sala e io mi alzo, ringraziando infinitamente Yoongi.

Cominciamo a camminare per i corridoi ma invece di svoltare a destra, dove si troverebbe il mio ufficio, Yoongi mi afferra con delicatezza per il polso e mi conduce dalla parte opposta. Mi lascio scappare un sorriso riconoscendo la direzione.

In poco tempo mi trovo nel suo ufficio, affacciato alla sala per gli interrogatori, e mi accascio velocemente sul suo comodo divano. Lascio la testa abbandonata sulla spalliera ed emetto un sospiro.

«Caffè?...»
mi chiede Yoongi mentre aziona la sua personale macchinetta del caffè.
Annuisco lievemente, e spero che almeno questo mi faccia qualcosa. Posso riposarmi, ma non posso certo addormentarmi sul posto di lavoro.

Dopo poco che la macchinetta smette di fare rumore, lui mi porge una piccola tazza fumante e io lo ringrazio con un lieve bacio sulle labbra.
Ci mettiamo a sorseggiarlo in silenzio, l'uno affianco all'altro.
Sorrido riconoscendo il suo solito profumo e poso la testa sulla sua spalla.
Poco dopo lui prende in mano un paio di fascicoli... giusto, lui deve lavorare e io lo sto intralciando.
Forse dovevo andare con Jungkook.

«Credo che io debba-» provo a dire.

«Rimanere qui, sulla mia spalla fino a che non avrò finito.» mi sussurra, facendo tornare il mio capo sulla sua spalla con un solo movimento della mano.
E non posso fare altro che sorridere, mentre sbircio tra i fogli.