Sorrow

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POV Jungkook

È sera ormai e io non ce la faccio più a lavorare.
D'altro canto Hoseok è stato molto d'aiuto, rivelandoci la posizione della macchina di Kang qualche ora fa.

Ora bisogna solamente tracciare una pista, il che richiederà ancora più tempo.
Ma potrebbe essere stato rapito e torturato, il tempo non gioca a nostro favore e quell'uomo potrebbe morire.
Francamente non so più a cosa pensare, sono talmente stanco...

Sul serio, non mi reggo in piedi.
Non posso permettermi di andare via per primo, qui però nessuno sembra aver intenzione di muoversi. Mi massaggio le tempie per cercare di scacciare quel fastidioso ma leggero mal di testa.

Sentiamo bussare alla porta e l'unico a rispondere è Taehyung, con la sua solita vocetta allegra, come se non avesse fatto 11 ore di lavoro.

La porta si apre e sulla soglia appare la chioma platino di Yoongi, che sbuca dallo stipite.

«Domani dovete dare tutti i dati che avete raccolto a Namjoon che registrerà una pista.»
dice tranquillo.

Io credo di aver capito la metà delle cose che mi ha riferito, il mio cervello deve ancora assimilare tutto.

«E nel frattempo che facciamo?» chiede Taehyung.
Giuro che lo strozzo. Ma come cosa facciamo?! Non ti basta dormire 5 ore e farne altre 15 di lavoro? Mi ricorda tanto il secchione della classe che ricorda i compiti alla prof.

«Namjoon ci metterà qualche ora, credo che non faremo nulla.»

Sono al settimo cielo. Mi accascio sulla sedia e sorrido debolmente, meritato riposo.

«Beh, potremo prenderci una giornata libera.»
dice Jimin, con sguardo basso. Sembra che stia parlando a se stesso più che a noi.

Yoongi lo guarda storto. Lo sapevo che non avevano ancora chiarito.

«E lasciare così Namjoon? Ma che persona altruista che sei.» ribatte freddamente.

Accidenti... Sicuro non arriveranno alle mani, ma con le parole non ci andranno leggeri. I miei occhi seguono la loro discussione.

«Senti chi parla.» inizia Jimin «Cos'è, sei bipolare? Adesso ti preoccupi per gli altri?» finisce sbottando.

In altre circostanze avrei chiesto dei popcorn...

«Cazzo dici se lo faccio sempre, io-» ma Yoongi viene interrotto per la prima volta in vita sua, dato che nessuno ha mai avuto il coraggio di farlo.

«Tu? Che cazzo hai fatto tu? Se non fosse stato per me a quest'ora tu saresti morto!»

Rimaniamo tutti parecchio spiazzati.
Dal tono che ha usato Jimin sembra che sia stato un peso per lui salvarlo dalla depressione e tutto il resto, compreso l'intervento.
Ovviamente tuti sappiamo che non è così perché in realtà lo ama alla follia...

Yoongi deglutisce e annuisce con lo sguardo perso, mentre chiude bruscamente la porta dietro di se.

«Yoon-» si alza in piedi Jimin, tendendo una mano verso la porta. Ma non appena essa si richiude e lascia cadere sulla sedia affranto.

Mi dispiace così tanto...
Vorrei consolarlo, ma sono davvero troppo stanco.





Adoro scrivere i litigi.

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