House

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POV Namjoon

Siamo tutti in perfetto orario, sembrava quasi che le nostre macchine avessero parcheggiato nello stesso momento.

Sembriamo assonnati, ma nulla che un buon caffè non possa risolvere.
Ho passato davvero una bella serata ieri, c'è stata proprio una bella atmosfera. Ho rivisto i miei zii e mio cugino, la casa era abbasta grande da ospitarci tutti e tre. Hoseok è entrato palesemente nelle grazie di mio zio, che è un ex informatico e hanno parlato per ore intere prima di decidersi di andare a dormire.
È andato tutto bene, tranne quando mio cugino ci ha palesemente provato con Seokjin...

Mi schiarisco le idee ed attuo il piano di irruzione.
«Hoseok, Seokjin, andate sul retro e fermate chiunque voglia uscire.» dico ai miei colleghi, mentre loro risalgono in auto per fare retromarcia.

«Gli altri con me, mi raccomando alla distanza di sicurezza.» li rimprovero, imbracciando il mio M16.
Taehyung rotea gli occhi all'insù, per poi imbracciare la sua arma.

Facciamo tutti un profondo respiro e cautamente incominciamo ad incamminarci verso l'entrata.
«Bulletproof, aprite.» esclama Jungkook mentre sbatte qualche colpo alla porta.

Passano due minuti e non succede nulla, potevo immaginarmelo, altrimenti i sequestratori non sarebbero andati lì per nulla.
«Yoongi.» dico semplicemente, e pochi secondi dopo, un calcio feroce butta letteralmente giù la porta.

Entriamo tutti cautamente ma con un ordine ben preciso: quello di altezza, così chi sta dietro riesce a vedere cosa gli si para difronte.
Inutile dire chi è entrato per primo. Arredamento classico, del dopoguerra, ma sembra che nessuno ci abiti da anni ormai.

Faccio cenno ai miei agenti di dividersi e loro sgattaiolano via come formiche.
Jimin va subito al piano superiore, seguito da Yoongi.

Io mi avvio in cucina per controllare la situazione:
Ci sono bottiglie di vino, birra e altri forti alcolici sparsi sul pavimento, alcuni sono rotti. Ci sono dei residui di cibo spazzatura sui ripiani vicino al rubinetto.
Sui ripiani sono poggiate quelle che apparentemente sembrano pasticche ma che probabilmente è droga.
Sul tavolo, in mezzo a bicchierini di plastica, c'è sparsa della cocaina e vicino c'è qualche cannuccia.

Forse lo hanno drogato per ucciderlo o per fargli perdere semplicemente i sensi.
Penso che questa sia una casa abusiva, quindi non si può risalire al proprietario in poco tempo e se c'è qualcosa che non abbiamo è proprio quello.

Al piano di sopra sento arrivare un urlo acuto, che è più alto del mio di parecchie ottave.
C'è solo qualcuno che ne è capace.

Jimin.

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