Discussion

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POV Jimin

L'ho ferito.
So quanto è stato traumatico per lui passare da un agente ad un interrogatore e io gli ho esplicitamente dato dell'inutile. Non avrei dovuto dire quelle cose porca puttana perché diavolo l'ho fatto?

Io, Jungkook e Taehyung abbiamo finito di mangiare i nostri panini, senza mai spostarci dai computer. Penso ancora a Yoongi che, conoscendolo, non avrà neanche fatto colazione, figuriamoci il pranzo.

Stiamo cercando il GPS, posizioni o qualsiasi altra cosa utile.
Taehyung sta mandando email per ottenere le registrazione delle telecamere di diversi negozi.
Spero ci metta poco.

«Ne avanza uno, chi lo vuole?» chiede Jungkook sventolando un altro panino difronte a se.

«Io.» diciamo in coro io e Taehyung.
Beh, non intendevo proprio per me, non ho fame. Jungkook infatti sembra sorpreso.

«Park Jimin che mangia un panino in più? Questa è nuova.» scherza porgendomi il panino, mentre sorride al broncio del suo ragazzo.

«Non è per me.» dico afferrandolo, prima che cambi idea. Sento Taehyung che si lamenta.
Mi dirigo verso la porta per uscire da quell'ufficio che inizia a soffocarmi.

[...]

Entro di soppiatto nell'ufficio di Yoongj che mi aspettavo fosse chiuso a chiave.

Lo vedo lì in piedi.
Dietro di se c'è un proiettore che spara un fascio di luce bianca sul vetro della sala interrogatori.
Proietta video di macchine che passano a velocità molto lenta, per far vedere meglio il volto degli autisti e passeggeri. Yoongi guarda quelle immagine di fronte a se, è in piedi, con le mani in tasca. Il suo viso ha ancora quella smorfia di stamattina.

Capisco che sta lavorando duramente, al primo errore può mancare il rapitore.
Cerco una scusa plausibile per parlargli.

Mi schiarisco la voce e lui non sembra sorpreso della mia presenza, evidentemente si era accorto che ero entrato e non mi ha salutato.

«I CD ce li hai tu allora...» dico soffermarmi a guardare lo schermo. Non ho mai iniziato una conversazione con lui in questo modo.

Lui mi guarda con la coda dell'occhio.
Cavolo se è bello.

«Si, Namjoon me li ha affidati.» Dice mentre torna con lo sguardo fisso dritto difronte a se.

«Alla fine, anche io servo a qualcosa.» osserva, mandandomi una diretta sfrecciatina.
Mi sento uno schifo accidenti.

Sospiro, mettendogli una mano sulla spalla. Il mio intendo era quello di farlo girare verso di me, ma invece l'ho fatto irritare ancora di più.
Lui si sposta irritato, posando i suoi occhi gelidi su di me.
Sento il freddo accumularsi sotto il mio palmo, dove prima c'era la sua spalla.

«Che c'è.» dice freddamente, non facendo apparire nessuna emozione sul suo volto.
Il suo tono è estremamente basso e rude.

«Smettila e cambia tono.» lo avverto.
Non mi piace quando fa così, per niente. Mi fa sentire escluso, come se non fossi nulla per lui quando so che non è così... spero.

Lui sorride beffardo.
«Cambiare tono?» inizia.
«Di solito ti piace quando lo uso a letto.» dice con uno sguardo perverso quanto arrabbiato.

Sento un calore intenso sulle guance, come... come può mettere un argomento del genere in campo adesso, non-

«Smettetela.» Dice una voce alle nostre spalle. Ci giriamo in contemporanea e vediamo Taehyung poggiato allo stipite della porta.

«Jimin vieni al laboratorio. Yoongi concentrati e manda indietro il video.»
Io gli lascio il panino che avevo portato sulla scrivania, sento il suo sguardo su di me.




Taehyung serio signori.

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