I will...

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POV Taehyung

Davvero pensava di cavarsela cosi?
Scappare non è mai la soluzione migliore, soprattutto quando non hai due agenti federali di fronte, dai.

Alla fine abbiamo combattuto un po' corpo a corpo fino a che non sono riuscito ad immobilizzarlo, questione di minuti.
Quel bastardo le sapeva usare le mani, d'altronde non è proprio un principiante se si trova in quell'istituto.
Sono solo un po' ammaccato, mentre quella matricola per poco non sputava litri di sangue. Non guardo in faccia nessuno quando mi mancano di rispetto.

Jungkook è accorso poco dopo e mi chiedo cosa lo abbia trattenuto dal correre subito da me.
È stato lui a dargli il colpo di grazia: un calcio sulla nuca.
Ha vacillato per un po', probabilmente aveva la vista offuscata, ed io ne ho approfittato per mettergli le manette e recitare quella palla di "hai il diritto di rimanere in silenzio bla bla, avvocato bla bla".
Ha sbagliato a scagliarsi su di me e macchiarsi del reato di "aggressione a pubblico ufficiale", poteva starsene lì e non fare nulla.

Il ragazzo è stato portato fino alla centrale da un'altra vettura della Bulletproof, dove Yoongi lo interrogherà. Povero ragazzo.
Potrebbe essere coinvolto fino al collo oppure potrebbe solamente aver avuto un attacco di panico dato che avevamo trovato le sue riserve di droga.
In ogni caso non dobbiamo distrarci dalla missione principale.

Alcuni colleghi, di squadre diverse, ci passano davanti e li salutiamo con un cenno del capo.
Portano per un braccio l'atro ragazzo, mezzo svenuto.
Ancora non so come si chiama, avrei voluto chiederlo ad Hamilton, ma se n'è andato non appena ha avvertito la situazione di pericolo. Dopo aver ammanettato il suo sottoposto, lui era sparito.
Che sfacciato. Non capisce che facendo così, ha il mirino sulla sua testa?

La vettura lascia il parcheggio con velocità e finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo.
Saranno le 17:00 del pomeriggio ed ha già iniziato a fare buio, per qualche ragione mi sento stanco, anche se so di non aver fatto gran che.

La nostra macchina nera improvvisamente mi sembra come un oasi di sollievo, cavolo ma perché sono così distrutto? La tensione gioca brutti scherzi.

Non faccio neanche un passo, che Jungkook mi afferra per un braccio, in modo del tutto inaspettato.
Il mio cuore perde un battito per poi accelerare velocemente: è incredibile che mi faccia ancora quest'effetto.

Mi giro e scorgo una tristezza mista a senso di colpa nei suoi occhi.
Finalmente un'emozione, è da stamattina che mi evita e non dice nulla, stavo cominciando a preoccuparmi.

Gli sorrido dolcemente e lui fa uno scatto in avanti per abbracciarmi.
Le sue mani stringono il mio busto e poi salgono fino alle scapole, aggrappandosi con forza.
Cavolo quanto mi mancava questo da lui.
Improvvisamente non mi sento più molto stanco e sento l'adrenalina scorrermi nelle vene.
È lui la ragione.

«Mi dispiace... se non ti ho calcolato.»
Mi sussurra, mentre nasconde il viso nell'incavo del mio collo. Lo capisco perfettamente.
Io ricambio la stretta e avvolgo tra le mie braccia il suo busto.

«Pensavo di poter essere forte senza supporto ma... la verità è che ho bisogno di te per andare avanti.» sussurra.

Lui lo sa perfettamente che è forte così com'è, ma non può esserlo ignorando le emozioni che ci sono in lui.
Fanno parte di tutti noi e metterle da parte non non ci rende forti, ci porta ad essere deboli inconsciamente.
Io ho bisogno di lui, non potrei andare avanti nel mio lavoro altrimenti.

«Kookie...» gli sussurro, per la prima volta usando il suo soprannome.
Di solito si arrabbiava quando lo usavo ma adesso non sembra neanche averci fatto caso. Sono contento di questo cambiamento.

«Ti amo qualsiasi sbaglio farai e resterò per sempre, anche quando mi volterai le spalle.»
Rilassa i muscoli e alza il suo viso sul mio...

«Non devi dimenticarlo.»

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