5. Attrazione inattesa

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Il mio cuore salta un battito, l'intensità con cui mi sta fissando mi fa venire i brividi e non posso far altro che tenere i miei occhi incollati ai suoi.

Non ci siamo mai guardate in questo modo in tanti anni.

Non so cosa sia cambiato questa sera, ma il mio buonsenso è andato a farsi benedire insieme alle mie inibizioni già da qualche ora, ormai...

Fisso le sue labbra, e il mio corpo agisce senza che io possa fermarlo...

Mi avvicino, e le poso un bacio delicato, assaporando lentamente il momento.

Mi stacco da lei, tornando a guardarla nei suoi bellissimi occhi, per sondare la sua reazione.

Sembra sorpresa, sembra... Eccitata.

Non capisco più niente. Sono troppo ubriaca per pensare.

Chiudo gli occhi e la bacio ancora, questa volta con più decisione.

Le sue labbra sono così soffici...

Taylor mi bacia a sua volta, e quando apro gli occhi mi accorgo che lei non li ha mai chiusi.

-Sei così bella, Sam. Sei la ragazza più bella del mondo... - biascica la mia migliore amica, palesemente ubriaca.

-Ma che dici? Sei tu, la più bella... Sei una visione celestiale, Taylor... - sussurro, anche se le mie parole arrivano alle mie orecchie come se le avesse pronunciate qualcun altro.
Come se non fossi stata io ad esprimerle.

Mi prende dolcemente il viso tra le sue mani calde, e mi bacia di nuovo.

Dischiudo le labbra per consentire l'accesso alla sua lingua, e lei fa lo stesso.

Iniziamo a baciarci con una dolcezza infinita, le nostre lingue si intrecciano delicatamente, ma con una passione crescente. Una passione che non riesco a comprendere...

E non riesco a smettere, mi sento così bene che vorrei solo che questo momento durasse per sempre...

Mentre mi accarezza i capelli biondi, attirando la mia testa verso la sua quasi come se temesse una mia fuga, io la abbraccio forte stringendola a mia volta, continuando a baciarla come non ho mai baciato nessuno in vita mia.

Nessun uomo mi ha mai baciata cosi, nessun uomo mi ha mai trasmesso questo tipo di emozioni.

A un tratto si stacca da me, il suo bellissimo viso contratto in una smorfia di dolore.

-Oddio... Devo vomitare... - esala, portandosi le mani davanti alla bocca.

Corre in bagno, e io la seguo a ruota camminando a fatica.

Si accuccia di fronte al WC e inizia a vomitare l'anima.

Afferro prontamente i suoi lunghi capelli castani e li raccolgo in una coda con l'elastico che tengo sempre legato al polso, e tra una scarica e l'altra, le massaggio piano la schiena, cercando di darle sollievo.

Dopo una decina di minuti mi guarda, con aria esausta, e mi porge la mano affinché io la aiuti ad alzarsi.

La aiuto a mettersi in piedi e la conduco sul divano.

-Ora mettiti comoda, siediti qui... - le ordino con dolcezza, prendendo i suoi piedi e sistemandoli sulla chaise longue mentre Taylor si tiene lo stomaco dolorante.

Mi affretto a spegnere l'aria condizionata, e prendo dal mobile bianco sotto alla televisione una copertina in pile.

La avvolgo con la coperta, rimboccandogliela bene, e le accarezzo una spalla.

-Resta qui, ok? Ti preparo la mia famosa tisana post-sbronza. Vedrai che ti farà stare meglio- le dico premurosa, mentre mi muovo poco elegantemente verso la cucina.

Mi gira la testa... Forse è meglio che ne prepari una anche per me...

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