Dal momento in cui poso le mie tacco 12 sul terreno, tutto ciò che vedono i miei occhi si possono riassumere in una semplice parola: meraviglia.
Una lunga strada asfaltata porta all'entrata di questa immensa villa dall'aria antica ma curata, contornata da siepi dalle forme geometriche e aiuole fiorite che formano disegni variopinti nel terreno.
La strada conduce fino alla enorme scalinata, sovrastata dal portone d'entrata, fa una curva e prosegue tornando indietro, in direzione dell'uscita.L'edificio è bianco, in stile neoclassico, e trasuda ricchezza da tutti i pori.
-Porca miseria!- urla Taylor quando scende dalla limousine, alle mie spalle.
Jack, al mio fianco, osserva incuriosito l'ambiente circostante, mentre le amiche di mia madre urlano frasi sconnesse come delle pazze adolescenti.Mi guardo intorno: c'è moltissima gente. A quanto pare si tratterà veramente di una grande festa... mai avrei immaginato che il capo di un distretto di polizia potesse vivere in un posto simile.
Si sente della musica ritmata stile chillout provenire dall'interno della villa.
All'improvviso ci si palesa davanti quella che ha tutta l'aria di essere una cameriera.
- Buonasera, signore e signori. Posso accompagnarvi all'interno della villa? Oh, e buonasera a lei, signorina Lane. Vi stavamo aspettando. - ci saluta, riverente, per poi rivolgersi a mia madre.Ci voltiamo tutti verso Amanda, che ricambia il saluto dignitosamente, tentando di non dondolare. Mio dio, non sta neanche in piedi...
-Su, ragazzi. Seguiteci!- ci intima, lasciando che la cameriera ci faccia strada all'interno della villa.
La sola entrata della villa è ampia quanto il mio intero monolocale, ed è sovrastata da una meravigliosa scalinata che porta al piano superiore.
Proseguiamo oltre, raggiungendo una immensa sala da pranzo, dove sono presenti mobili antichi e quadri che ritraggono dame e cavalieri dell'800, e dove si trova un tavolino con sopra una tovaglia bianchissima sulla quale sono posati una miriade di calici, che un cameriere porge a tutti gli invitati che gli si avvicinano.
-Prego!- dice a mia madre, offrendole un calice, che però mi affretto a intercettare.
-Grazie! Questo lo prendo io...- mi intrometto, elegantemente.
-Oh, ma signorina, non si preoccupi. Ce n'è uno per ognuno di voi!- mi rassicura il cameriere, ammaliato dal mio vestito.
-No, non ce n'è. - gli rispondo, sorridendo a denti stretti, prendendo a braccetto mia madre per poi trascinarla oltre, con suo grande disappunto.
Lei si mette a farfugliare qualcosa, contrariata.-Domani mattina mi ringrazierai...- la riprendo in tutta risposta, ignorando i suoi sbuffi.
Attraversiamo un corridoio nel quale sono presenti diverse porte, per poi ritrovarci in una sorta di atrio dal quale si intravede il giardino interno della villa.
Dal volume crescente della musica, deduco che ci stiamo avvicinando al party.
La cameriera che ci ha condotti fino a qui, si gira a guardarci.
-Molto bene. La festa si terrà nel giardino che vedete fuori da questa porta finestra. Se avrete la necessità di recarvi alla toilette, la trovate in fondo a quel corridoio. Terza porta a destra. Ed ora accomodatevi e... divertitevi!- ci spiega, in maniera gentile e professionale, per poi dileguarsi.
-Su, la avete sentita! Usciamo!- ci dice mia madre, sovraeccitata, battendo le mani in un gesto di pazza felicità.
Così lei, le sue amiche, Jack, Taylor ed io ci dirigiamo all'esterno, nell'affollato giardino interno della villa. Scendiamo le scale, e ci guardiamo intorno, ammaliati.

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Confused Sexuality
RomantizmSamantha Cooper ha 21 anni, è una bellissima ragazza e ha tutto ciò che sognava fin da bambina: un lavoro che le piace, un monolocale tutto suo nella ridente città di Orlando in Florida, una migliore amica che per lei sarebbe disposta perfino a sepp...