Jack
Passano i minuti, e Samantha ancora non torna.
Sto iniziando a preoccuparmi, doveva solo prendere una cassa di birre, in fondo...
-Ehi, ti chiami Hank, giusto? - urlo al suo indaffarato collega, per farmi sentire.
L'omone si volta verso di me, con fare interrogativo, annuendo.
-Sam è via da un po'... Non ti sembra strano? - gli chiedo, insolitamente angosciato.
È come se mi sentissi che qualcosa non va...
-Cazzo... Hai ragione, amico. È meglio andare a vedere. Ehi, tu, Scott... - dice, improvvisamente allarmato, a un cameriere che passava di lì.
-Sostituiscimi un attimo, torno subito - gli dice, abbandonando la sua postazione per raggiungermi.
-Vieni con me? - mi chiede, in fretta.
-Certo. - assento, e insieme iniziamo a correre verso il retro del locale, facendoci largo tra la calca di gente che urla e si diverte.
Una bruttissima sensazione mi assale.Non so cosa farei se le capitasse qualcosa.
Samantha non è solo una bella ragazza.
Di quelle ce ne sono tante, forse troppe.Samantha è una ragazza brillante, simpatica, generosa, forte, indipendente e... Beh, è anche pazza, perché non si è ancora resa conto di che pezzo di merda sia Doug.
Ma lo saprà presto.
Ogni cosa a suo tempo...
Raggiungiamo la porta con il maniglione anti panico che si affaccia sul retro del locale, e quando la apriamo, per un lunghissimo, infinito attimo il mio cuore di ferma...
Un uomo tiene Sam sotto di sé, sembra malconcia, piange a dirotto, urla, e lui la sta...
In un attimo, Hank si fionda sul pezzo di merda, lo tira su con uno sforzo minimo, visto quando è grosso, e lo sbatte a terra nella direzione opposta iniziando a picchiarlo furiosamente, ringhiandogli di tutto.
Io mi fiondo su Samantha, la aiuto ad alzarsi e la sostengo per le spalle.
Trema come una foglia, è sotto shock, ha il terrore negli occhi.
Il trucco le è colato lungo le guance, ha un brutto livido sul viso che le sanguina, e indossa solo la canottiera col logo del locale e degli slip neri tutti stropicciati...Una rabbia cieca si fa largo in me, ma ci sta già pensando Hank a malmenare quel malvivente, che urla dal dolore.
Ora devo rimanere lucido per essere di aiuto a Sam...Vedo i suoi shorts, a terra a due passi da lì, mi chino e glieli porgo.
Lei mi guarda, e solo ora sembra avermi riconosciuto.
-Jack!- urla, buttandosi tra le mie braccia, prendendo a singhiozzare.
Io la stringo piano a me, stando attendo a non farle male.
-Tranquilla splendore... Ci sono quì io, ora... - cerco di rassicurarla, accarezzandole la testa, anche se l'idea che un malvivente l'abbia violata mi fa sentire un dolore al petto tanto forte da farmi male.
Mi giro verso Hank, che non sta avendo nessuna pietà per quel pezzo di merda.
Se fosse per me lo farei fuori con le mie stesse mani, ma sono un avvocato e conosco bene la legge. Se lo ammazza, sono guai per Hank.
Prendo il cellulare dalla tasca e chiamo il 911, tenendo stretta a me una Samantha fragile come non la avevo mai vista.
Spiego all'operatore del 911 la situazione e gli do l'indirizzo del locale, mi assicura che entro due minuti arriveranno una volante della polizia e un'ambulanza.
-Chiama... Mia mamma... E... Taylor... - riesce a chiedermi Sam tra i singulti.
-Ci penso io- interviene Hank, riuscendo a malapena a fermare il suo istinto omicida.
Il malvivente è a terra e piagnucola, deve avere svariate ossa rotte, probabilmente Hank gli ha rotto anche il naso.
Non sembra messo bene... Ma mi assicurerò personalmente che sconti la sua pena marcendo in prigione per il resto dei suoi giorni... Questo è sicuro.
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Confused Sexuality
RomanceSamantha Cooper ha 21 anni, è una bellissima ragazza e ha tutto ciò che sognava fin da bambina: un lavoro che le piace, un monolocale tutto suo nella ridente città di Orlando in Florida, una migliore amica che per lei sarebbe disposta perfino a sepp...