Do you like it?

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Dopo quella sera, qualcosa é cambiato nel rapporto fra me e Alex. E sinceramente, contro tutte le mie aspettative, dopo aver passato ore a baciarci, abbiamo parlato. Normalente, come se stessimo decidendo come costruire qualcosa su Minecraft. La sua voce da vicino era più bassa, e mi piaceva da morire. Ci mettemmo entrambi seduti uno di fronte all'altro ed iniziammo a parlare del più e del meno, rendendoci conto che la pensavamo uguale.

E così, la mattina dopo, ci svegliammo in due letti differenti. Mi alzai prima io, o forse prima lui, solo che preferí rimanere in camera. Nel dubbio, a passi lenti, aprii la porta della sua camera. La sua camera era ancora al buio; erano solo le sette ma non riuscivo a chiudere occhio.
Non lo ammettevo, ma speravo che anche lui fosse sveglio a pensarmi. Mi avvicinai a passi lenti, e salii a gattoni sul letto dei miei genitori.

Un passo dopo l'altro, e mi ritrovai vicino al suo corpo. Aveva gli occhi chiusi, e il mio sguardo cadde sul suo viso. Era così bello. Mi chinai lentamente vedendolo respirare tranquillo, ma con le coperte mezze sfatte. Cosí decisi di coprirlo, quando mi accorsi che le mie gambe, coperte solamente per metá da un misero pantaloncino che arrivava a poco più su delle ginocchia, erano gelate.

Lentamente alzai le coperte, e mi infilai sotto di esse. Mi avvicinai ad Alex, che come sapevo bene, aveva occupato praticamente tutto il letto, dormendo in posizione stella marina. Ridacchiai leggermente a bassa voce, poggiando la testa sulla sua scapola. Mi rannicchiai su me stesso, e arrossii leggermente, rendendomi conto solo dopo che avevo già fatto tutto ed essermi già sistemato, di cosa stavo effettivamente facendo.

Deglutii rumorosamente, e mi presi ad insulti per buoni cinque minuti, prima di decidere di alzarmi. Ma proprio quando stavo per fare un passo, la sveglia di Alex suonò.
Andai completamente nel panico, chiedendomi come si spegnesse quella cosa ed imprecando sul perché avesse la sveglia accesa. Era sul comodino opposto al mio, così nella fretta di spegnerla prima che lo svegliasse, mi misi sopra di lui e mi allungai. Ma proprio quando finalmente spensi la sveglia e tirai un sospiro di sollievo, mi accorsi che Alex era sveglio. E che mi stava guardando.

«...Giorgio?»

«E-Ehm... b-buongiorno?»
Sorrisi cercando di sembrare il più convincente possibile corrugando la fronte. In realtà volevo solo sbattermi forte una mano sulla fronte.

«Che ci fai... sopra di me?»
Mormorò lui e mi feci completamente rosso. Era vero; ero sopra di lui. A cavalcioni, sul suo bacino e con ormai entrambe le mani ai lati della sua testa.

«E-Ehm
Cercai in un primo momento di giustificarmi. «I-Io-» dissi solamente, per poi allontanarmi e prendermi il viso fra le mani spaventato. Ma non sapevo neanche io perché, nonostante mi fossi allontanato dal suo viso, non mi fossi tolto da sopra di lui.

Lo sentii ridere.

E lentamente mi prese le mani e le intrecciò alle sue.

«Buongiorno, Giorgio.»
Mi sorrise lui, e il mio cuore iniziò a battere più forte, ancora una volta. Maledetto Alex. «Ti sei svegliato presto?»

Io annuii distrattamente.

«Mh... capisco, e perché sei venuto qui? Ti mancavo~? Di' la verità!» Rise in modo sarcastico. E mi feci rosso, perché c'aveva azzeccato.

«N-No, ma cosa dici....»
Borbottai. «Volevo solo...»

«Solo?»

«Uffa... hai tagione, mi mancavi e... non riuscivo a dormire. Speravo di trovarti nelle mie stesse condizioni, ma ovviamente tu dormivi come un ghiro. Scommetto che ti ho anche dato fastidio, eh?!» Partii in quinta.

«Cosa...?»
Mormorò lui, adesso confuso dal mio atteggiamento. «Non mi dai mai fastidio, stupido...» Mi prese per il polso, e caddi su di lui. «E ora me lo dai il buonviorno?»

«B-Buongiorno...?»
Ripetei le sue stesse parole inghiottendo della saliva inesistente. Cavolo, era questo l'effetto che mi faceva Alex.

«Ma sí, il buongiorno con un bacio.»
E arrosii leggermente, ma non potevo mentire; volevo che me lo chiedesse come non so cosa. E senza farmelo ripetere due volte, riunii le nostre labbra. E da un semplice buongiorno passammo a mille baci, uno più carico d'amore dell'altro, e rotolammo insieme sul letto. Misi le mani sul suo volto e lui sui miei fianchi gettandomi sul letto e salendo sopra di me. E io, compiaciuto e desideroso di rimanere io sopra, lo spostai di lato, risalendo ancora una volta su di lui. E così per non so quante volte, mentre le nostre labbra non si staccavano mai.

Salii sopra di lui, ma lui velocemente si mise seduto, cogliendomi di sorpresa. Strinse il mio corpo a lui come per evitare che mi facessi male, e spinse il mio corpo all'indietro, facendomi stendere con la schiena sul materasso. Ci ribaciammo ancora, e ancora.

Poi pian piano, di nuovo, quella scintilla di desiderio scattò. Iniziò a baciarmi il collo con la mia mano nei suoi capelli che lo guidava, e con una mano prese ad accarezzarmi una coscia. Poggiai quest'ultima dietro alla sua schiena, permettendogli di avvicinarsi ancora a me. Si spinse in avanti e fummo completamente vicini, lo sentivo così tanto vicino a me e piccole lacrime minacciavano di uscire dai miei occhi. Mi sentivo così tremendamente bene.
Ansimai, mordendomi poi le labbra fino a farle sanguinare, e gli chiesi di fare di più.

«Ti piace, Giorgio?»

«D-da morire....»
Diedi una risposta al famelico Alex, che non smetteva di muoversi con prepotenza. Le sue mani vagavano sul dai miei fianchi alle mie cosce senza passare per zone dove sapeva di non doverlo fare; e apprezzai molto come mi aspettò.

Gli alzai il viso prendendoglielo fra le mani, e lo ribaciai di nuovo.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora