Bulli. 1/2

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«Aaaaaalex!»
Urlai, dalla cucina da cui uscii velocemente per fiondarmi sul divano, dove Alex era comodamente seduto a guardare la televisione. Feci un salto e mi ritrovai sul divano, quasi sopra di lui ridendo, mentre lui si copriva per paura che gli facessi male.

«Aaah! Che cosa c'é?»
Chiese ridacchiando a sua volta, ora più tranquillo del fatto che non gli avessi fatto niente, e abbassò la testa per guardarmi.

«Ho voglia di fare una torta!»
Lo guardai sorridendo e alzando le braccia verso l'alto, o meglio, verso di lui.

«Una torta...?»
I suoi occhi si fecero a cuoricino e mi avvicinai a lui, abbracciandolo.

«ANDIAMO A FARE LA SPESA!»
Urlai contento, per poi scendere dal divano. Gli presi la mano. «Andiamo a cambiarci. Il primo che finisce, vince!» Urlai contentissimo, fiondandomi in camera mia e senza un po' di calma, iniziai ad aprire l'armadio e cacciare dei vestiti a caso. Sentivo che per qualche secondo lui era rimasto nel corridoio confuso, poi urlò che non era giusto così all'improvviso e corse anche lui, ridendo.
Volevo essere decisamente il vincitore, così mi infilai in fretta e furia i jeans, per poi abbottonarmeli. Presi una maglietta e me la misi, uscendo fuori dalla stanza fiero. Dopo qualche secondo vidi Alex uscire già vestito, e io feci la parte di chi sta aspettando da ore.
«Ce ne hai messo di tempo~»
Dissi semplicemente, facendo finta di limarmi le unghie.

«Stronzo.»
Mi rispose lui, ridendo. «Quindi ho perso?»

«Decisamente.»

«Mh, e quale sarà il mio pegno? Pagare la spesa, forse?»
Disse, cacciando poi il portafoglio dalla sua tasca e facendo vedere uanti soldi avesse. «No proble-» Ma non lo lasciai finire di parlare, che mi avvicinai, gli presi il viso fra le mani e lo baciai dolcemente.

«Non sono così stupido, la spesa era scontato che la pagassi tu.»

«Cosa? E perché?»

«Io ci ho messo l'idea, tu ci metti i soldi.»
Spiegai con fare ovvio.

«Mh... va bene, vado un secondo in bagno.»
Mi sorrise ed io annuii, mentre scesi al piano di sotto per fare un ricapitolo di quello che dovessimo comprare. E dopo pochi minuti, fummo pronti entrambi.

Gli presi la mano, ed uscendo di casa, intrecciai le nostre dita sorridendo.
Lui sembrò in un primo momento confuso, ed infatti arrossii un po' con la paura di aver fatto una cavolata. Ma subito dopo strinse la mia mano più forte, e mi ritornò di nuovo quel sorriso sulle labbra.



Dopo un'ora precisa, uscimmo da quel negozio con quattro buste in mano.
Lui voleva fare lo splendido e prenderle tutte lui, e che dire, ci riuscí.
Ma io gli presi una busta con le uova ridendo; lui era matriale, avrebbe potuto romperle.
Lui mise un adorabile broncio e io gli stampai un bacio sulla guancia.

«Alex, ma poi pesa troppo!»
Dissi, fingendo che era per questo motivo.

«Ma tu non riusci a reggerti in piedi adesso addirittura una busta piena prendi...»
Borbottò lui e io mi offesi.

«Ah, é questo che pensi di me?!»
Iniziai a camminare più velocemente, allontanandomi da Alex che intanto se la rideva. Mi allontanai fino a quando non girai il vicolo, ma non mi fermai, nonostante non lo vedessi più. Ma andai a sbattere contro qualcuno e io feci un verso di sorpresa. Alzai lo sguardo rosso in viso. «S-scusi, mi dispiace!» Dissi solamente, quando mi accorsi che erano tre di quei ragazzi che ultimamente mi prendevano in giro. Sgranai gli occhi, e cercai di fare dei passi indietro e di evitarli solamente.

«Giorgio~»
Ghignò uno di loro, avvicinandosi a me, al che mi venne spontaneo indietreggiare. Ma velocemente, mi venne sfilata la busta della spesa.

«N-no, ridammela, é mia!»

«Oh, qualcuno finalmente ha fatto un po' di spesa.»
Rise, iniziando a frugare nelle cose mie. Il cuore iniziò a battermi più forte, abbassando la testa per la vergogna. Nemmeno il coraggio di dire qualcosa avevo, e me ne vergognavo. Mi mettevo da solo in imbarazzo. «Delle uova? Mh...» Velocemente, aprirono la scatola e presero un uovo, iniziando a giocarci con le mani. Fin quando, uno di loro, non me lo lanciò contro. Mi feci velocemente indietro, e mi finí sulle scarpe.

«B-Basta per favore..»
Iniziai a singhiozzare, coprendomi il viso con le mani.

«Oh, e credi che ti lasceremo in pace così?»
Mi prese le mani, e mi spinse contro di sè solamente per il gusto di farmi vedere spaventato.

«Che sta succedendo qui?»
Chiese una terza voce, la sua voce. Mi girai e vidi Alex che velocemente si metteva fra me e questo ragazzo, spingendomi dietro di lui.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora