Cico...?

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Eravamo usciti tutti per andare ad un locale. Era molto distante dall'albergo, infatti ci vennero a prendere Lyon ed Anna con la macchina. Purtroppo per noi però, di macchina ce n'era solo una, e dovevamo stringerci.

«Ma una macchina più grande?»
Domandó sarcasticamente Mario, entrando nei sedili posteriori, dopo Cico. Stefano e Lokki si sedettero l'uno sopra le gambe dell'altro, e rimanemmo io ed Alex.

Alex entrò nella macchina, per poi picchiettare sulle sue cosce.
Io, contento, mi misi subito sopra di esse, stringendo la mano di Alex.
«Aah! A me piace la macchina piccola...»
Risi, aggrappandomi al sedile di Lyon per vedere fuori dal finestrino dalla sua prospettiva, mentre Alex mi stringeva i fianchi.

«A me per niente, Lokki é più pesante di quello che sembra!»
Rise Stefano.

Strecatto era avvinghiato un angolo del sediolino, non si sa nemmeno come abbia fatto ad occupare così poco spazio; fatto sta che stava in silenzio senza parlare.

Sospirai, ma di certo non potevo mettermi in mezzo.

«Tutto bene, piccolo?»
Mi domandò Alex all'orecchio, e io gli feci un sorriso rassicurante, annuendo. Capiva immediatamente tutto; aish. Non sapevo se era una cosa positiva o meno.

Eravamo in quel locale ormai da qualche ora. C'era chi si perdeva nella pista, chi invece rimaneva seduto ad urlare e bere, e chi invece non faceva altro che ridere, già completamente andato. Ed indovinate chi faceva parte di questo gruppo?
Alex.
Roteai gli occhi subendomi la sua nuova battuta poco divertente che non faceva ridere assolutamente a nessuno. Ma all'improvviso, iniziai a sentire qualcosa di viscido contro il mio collo. Socchiusi immediatamente gli occhi, accorgendomi che Alex stava iniziando a leccarmi il collo. Mi lasciai scappare un piccolo gemito e arrossii, dicendogli che non potevamo farlo adesso. Lui in tutta risposta sorrise in modo perverso, per poi buttarsi sul divano.

Sospirai, era completamente andato.
Chiesi a Lyon ed Anna di tenere sott'occhio Alex, mentre andai a cercare Cico. Quest'ultimo si era ubriacato di brutto. Non aveva smesso di bere un secondo; e mentre tutti quanti erano occupati a contare quante birre si fosse bevuto Alex, nessuno si era accorto di quanti drink, assai più forti, si fosse scolato Cico.

Corrugai la fronte cercandolo fra la pista da ballo, un po' preoccupato. Lo ritrovai a ballare con una ragazza, alta quasi quanto lui, che iniziava a prendersi un po' troppe confidenze. Sapendo che il mio amico, il giorno dopo, si sarebbe pentito se lo avessi lasciato fare, mi avvicinai, prendendogli la mano. Lo portai via, e lui mi guardò con sguardo di fuoco.

«Perchè l'hai fatto?»
Chiese, e se avesse potuto linciarmi probabilmente lo avrebbe fatto. Corrugai la fronte cercando di giustificarmi.

«Sei ubriaco marcio, domani te ne saresti pentito, per questo ti ho portato via.»
Mi giustificai.

Ma al contrario di tutte le reazioni che pensavo potesse avere, lui allargò le labbra in un sorriso perverso. Si avvicinò pericolosamente a me, al che io indietreggiai.
«C-Cico?»

«Mh... sicuro sia solo per questo?»
Mi domandò, mentre si avvicinava ancor di più. «Non sarà che invece mi vuoi tutto per te?»
Si passò la lingua fra le labbra ed io sgranai gli occhi. Mi mise le mani sui fianchi, e io stavo per domandargli se l'alcool bruciasse i neuroni, quando senza farmi dire una parola, mi avvicinò di sbotto e mi baciò.

Sgranai gli occhi quanto più potevo, mentre gli tiravo dei pugnetti sul petto cercando di farlo staccare. Io non volevo, non volevo.
Volevo solamente portarlo via, volevo essere un amico. Non essere un traditore per il mio ragazzo e per Strecatto.
Cercai di farmi lasciare andare, ma la presa di Cico era ferrea.
O almeno, fin quando, qualcuno non lo spinse malamente via.

Riaprii gli occhi che avevo chiuso per la paura, e mi accorsi che era Alex. Un po' barcollante, riusciva a guardare dritto negli occhi l'altro. E nonostante fosse girato di spalle sapevo che fosse completamente arrabbiato. Gli tirò un pugno sul naso, facendoglielo sanguinare e io sgranai gli occhi. L'altro fece in tempo a rispondere, ricambiando quel pugno. Continuarono cosí, fin quando non mi avvicinai e mi misi fra di loro, facendo lasciare la presa che avevano entrambi.

Cico cadde a terra, completamente ubriaco. In un primo momento pensai addirittura che fossi svenuto, ma dovevo pensare ad Alex, altrimenti lo avrebbe ucciso.

«Alex, Alex.»
Sussurrai, prendendogli il viso fra le mani. «Amore mio, ascoltami.»

«Lasciami cazzo, che lo sotterro!»
Urlò arrabbiato nero, cercando di superarmi, ma lo strinsi ancor di più.

«Sh, amore, calmati, sono qui, sono qui...»
Sussurrai, accarezzandogli le guance. «Sono, con te, sono tuo... sta calmo...» Gli dissi, mentre pian piano lo sentivo calmarsi. Mi avvicinai a lui, dandogli un bacio sulle labbra. Una, due, tre volte, fin quando non si calmò. Poi, vidi che Strecatto da lontano ci stava guardando. Lo fissai, come a dargli un segnale, quando mi accorsi che Alex stava sanguinando dal labbro.















Odiatemi
ve lo concedo.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora