Giorgio's pov.
Corrugai la fronte, guardando Strecatto appoggiato alla porta della sua stanza. Eravamo solo io e lui, Alex e Cico non sapevamo dove fossero; o meglio, Alex era andato a fare un servizio con Mario, Cico non ne avevo la più pallida idea.
Mi avvicinai a lui, mettendogli le mani sulle spalle. Era di poco più alto di me, quindi alzai il viso per incontrare i suoi occhi. Era un fratello maggiore per me, mi era sempre stato vicino per qualsiasi problema, e mi sentivo in dovere di ricambiare il favore.
«Hai litigato con Cico, l'altra sera...»
Iniziai il discorso tranquillo ed un po' titubante, non sapendo se gli avrebbe fatto piacere discutere di quella cosa. Lui si lasciò andare dalla mia presa, andando a sedersi sul letto. Annuí semplicemente.
«Ti ha detto cose pensanti... Urlavate così tanto che vi abbiamo sentito dalla nostra camera...» Corrugai la fronte, poggiandomi con la spalla ad un armadio. Guardai il mio amico che era quasi... deluso. Come se non si aspettasse una determinata reazione da una determinata persona. «Ti hanno ferito le sue parole?»«P-Pensavo... pensavo che fossimo amici...»
Sussurrò lui, e come se sentisse un brivido di freddo improvviso, iniziò a strofinarsi le braccia con le mani.«Hai idea del perché ha fatto quei brutti commenti sul tuo corpo?»
«N-Non lo so...»
Abbassò la testa verso i suoi piedi. Aveva un tono che non avevo mai sentito da Strecatto; era spento e triste. Corrugai la fronte, non ce la facevo a vederlo così. E non immaginavo Cico come stava. «I-Insomma... non é la prima volta che ci vediamo... Perché sembrava così schifato? Non- non mi guarda nemmeno più negli occhi... Sono diventato davvero così brutto, Giorgio?» Alzò lo sguardo verso di me. Ed ecco cosa molti non capivano. Le persone come Strecatto possono fare il peggio delle cose davanti a te: possono urlare, combattere con le unghie per avere la ragione, per difendere se stessi in preda alle emozioni. Ma sono le stesse, che dopo quella stessa discussione, si fermano in un angolo e pensano alle tue parole per ore, giorni, settimane. E pian piano si autodistruggono anche se ti sorridono, iniziando a dirsi cose non vere. Nel caso suo, quello di non essere abbastanza bello. Erano passati due giorni da quel litigio, ma Strecatto da allora sembrava non essersi nemmeno curato più: i capelli erano spettinati sulla fronte, i vestiti erano una semplice tuta che lui non avrebbe mai messo neanche per incontrarmi. Ci teneva ad apparire sempre perfetto. Eppure, gli sembrava che nonostante tutti i suoi sforzi, non fosse mai abbastanza. «I-Io... sto notando che- che ho un po' di occhiaie, che forse ho- le guance troppo paffute o che... questo viola é troppo ripetitivo e mi sto ossessionando... Forse é questo?» Corrugò la fronte, poi riflettè ancora.«Stre... sei bellissimo.»
Mi avvicinai a lui. Mi inchinai in mezzo alle sue gambe, facendogli un piccolo sorriso. Gli presi il viso fra le mani, notando che una lacrima si era fatta spazio sulla sua guancia sinistra. Questo mi diede ulteriore prova di quanto forte fosse l'amicizia fra Cico e lui. «Non lasciarti prendere da questi complessi; se Cico ti ha detto determinate cose é per un motivo... Magari voleva farti uno scherzo e doveva essere credibile... sai che ama gli scherzi.»«E-E se fosse uno scherzo sarebbe così cattivo? No... Cico non lo é.»
Fece "no" con la testa. «É che ho iniziato a fargli schifo... Vorrei solo... avere una camera tutta mia, e-e non dover condividere questo letto con lui... Non ho il coraggio nemmeno di infilarmi sotto le coperte quando lui é nel letto prima di me!» Abbassò la testa. «Sto pensando di chiedere a Stefano di fare cambio stanza.»
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Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]
RomanceDove Giorgio e Alex sono due semplici amici che di tanto in tanto, si punzecchiano facendo un passo oltre al limite di amicizia senza nemmeno rendersene conto, ma nessuno dei due osa andarci completamente oltre.