Confessioni.

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«Ragazzi....»
Iniziò il discorso Alex, mentre tutti quanti erano seduti sul letto di camera nostra. Io tenevo lo sguardo basso; non che mi vergognassi ma avevo un po' paura delle reazioni di alcuni di loro. Non avevamo mai affrontato con serietá l'argomento "omosessuali", ma quelle poche volte in cui l'abbiamo sfiorato Cico era sembrato quello più duro. «Volevamo dirvi una cosa...» Sorrise Alex e mi prese la mano. Avevamo deciso insieme di parlare perché eravamo stanchi di mentire ai nostri amici, ma principalmente era perché credevamo sapessero già tutto. Insomma, pensavamo ci fossero arrivati. «Non sono uno di tanti giri di parole, quindi lo dirò schietto.» Intrecciai le nostre dita.

«Io ed Alex stiamo insieme.»
Guardai ognuno di loro, principalmente Ettore. Lo vedevo come un leader, davvero; era una delle persone a cui ero legato di più ed il suo consenso valeva davvero molto per me. Ero il più piccolo del gruppo, mentre lui era il più grande, ed era come se fossi una responsabilitá per lui.
«C-Ci siamo fidanzati un mesetto fa circa...» Strinsi la mano del mio ragazzo, che per tutto il tempo, non aveva smesso di sorridere. Lui era più tranquillo, mentre io mi sentivo come sottosopra; avevo la sensazione che qualcosa sarebbe andato storto.

«Quindi... quando successe la storia dell'obbligo, già stavate insieme?»
Chiese Anna, giustamente.

«Sí... per questo Alex era così serio...»
Accennai un piccolo sorriso.

«Dio, mi sento così in colpa...»
Esordí Stefano, guardandomi dispiaciuto. «So che io non ho fatto niente, ma Alex davvero non voleva... E io non ho chiesto scusa prima perché- non pensavo che fosse così seria la cosa. Mi disp-»

«Stefano!»
Lo richiamai, sorridendo dolcemente. «Non importa, ora va tutto bene. Alex si é già fatto scusare alla grande.» Sorrisi contento, guardando fiero il ragazzo alla mia destra.

«Ecco cos'erano quelle urla ieri notte...»
Borbottò Strecatto, facendo ridere un po' tutti. Io arrossii imbarazzato e mi coprii il viso con le mani, mentre Alex rideva in modo sguaiato.

«N-Non- non volevo essere così rumoroso...»

«Che ci volete fare ragazzi, sono troppo bravo, non poteva trattenersi.»
Fece una faccia di pazienza Alex, rimettendosi composto e avvolgendo un braccio attorno alla mia vita.

«Stupido...»
Borbottai.

«Io lo sapevo!»
Se ne uscí Lokki, ridendo, e guardagnandosi gli insulti di Lyon che diceva di averlo capito prima lui. Lokki era arrivato giusto quella mattina in hotel, e sorrisi. Eravamo davvero al completo.

«Perché ce lo avete tenuto nascosto?»
Domandò d'un tratto Cico, che non aveva spiaccicato parola per tutto il tempo.

«Ecco... perché...»
Iniziai il discorso, mentre sentii che Alex, per rassicurarmi, mi poggiò una mano sulla coscia. «Noi ci fidiamo ciecamente di voi, siete nostri cari amici e figuratevi se non volevamo dirvelo... Solamente é che... non sapevamo le vostre reazioni. Cioè, Alex é più coraggioso di me, fosse stato per lui l'avreste saputo subito... M-Ma... io avevo paura. Insomma... avevo paura di così tante cose... Non avevamo mai parlato apertamente di questo argomento, ed inoltre io sono quello che più potrebbe essere... cacciato...» Borbottai, abbassando la testa. «Alex é fondamentale per il WGF, i fan gli fanno mille edit e mille video, lo amano. Ma io... potrei essere cacciato e nessuno direbbe nulla...» Cercai di farmi piccolo piccolo nel mio posto. «A-avevo paura di essere escluso, m-mi dispiace... Perciò ho chiesto ad Alex d-di mantenermi il gioco, e di fingere che non fossimo nulla... E lui mi ha assecondato, ma poi penso che... che sia stato chiaro che eravamo fidanzati un po' da quel gioco, un po' per l'organizzazione della sorpresa di ieri... Alex mi ha detto che avete organizzato voi tutto in camera...» Abbassai la testa. «A-avevo paura... s-scusate...»
Rivelai quel mio piccolo segreto, che non avevo confidato nemmeno ad Alex. Il mio ragazzo sapeva solamente che ci dovevamo nascondere giusto per divertimento, per vedere quanto saremmo durati senza baciarci davanti agli altri, ma la veritá era ben diversa.

Non sentendo nessuno parlare, mi accorsi di quello che avevo detto, e che avevo dubitato di loro. Mi sentii ancor di più uno schifo, e volevo solamente scoppiare a piangere in quel momento, quando poi, tutti insieme, si fiondarono su di me, abbracciandomi. Alcuni mi stritolarono, e mi fecero gemere dal dolore, ma poi li guardai.
«C-Come, non siete arrabbiati?»
Domandai con le lacrime agli occhi.

«No, come potremmo!»
Mi sorrise Mario, stringendomi ancor di più. Io iniziai a ridacchiare, lasciandomi stringere e pizzicare le guance, fin quando poi tutti non si rimisero composti. Guardai Alex, ed abbassai lo sguardo.

«Scusami se ti avevo mentito...»
Lui mi si avvicinò lentamente, e mi alzò il viso mettendomi due dita sotto al mento.

«Sei tenerissimo, Giorgio.»
Mi sorrise, e io feci altrettanto. Feci il primo passo, e mi avvicinai alle sue labbra, stampandoci un bacio, sentendo poi tutti gli altri urlare. Io mi staccai ridendo imbarazzato, appoggiandomi sul petto di Alex. Guardai Cico, che se la rideva con Lyon dicendo cose come "Io lo sapevo, lo sapevo!"; Strecatto che parlava con Anna di come mi avesse vestito ieri; Mario, Lokki e Stefano ci punzecchiavano discutendo ancora sulla questione di ieri notte.

Sorrisi e guardai Alex.
Era la mia felicitá.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora